Riccardo Arena per “la Stampa”
L'offerta Sky completa, il pacchetto più ricco possibile, che costa oltre 100 euro mensili, a 11 euro. Pagamento cash, per gli utenti geograficamente più vicini. Ma anche online, con l' accumulazione delle "quote" in bitcoin. Prezzi pazzi, anche perché gli accessi erano del tutto taroccati, ma in maniera quasi perfetta, con undicimila abbonati sparsi per l' Italia, che approfittavano delle favolose offerte di un trentacinquenne palermitano, autentico mago dell' informatica, ma individuato e denunciato dagli uomini della polizia postale del capoluogo siciliano.
Da piazza Tenente Anelli, nel popolare rione Medaglie d' Oro, a tutto il Paese, per questa piattaforma pirata, che consentiva l'accesso al palinsesto Sky, con cinema, calcio, sport, intrattenimento a prezzi stracciati. Rischiano anche gli utenti: una multa o conseguenze penali.
L'OMBRA DELLA MAFIA
La denuncia è per adesso con l' accusa di violazione dei diritti d' autore, ma gli uomini coordinati dal dirigente della Polpost Vincenzo Di Piazza, divisione contro il Financial and cyber crime, sono alla ricerca di eventuali complicità e non escludono che ci sia la mano della mafia.
Al centro di tutto la piattaforma Ip Tv ZSat, individuata al termine di indagini complesse, nate da denunce della società, che ha subito danni difficilmente quantificabili. Basti pensare che, nascosti nell' abitazione, sono stati trovati 186.900 euro in contanti, i probabili introiti per gli "abbonamenti" di chi pagava cash, mentre le chiavette di accesso (wallet) alla cryptomoneta virtuale devono essere ancora aperte.
E lì potrebbe esserci qualche altra sorpresa, come i due lingotti d' oro trovati sempre durante la perquisizione e le macchinette contasoldi. Il sistema parte da 57 decoder Sky assolutamente leciti. Sono le "sorgenti" da cui arriva il segnale satellitare, poi trasformato, attraverso una trentina di "encoder", in segnale dati, dunque accessibile via internet, grazie a un indirizzo Ip.
Gli abbonamenti pirata erano gestiti attraverso codici e password che lasciano comprendere come difficilmente chi si "abbonava" potesse essere inconsapevole di fare qualcosa di non molto lecito, visti i prezzi irrisori. Per completare il passaggio, il segnale poteva essere ulteriormente trasmesso dai pc alle televisioni, grazie a un dispositivo domestico di uso quasi comune, il «pezzotto», col quale, senza smartcard e decoder, si poteva vedere l' intero palinsesto nazionale e internazionale delle emittenti satellitari a pagamento. A un prezzo decisamente modico.