ARRIVA IL DECRETO MA MANCA IL RILANCIO. DOPO UN MESE DI RINVII E L'INCAZZATURA DI MATTARELLA VA IN PUBBLICAZIONE IL PROVVEDIMENTO: ARRIVERANNO I SOLDI PER ATTIVARE LE GARANZIE RICHIESTE DALLE GRANDI IMPRESE A COMINCIARE DA FCA E BENETTON (PER AUTOSTRADE) MA MILIONI DI PROFESSIONISTI E PARTITE IVA SI LAMENTANO. È PREVISTA UNA DOTE DI ULTERIORI DI 800 MILIONI PER I "PICCOLI INTERVENTI". OVVERO LE MARCHETTE DEI PARTITI…
Antonio Castro per Libero Quotidiano
Decreto Ritardo, più che Decreto Rilancio. Dal 13 maggio le rotative della Gazzetta Ufficiale, i tecnici del Quirinale, i contabili della Ragioneria attendono il decreto da 55 miliardi e 266 articoli. Andando a frugare nelle centinaia di pagine, nelle tabelle e nella relazione illustrativa salta fuori che a Cassa depositi e prestiti arriverà una dote extra di 44 miliardi per rimpinguare il fondo delle garanzie di liquidità che era fermo a un miliardo appena. E altri 30 miliardi per Sace che per altre strade dovrà iniettare quattrini nelle imprese. Insomma, arriveranno i soldi per attivare le garanzie richieste dalle grandi imprese a cominciare da Fca e Benetton (per Autostrade) Benvenuti nel magico mondo del decreto annunciato mercoledì 13 maggio alle 21 a reti unificate (ovviamente nel rispetto del distanziamento sociale), ma che ancora non c' è.
O meglio: a parte le 500 pagine delle bozze messe in circolo ad arte per sollevare questa o quella perplessità, o alla ricerca del titolo ad effetto sui giornali dell' indomani, nessuno a Palazzo Chigi ha avuto la bontà di trasmetterlo né ai cittadini né tanto meno a tutta la filiera burocratica e istituzionale che avrebbe dovuto ripassarlo.
Ieri a tarda sera il ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri, si è degnato di assicurare in diretta al Tg1 che «il decreto stasera (ieri, ndr) sarà in Gazzetta, è stato bollinato. Da domani le risorse saranno immediatamente utilizzabili». Gualtieri - forse anche stufo di fare da buca delle lettere delle richieste di maggioranza e ministri - assicura che entro qualche giorno «ci sarà il pagamento diretto di 600 euro a tutti i 4 milioni di lavoratori autonomi, di collaboratori, che li hanno già avuti e questo pagamento avverrà nell' arco di due, tre giorni al massimo».
soldi tra 2/3 giorni Secondo il titolare di Via XX Settembre già da oggi «sarà possibile fare la domanda per i 1.200 euro per il bonus babysitter o per i centri estivi e poi a giugno ci saranno i contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche fino a 1.000 euro per gli autonomi». Modesto dettaglio: i lavoratori che avevano bisogno di tornare al lavoro la babysitter l' hanno già dovuta pagare perché la gente ha la pessima abitudine di mangiare quasi tutti i giorni. E quindi le famiglie hanno dovuto già anticipare i quattrini per assistere i bambini mentre i genitori tornavano al lavoro per ripartire con la Fase 2.
Se Gualtieri cerca di tranquillizzare, milioni di professionisti hanno ben poco da stare sereni. Anche perché a giudicare dalle furiose proteste milioni di professionisti sono stati lasciati fuori, meglio ancora discriminati, dal decreto Rilancio. In attesa di una conferma dell' esclusione nero su bianco - potendo leggere il testo definitivo che partorirà il Poligrafico dello Stato - gli Ordini e i Collegi ai quali sono iscritti oltre 2,3 milioni di professionisti denunciavano ieri l' esclusione dalla «norma che disciplina il contributo a fondo perduto a favore degli autonomi e delle imprese che ad aprile abbiano registrato un calo superiore a un terzo del fatturato sul 2019».
giuseppe conte roberto gualtieri mes
Nelle ultime versioni del decreto Rilancio, in cui compaiono tra i soggetti esclusi del beneficio anche «i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria», vale a dire gli ordinistici. Dopo 5 giorni di fumosità è lecito ancora dubitare: «Sarebbe una conferma della scarsa consapevolezza dei problemi di milioni di lavoratori. Ci batteremo per modificare questa norma e affinché ci sia un' equiparazione tra le misure per le imprese e per i professionisti. Gli Ordini e i Collegi professionali chiedono al governo un intervento per sanare questa evidente disparità», scrivono i Consulenti del lavoro, il Consiglio nazionale di ingegneri, agronomi, agrotecnici, architetti e paesaggisti, assistenti sociali, attuari, commercialisti, il Consiglio forense, dei geologi, geometri, giornalisti, il Notariato, i periti industriali, psicologi, spedizionieri doganali, tecnologi alimentari, chimici e fisici, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia e altre professioni, della riabilitazione e della prevenzione, i veterinari.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
Insomma, i giallorossi sono riusciti a far infuriare milioni di partite Iva professionali. Un colpo da maestri.
E mentre il Decreto Rilancio galleggia nella fumosità burocratica, non è che quello Liquidità (in Parlamento), proceda molto più speditamente. In attesa dei famosi aiuti a fondo perduto bisognerà vedere se le piccole imprese fino a 5 milioni di fatturato avranno veramente più tempo per rimborsare i prestiti garantiti al 100% dallo Stato fino a 25mila euro. Le scadenze dovrebbero allungarsi da 6 a 10 anni.
sergio mattarella e i corazzieri con la mascherina all'altare della patria per il 25 aprile 1
cambi in parlamento Ancora non è noto a chi toccherà la responsabilità in caso di contagio da Covid 19. C' è poi il pasticcio del divieto licenziamenti. Con un bel buco normativo sullo stop, introdotto dal "decreto Cura Italia" e che il governo ora proroga di altri tre mesi. Ma il blocco è scaduto il 17 maggio e fino a quando il testo non sarà sulla Gazzetta le aziende potranno licenziare in caso di difficoltà «per giustificato motivo».
Dopo oltre 50 giorni di gestazione dell' ex decreto aprile, bisognerà vedere cosa modificherà il Parlamento. E per evitare stravolgimenti è prevista una dote di ulteriori di 800 milioni per i "piccoli interventi". Ovvero le marchette dei partiti.
giuseppe conte roberto gualtierisergio mattarella da solo all'altare della patria meme
Sempre che bastino.