anna netrebko vladimir putin valery gergiev

TERREMOTO NEL (SOTTO) SCALA - IL SINDACO DI MILANO HA CONFERMATO QUELLO CHE ORMAI ERA CHIARO DA GIORNI: IL DIRETTORE RUSSO VALERY GERGIEV, SOSTENITORE DI VLADIMIR PUTIN, DOVRÀ DIRE ADDIO ALLA SCALA - IL CASO NETREBKO: LA DIVA DELLA LIRICA, ANCHE LEI SUPER PUTINIANA, IL 9 MARZO SAREBBE DOVUTA SALIRE SUL PALCO DEL TEATRO MILANESE. MA ALLA FINE HA DATO FORFAIT, E NON PER MOTIVI DI SALUTE COME SEMBRAVA ALL’INIZIO. IL POST INSTAGRAM: “STO BENISSIMO, MA NON VENGO LO STESSO”

Putin Gergiev Netrebko

1 - ADDIO ALLA SCALA PER GERGIEV: NON È ANTI-GUERRA C'È ANCHE IL FORFAIT DI NETREBKO

Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera”

 

«Non credo che ci sarà, a questo punto credo che lo possiamo escludere». Il sindaco di Milano e presidente del Teatro alla Scala, Beppe Sala, ha confermato quello che è chiaro da giorni. Valery Gergiev, il maestro filo Putin direttore per una notte della Dama di picche (la notte dell'invasione dell'Ucraina), non tornerà a dirigere al Piermarini.

 

valery gergiev nel programma della scala

«Lui non ha risposto e io non ho chiesto nessuna abiura. Ho chiesto un no alla guerra», ha sottolineato. «Vedo che altre persone, tipo Anna Netrebko, si sono espresse in questo modo. Gergiev è ripartito e non ha risposto». La Carnegie Hall e i Wiener lo hanno già rispedito a casa; lo stesso la Filarmonica di Monaco, Parigi e Rotterdam, mentre Londra ha chiuso i rapporti con il Bolshoi (era prevista una tournée).

 

protesta contro valery gergiev a londra trafalgar square 11 maggio 2014

La Scala procederà tra breve appena avrà trovato un nuovo direttore per la Dama di picche , opera in russo nella quale si vedono russi con mitra in mano che esclamano: «La patria salveremo, / insiem combatteremo, /nemici innumerevoli / in schiavitù trarremo». Quanto al concerto della Filarmonica del 7 marzo si attende l'ufficializzazione della sostituzione di Gergiev con Riccardo Chailly. Gergiev, all'oggi, resta socio onorario della Filarmonica.

 

Chi l'ha già «scaricato» è anche il suo agente, Marcus Felsner: «È diventato impossibile per noi, e chiaramente sgradito, difendere gli interessi del maestro Gergiev». Nonostante la dichiarazione contro la guerra, anche il soprano Anna Netrebko è destinata a non venire alla Scala. Il 9 marzo è attesa alla Scala per la Adriana Lecouvreur ma si è scoperto che non si è presentata alle prove.

IL POST DI ANNA NETREBKO

 

E ieri sera su Instagram ha lasciato intendere che non ha nessuna intenzione di presentarsi. Sempre ieri il direttore generale del Met, Peter Gelbha, aveva dichiarato che sospenderà le collaborazioni con tutti gli artisti che hanno sostenuto il regime di Putin, lasciando intendere anche la Netrebko, che aveva scritto: «Costringere a denunciare la propria terra d'origine non è giusto».

 

2 - IL SOPRANO RUSSO ANNA NETREBKO STRAPPA CON LA SCALA: "STO BENISSIMO MA NON VENGO A MILANO"

Andrea Montanari per www.repubblica.it

 

Anna Netrebko Putin

La Scala cancella la collaborazione con il celebre direttore russo Valery Gergiev, noto per essere un sostenitore di Vladimir Putin e reo di non aver preso le distanze "in modo inequivocabile" dall'invasione dell'Ucraina, ma nel frattempo scoppia il giallo Anna Netrebko, il famosissimo soprano nata a Krasnodar, che era attesa al Piermarini insieme al marito Yusif Eyvazov per alcune recite di Adriana Lecouvreur di Cilea. La prima il 9 marzo.

