Simona Marchetti per www.corriere.it
Un’ammirazione smisurata per Hitler, al punto da volergli intitolare un suo album del 2018. Poi il disco in questione è uscito con il titolo di «Ye», che è il soprannome con cui Kanye West ha deciso di farsi chiamare da un po’ di tempo a questa parte, ma la sua considerazione per il leader nazista è rimasta sempre ai massimi livelli. A raccontare l’ennesimo, inquietante particolare della tribolatissima vita recente del rapper ex marito di Kim Kardashian sono stati alcuni suoi ex collaboratori, che hanno chiesto alla CNN di restare anonimi, per il timore di possibili rappresaglie.
«Elogiava Hitler, dicendo come fosse incredibile che avesse accumulato così tanto potere - ha detto una delle fonti - e poi andava avanti a parlare delle grandi cose che lui e il partito nazista avevano fatto per il popolo tedesco».
Stando a quanto è emerso, tutte le persone che facevano parte della cerchia ristretta di West erano pienamente consapevoli del suo interesse per Hitler, anche perché lui non faceva mistero di aver letto il «Mein Kampf» e di averlo molto apprezzato. Ecco perché non si è sorpreso praticamente nessuno quando il rapper aveva inizialmente suggerito il titolo «Hitler» per il disco del 2018, salvo poi cambiarlo, senza però dare spiegazioni.
Appresa la notizia, la Universal Music Group, la multinazionale proprietaria della Def Jam che distribuiva la musica di West, ha subito preso le distanze dal rapper, confermando che il contratto con la sua etichetta GOOD Music è terminato lo scorso anno. «Non c'è posto per l'antisemitismo nella nostra società - hanno fatto sapere in una nota sempre alla CNN - . Siamo profondamente impegnati a combatterlo, così come ogni altra forma di pregiudizio».
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