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SETTEMBRE, ANDIAMO, E’ TEMPO DI PAGARE...LE TASSE - DOPO L'ESTATE ARRIVA LA MANNAIA FISCALE. ANDRANNO SALDATE LE CARTELLE DI PAGAMENTO EMESSE FINO AL 31 AGOSTO E TUTTE LE IMPOSTE SOSPESE. NESSUNA ECCEZIONE PER I SETTORI PIÙ COLPITI, COME IL TURISMO E I CONCERTI...

Giorgia Pacione Di Bello per la Verità

 

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Il coronavirus non ferma le tasse. E infatti dopo una prima tranche di giugno, a settembre ci sarà la seconda ondata di scadenze fiscali. Il decreto Rilancio ha dunque spostato le tasse dei mesi passati a settembre. E più precisamente dal 16 in avanti. Dopo il ritorno dalle vacanze, almeno per chi ci sarà potuto andare, il fisco busserà alle porte dei contribuenti italiani.

 

E dunque al via i versamenti per cartelle di pagamento emesse fino al 31 agosto 2020 dall' Agenzia delle entrate riscossione, e per gli avvisi bonari emessi dall' Agenzia delle entrate.

 

Ma non è tutto, perché per le imprese e i professionisti con ricavi o compensi non superiori ai 50 milioni di euro, che hanno avuto una diminuzione del fatturato o dei compensi di almeno il 33% nei mesi di marzo e aprile rispetto allo stesso periodo del 2019 e che hanno avuto la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi in scadenza tra aprile e maggio, sarà il momento delle tasse. Questi dovranno infatti saldare il tutto entro il 16 settembre.

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Nel dettaglio erano state sospesi i versamenti sulle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilato e quelle relative all' addizionale regionale e comunale. L' imposta sul valore aggiunto e i contributi previdenziali e assistenziali. Tutte queste imprese e professionisti, crisi economica o meno, dovranno dunque ricordarsi di saldare le imposte non versate tra aprile e maggio entro settembre. Il mancato pagamento prevede, ovviamente, una sanzione.

 

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Stessa «agevolazione» fiscale avevano ricevuto le imprese turistiche, i centri sportivi e quelli di intrattenimento come cinema, sale da concerto, teatri eccetera. Anche loro dal 16 settembre dovranno pagare quanto sospeso nei mesi precedenti (ritenuta alla fonte, gli adempimenti e i versamenti previdenziali e il versamento dell' imposta sul valore aggiunto).

 

E dunque i soggetti principalmente coinvolti nel pagamento delle tasse a settembre saranno quelli che hanno subito ingenti perdite nei mesi precedenti a causa del coronavirus, chi ha un' azienda che opera in un settore che è stato particolarmente colpito dalla crisi sanitaria e i soggetti con ricavi e compensi non superiori ai 2 milioni di euro che hanno sede nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza.

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A tutto questo si aggiunge anche un altro elemento di non poco conto. Per il 2020 è stato infatti previsto un 730 con date diverse. E dunque se prima l' estate era il mese destinato alla compilazione e all' invio del modello, adesso la scadenza per la presentazione è il 30 settembre. Ovviamente, visto che il precompilato è stato messo a disposizione dall' Agenzia delle entrate da metà maggio, è possibile aprirlo, modificarlo e inviarlo anche prima.

 

Questa opzione è consigliata per chi risulta essere a credito con l' amministrazione fiscale. Se invece si è a debito e nei mesi estivi non si ha la possibilità di saldare quanto dovuto a causa della pandemia, allora si può rinviare la pratica a settembre. Il 30 però è l' ultimo giorno disponibile per poter inviare la dichiarazione dei redditi rispettando le scadenze fiscali richieste.

 

Chi invece ha aderito alle sanatorie (rottamazione ter e pace fiscale) e si è visto rimandare le rate di versamento dei mesi precedenti, ha tempo fino al 10 dicembre.

Da quella data in poi riprenderanno anche questi versamenti rateali.

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