 

Anna Netrebko Oleg Tsaryov

Alcune indiscrezioni sostenevano che il famoso soprano avesse dato forfait, ufficialmente  per motivi di salute. Ma la cantante furiosa con un post al vetriolo su sul suo profilo su Instagram in cui pubblica l'articolo di Repubblica scandisce: "Non è vero. Sto benissimo, ma non vengo lo stesso". Una nuova doccia gelata per i vertici della Scala ancora alle prese con il caso Gergiev. Solo pochi giorni fa, infatti, dopo aver cantato in Aida al San Carlo di Napoli, Netrebko aveva condannato sui social la guerra in Ucraina.

codice etico scala

 

Precisando di "aver preso del tempo per riflettere perché questa situazione è troppo seria per commentarla senza dare un vero pensiero. Innanzitutto sono contro questa guerra". Puntualizzando di "essere russa" e di "amare" il suo Paese, ma anche di "avere amici in Ucraina e il mio dolore mi spezza il cuore. Voglio che questa guerra finisca e che la gente viva in pace".

protesta contro valery gergiev a londra trafalgar square 11 maggio 2014.

 

Concludendo il suo pensiero rivelando che "questa è la mia speranza e prego per questo". Il nuovo caso Netrebko sembra destinato a dividere i melomani. È vero che nel 2012 si disse che il soprano avrebbe espresso apprezzamento per "la forte energia maschile" di Putin e che due anni dopo donò una grossa somma di denaro al teatro di Nonetsk, gestito da un leader separatista filorusso ai tempi dell'annessione della Crimea, ma è altrettanto vero che Netrebko è una beniamina del pubblico scaligero.

Anna Netrebko Putin

 

Tanto da aver cantato negli ultimi quattro Sant'Ambrogio per l'apertura della stagione scaligera. Pochi giorni fa inoltre Netrebko aveva chiarito di "non essere un politico", ma anche che "non è giusto costringere gli artisti a esprimere pubblicamente le proprie opinioni politiche e a denunciare la propria terra di origine".

 

Nel frattempo, alla Scala Meyer e il suo staff continuano a cercare un direttore che sostituisca Gergiev alla seconda recita di La Dama di Picche di Tchaikovskij in cartellone sabato prossimo. Spera ancora di convincere il giovane Timur Zangiev, che aveva diretto tutte le prove tranne la generale. L'assistente di Gergiev però non ha ancora accettato l'offerta.

Anna Netrebko Putin

 

A confermare, invece,  la rottura dei rapporti tra la Scala e Gergiev  è stato ieri il sindaco Beppe Sala. "Non credo che ci sarà, credo che a questo punto lo possiamo escludere - aveva tagliato corto - Il maestro non ha risposto. Io certamente non ho chiesto nessuna abiura, ma una presa di distanza da questa guerra, che è una cosa un po' diversa".

 

ANNA NETREBKO

La Filarmonica della Scala intanto ha annunciato che sarà Riccardo Chailly a sostituire Gergiev nel concerto in programma al Piermarini il 7 marzo. Nel programma, il concerto numero 3 per piano e orchestra di Rachmaninov (solista Mao Fujita per la prima volta in Italia) e la Sesta sinfonia Patetica  di Tchaikovskij.

ANNA NETREBKO 19ANNA NETREBKO 7anna netrebko e yusif eyvazov al circo massimo ph yasuko kageyama 13anna netrebko e yusif eyvazov al circo massimo ph yasuko kageyama 10ANNA NETREBKO - MACBETH PUTIN GERGIEVanna netrebko e yusif eyvazov 3protesta contro valery gergiev a londra trafalgar square 11 maggio 2014. soci onorari filarmonica della scalaPutin Gergiev Nikolskyanna netrebko e yusif eyvazov al circo massimo ph yasuko kageyama 9Anna Netrebko - NapoliAnna Netrebko Oleg Tsaryov

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…