L. Ber. per “la Verità”
Fare domande, capire i retroscena, raccontare i fatti. Proprio in questi giorni dalle sacre stanze è arrivata l' ennesima predica contro il giornalismo «distorto, fazioso e in malafede» a proposito delle faccende che riguardano la «ristrutturazione» del fu Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia.
Peccato che il pulpito da cui è partita la predica si sia rivelato non proprio illibato, vista la querelle sulla lettera degli studenti che non doveva esserci poi invece è comparsa online con tanto di date di invio. Ma ultimamente su questa materia al di là del Tevere scivolano in modo un po' maldestro, come fu con la vicenda della lettera del Papa emerito raccontata a puntate dall' allora super segretario per le comunicazioni don Dario Edoardo Viganò.
I DOCUMENTI SU MONSIGNOR EDGAR PENA PARRA
Quella missiva fu utilizzata come apripista per una raccolta di libri che dovevano sostenere la teologia di papa Francesco, peccato che inizialmente non si divulgò la parte in cui Benedetto XVI rimandava al mittente la richiesta di sostegno e in un certo senso anche il contenuto di quella raccolta «teologica».
Poi c'è il caso Viganò, questa volta ci riferiamo a Carlo Maria, l'ex nunzio negli Usa, che con il suo memoriale che La Verità pubblicò quasi un anno fa il 26 agosto 2018, ha rappresentato un altro esempio di comunicazione vaticana non proprio chiara. Il Papa ha scelto di non rispondere, chiedendo ai giornalisti di interpretare e comprendere, con il risultato che di fronte alle terribili circostanze riportate dall' ex nunzio il tutto è stato archiviato dai portavoce più o meno ufficiali nella categorie «follia» e «macchinazione politico-mediatica». Prove concrete? Poche, praticamente nulle.
papa francesco theodore mccarrick
Invece, durante quest' anno sono emerse numerose conferme al memoriale Viganò, l'ultima delle quali è il dossier reso pubblico da monsignor Anthony Figueiredo, segretario dell' ex cardinale Theodore McCarrick. Ma l' interpretazione della macchinazione politico-mediatica resiste e nessuno dei documenti richiamati da Viganò è stato reso pubblico, né si è al corrente che si stia lavorando al proposito. L' unica cosa certa è che McCarrick è stato ridotto allo stato laicale senza possibilità di impugnare la sentenza e far valere, eventualmente, le sue ragioni.
papa francesco bergoglio e il cardinale parolin
Inoltre, circa un mese fa l' ex nunzio è tornato a parlare in una lunga intervista concessa al Washington post, a cui è seguita una ulteriore aggiunta pubblicata da Lifesitenews di alcuni elementi che il Post aveva scelto di non pubblicare perché non confermati. Tra questi anche le accuse all' attuale numero tre del Vaticano, il venezuelano monsignor Edgar Peña Parra, sostituto alla Segreteria di Stato.
Storie pesanti di accuse di abusi che risalgono al 2000 a Maracaibo, quando un giornalista, Gaston Guisandes Lopéz, scrisse due articoli in cui parlava di una lobby gay di preti, comprendente sedici sacerdoti, fra cui Peña Parra. Il giornalista chiese di farsi ricevere due volte dall' allora nunzio monsignor André Dupuy che non gli concesse mai udienza, ma, racconta Viganò, lo stesso Dupuy «fece un rapporto alla Segreteria di Stato raccontando che il giornalista aveva accusato mons. Peña Parra di due crimini molto gravi, descrivendo le circostanze».
I DOCUMENTI SU MONSIGNOR EDGAR PENA PARRA
Proprio ieri i giornalisti Marco Tosatti e lo spagnolo Gabriel Ariza hanno scritto di aver contattato Gaston Lopéz, il quale «ha confermato personalmente a Gabriel Ariza tutti i fatti raccontati da Viganò, articoli e denuncia al nunzio compresi». Noi siamo in attesa di ricevere ulteriori elementi provando a fare domande e raccontare i fatti.
papa francesco bergoglio e il cardinale parolin