Benedetta D Anna in arte Benny Green
“Sono dipendente di un noto istituto di credito da diciassette anni. Ho sempre provato il desiderio di esibirmi, anche sessualmente, e finalmente ci sono riuscita. Prima ho girato delle scene con Andy Casanova e Francesco Malcom, e sapete quale sarà il titolo? La Bancaria, proprio per il mio mestiere”. Racconta Benedetta D’Anna, in arte Benny Green, piemontese d'origine e quarantenne d'età, nonché dipendente della filiale siracusana di un noto gruppo bancario, che ha deciso di passare al settore dell'intrattenimento per adulti, ma non vorrebbe perdere i propri diritti dopo quasi due decenni di lavoro.
Rocco Siffredi e Benedetta D Anna in arte Benny Green
“Mi hanno fatto delle lettere di richiamo – dice – in cui hanno citato delle frasi contenute nei miei profili privati su OnlyFans per dare dei giudizi morali su quello che faccio. Io ufficialmente sono sospesa per il mio comportamento, e lo trovo assurdo”. Perché hai scelto di usare come titolo “La Bancaria”? “Perché sono 17 anni del mio lavoro. Il porno è una professione riconosciuta e non voglio essere offesa da nessuno. Le scene che ho girato le ho sempre fatte nel mio tempo libero o quando ero in ferie”. Hai ancora voglia di stare in banca?: “No, assolutamente no”.
La lavoratrice dello sportello bancario è nata a Torino ed è reduce dalle recenti riprese a Roma per il nuovo lungometraggio di Rocco Siffredi. Un film a tripla X che è ambientato nel piccante mondo scambista della nostra Penisola e annovera nel cast due nuove attrici del Nord della Penisola: l'affascinante, bionda e lombarda Marika Milani, insieme appunto all'attrice hard piemontese ed ex bancaria allo sportello in Sicilia, Benny Green.
“Il sesso anale non lo praticavo continuamente, adesso devo allenare il muscolo con dei dildi. Io il mio lo chiamo Arturo, in modo da abituarmi alla dilatazione. Ma sono aperta a sperimentare molte cose”. Sei bisex?: “I sentimenti li riservo agli uomini, ma stare con una donna fa parte della natura, è assolutamente normale”. “Tutti i lavori meritano rispetto – dice - e anche il porno è una forma di arte”.
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