TORINO NON A MISURA D’OMO – AL “NORMAN” STORICO LOCALE DELLA CITTÀ SABAUDA, SCATTA LA RISSA TRA IL TITOLARE E DUE CLIENTI IN PAUSA DALLA SFILTA DEL GAY PRIDE: TUTTO SAREBBE NATO DAL CONTO TROPPO SALATO, 22 EURO PER DUE TÈ E UNA PIADINA – IL RACCONTO DI SARA MONTIRONI: “ABBIAMO PAGATO MA HANNO ETICHETTATO IL MIO AMICO COME ‘FRO*** DI ME***” – MA LA VERSIONE DEL TITOLARE È DIVERSA: “IO SONO OMOSESSUALE, SONO INVALIDO AL 100%, SONO STATO AGGREDITO E OFFESO…”

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Cristina Palazzo per www.repubblica.it

 

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Ventidue euro per due tè freddi e una piadina seduti al tavolo. Per questo ieri pomeriggio è scoppiato il caos all'interno dello storico locale Norman di Torino. Un episodio finito a suon di denunce. Per i due clienti "è stato un attacco omofobo, proprio mentre fuori sfilava il Pride". Per il titolare del bar Maurizio Penna, invece, il cliente "maleducato, ha dato in escandenscenze iniziandoci a chiamare ladri. Per questo è stato accompagnato fuori". È successo verso le 18.

 

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I due ragazzi si sono incontrati al bar per bere una bibita e riposarsi: "Ero andata al Pride e dopo ho incontrato questo mio amico - scrive Sara Montironi su Facebook, scatenando un'ondata di post - abbiamo pagato ma quando lui ha fatto notare che la cifra era esagerata lo hanno etichettato come un disadattato, dandogli del "frocio di m.". Un grande neo in una giornata in cui migliaia di persone hanno sfilato per i diritti delle persone Lgbt. È stato preso per un orecchio dal titolare e il cassiere e accompagnato fuori, mentre veniva colpito alle spalle con delle ginocchiate e, una volta all'esterno del locale, sono intervenuti i vigili per separarli. Il mio amico è andato al pronto soccorso e sporgerà denuncia. Per quanto non sia rilevante, entrambi siamo eterosessuali".

 

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Diverso il racconto dei dipendenti: "La discussione è nata tra me e il ragazzo e sarebbe difficile pronunciare una frase del genere perché io stesso da omosessuale combatto per questi stessi diritti", racconta Luca, il cassiere. Dopo la lite, anche lui è andato al pronto soccorso del Mauriziano dove è rimasto fino alle 2.30 della scorsa notte e anche lui ha presentato querela. "Io, invalido al 100 per cento, sono stato aggredito e offeso per la mia invalidità. Detto questo, la lite ha fatto intervenire anche diversi clienti e nella concitazione non mi sento di giurare che qualcuno abbia detto frasi offensive. Io ho preso uno schiaffone dal ragazzo e due colpi di casco, oltre a essere stato offeso".

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"Ci difenderemo nelle sedi opportune - aggiunge il responsabile del Norman - È assurdo accusarci di omofobia quando si è trattato di un cliente che ha perso le staffe e ci ha anche minacciato di farci cattiva pubblicità e di farsi ripagare i danni quando, al massimo, se contestava il prezzo avrebbe potuto rivolgersi alle autorità in maniera educata".

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