joe biden vladimir putin assassino killer

ANCHE A "SLEEPY JOE" SALTA... MOSCA AL NASO - BIDEN SI SVEGLIA DAL TORPORE E DÀ DELL’ASSASSINO A PUTIN, PROMETTENDO CHE “PAGHERÀ UN PREZZO” PER AVER TENTATO DI INFLUENZARE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 2020: SECONDO L’INTELLIGENCE AMERICANA VI FURONO TENTATIVI DA PARTE DI MOSCA, DI “DENIGRARE LA CANDIDATURA BIDEN, SOSTENERE TRUMP, MINANDO LA FIDUCIA NEL PROCESSO ELETTORALE” – IMMEDIATA LA RISPOSTA DEI RUSSI CHE… - VIDEO

 

1 - BIDEN: PUTIN UN ASSASSINO, PAGHERÀ UN PREZZO PER LE INTERFERENZE ALLE ELEZIONI USA

 

Da "tg24.sky.it"

 

JOE BIDEN

Joe Biden ha detto in un'intervista tv di ritenere che Vladimir Putin sia un killer. "Lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un killer?", gli ha chiesto George  Stephanopoulos di Abc.

 

"Lo penso", ha risposto il presidente americano, promettendo che il leader del Cremlino "pagherà un prezzo" per aver tentato di influenzare le elezioni presidenziali del 2020.

 

JOE BIDEN E VLADIMIR PUTIN

"Attacchi contro Putin sono attacchi contro il nostro Paese"

E non si è fatta attendere la rezione di Mosca, con il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, che ha criticato il presidente americano Joe Biden affermando che "gli attacchi" contro Putin "sono attacchi contro il nostro Paese".  "Biden con la sua dichiarazione ha offeso i cittadini del nostro Paese, è un'isteria causata dall'impotenza. Putin è il nostro presidente e gli attacchi contro di lui sono attacchi contro il nostro Paese", ha scritto Volodin su Telegram secondo Ria Novosti..

 

L'intelligence americana martedì ha diffuso un rapporto secondo il quale Putin ha autorizzato operazioni volte a screditare la candidatura di Biden e a sostenere quella di Donald Trump, minando la fiducia dell'opinione pubblica nel processo elettorale e seminando divisioni. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha respinto le accuse, definendole "completamente infondate".

JOE BIDEN

 

Nonostante la convinzione che Putin sia un assassino, il capo della Casa Bianca -riferisce Axios, dando conto dell'intervista- ha sostenuto che è possibile "lavorare insieme" laddove ci sono "interessi comuni"; un esempio è l'estensione dell'accordo per il controllo delle armi nucleari New Start.

 

 

2 - "FAKE NEWS E PROPAGANDA PUTIN VOLEVA FERMARE BIDEN"

Francesco Semprini per “La Stampa”

 

joe biden e vladimir putin nel 2011

Influenzare l'opinione degli elettori senza sabotare le infrastrutture elettorali. È questa la strategia con la quale la Russia ha interferito nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti vinte da Joe Biden, secondo le conclusioni di un rapporto appena diffuso dalla direzione della National Intelligence, che coordina tutte le agenzie degli 007.

 

Secondo gli esperti dei servizi segreti di Washington vi furono tentativi da parte di agenti stranieri, ed in particolare vicini agli ambienti di Mosca, di «denigrare la candidatura di Joe Biden e il partito democratico, sostenere l'ex presidente Donald Trump, minare la fiducia nel processo elettorale ed esacerbare le divisioni socio-politiche negli Usa».

 

DONALD TRUMP

Così come avvenne quattro anni prima a detta degli 007, secondo cui però a differenza del 2016, «non si sono visti da parte della Russia sforzi persistenti di cyber attacchi per accedere alle infrastrutture elettorali». Secondo l'intelligence Usa, inoltre, «non c'è alcuna indicazione che attori stranieri abbiano tentato di alterare qualsiasi aspetto tecnico del processo di voto nelle elezioni del 2020».

 

La valutazione è in linea con le precedenti dichiarazioni dell'amministrazione che descrivevano la propaganda e la disinformazione sui social media e l'uso di strumenti di "attori" per diffondere il messaggio russo, incentrato sulle accuse di corruzione di Biden. Una figura chiave in questo senso sarebbe stata Andre Derkach, un parlamentare ucraino con legami con l'intelligence russa che parlava regolarmente con l'avvocato di Trump, Rudy Giuliani. Il rapporto dice che Putin «era a conoscenza e probabilmente dirigeva» le operazioni di influenza, comprese quelle di Derkach.

 

JOE BIDEN VLADIMIR PUTIN

Tra gli altri Paesi che hanno provato ad interferire nelle elezioni ci sono anche Cina e Iran. Al contrario di quanto sostenuto dalla precedente amministrazione, Pechino «ha considerato eventuali azioni di interferenza ma non si è spesa in maniera significativa nel tentare di cambiare l'esito delle presidenziali». Teheran invece ha lavorato per minare la credibilità di Trump. «Riteniamo che l'Iran abbia condotto una campagna di influenza segreta su più fronti intesa a indebolire le prospettive di rielezione dell'ex presidente - sebbene senza promuovere direttamente i suoi rivali - minare la fiducia del pubblico nel processo elettorale e nelle istituzioni statunitensi, diffondere divisioni ed esacerbare le tensioni sociali negli Usa».

joe biden firma la legge di bilancio biden putinBIDEN PUTINjoe biden 3vladimir putindonald trump vladimir putindonald trump 1donald trumpjoe bidenjoe biden guarda l atterraggio di perseverance su marte joe bidenjoe biden 1joe biden 2joe biden 4joe biden firma la legge di bilancio JOE BIDEN VLADIMIR PUTINjoe biden firma l american rescue plan

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…