vladimir putin xi jinping

“XI JINPING HA PIÙ DI UN BUON MOTIVO PER TRARRE VANTAGGIO DALLA STABILITÀ GEOPOLITICA” - IL POLITOLOGO CHARLES KUPCHAN: “ALLA FINE DEI CONTI LA CINA STARÀ CON LA RUSSIA. CONSIDERA LA SUA RELAZIONE CON LA RUSSIA UN MATRIMONIO DI CONVENIENZA. SOTTO LA SUPERFICIE I CINESI SONO IRRITATI. È PIÙ INTERESSATA A UN’EROSIONE GRADUALE DELL’ORDINE MONDIALE PIUTTOSTO CHE ALLA SUA DISTRUZIONE IMPROVVISA…” - INSOMMA, VUOLE MANTENERE "MAD VLAD" LÌ PER USARLO A SUO PIACIMENTO CONTRO GLI USA

Francesco Bechis per www.formiche.net

 

CHARLES KUPCHAN.

Quasi amici. Charles Kupchan, politologo e senior fellow del Council on Foreign Relations, è convinto che la Cina di Xi Jinping farà scudo alla Russia finché potrà permetterselo, non oltre. L’invasione russa in Ucraina, dice a Formiche.net, è una pessima notizia per Pechino e un po’ meno per Taiwan.

 

Kupchan, come legge la reazione della Cina all’invasione?

vladimir putin 2

Se leggiamo le dichiarazioni del governo cinese nelle ultime due settimane è chiaro come a Pechino non siano felici dell’invasione russa in Ucraina. La Cina mantiene un doppio binario: si schiera con Mosca ma al tempo stesso sottolinea l’importanza della non-interferenza e dell’integrità territoriale.

 

Qual è la strategia?

Xi Jinping e Vladimir Putin

Pechino fatica a trovare una posizione coerente. Alla fine dei conti però sono convinto che la Cina starà con la Russia: quando le acque si calmeranno sarà poco incline a condannare l’invasione. E questo per il semplice motivo che la Cina considera la sua relazione con la Russia un matrimonio di convenienza. Una partnership che dà vita a un blocco autoritario dalla costa del Pacifico ai confini con l’Ue.

 

Che conseguenze può avere l’invasione per il governo cinese?

guerra in ucraina 1

Sotto la superficie i cinesi sono irritati. Pechino persegue obiettivi molto diversi da Mosca. È più interessata a un’erosione graduale dell’ordine mondiale a guida americana piuttosto che alla sua distruzione improvvisa. Putin è “un piantagrane”, si rafforza nella distruzione. Xi ha più di un buon motivo per trarre vantaggio dalla stabilità geopolitica e dall’interdipendenza economica globale. È molto meno interessato al caos, preferisce lavorare costantemente alla creazione di un sistema internazionale non più dominato dalle democrazie occidentali.

UNA MADRE E I DUE FIGLI UCCISI DAI BOMBARDAMENTI RUSSI A IRPIN

 

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane?

Dovremo tenere un occhio aperto sulle sanzioni. Se la Cina aggirerà le misure restrittive occidentali per sostenere la Russia pagherà un prezzo. A quel punto potremmo assistere a un decoupling economico più ampio, anche se lo ritengo improbabile.

 

guerra in ucraina 4

Altrimenti?

Se il conflitto in Ucraina dovesse evolversi in una guerra contro la Nato, la distruzione delle supply chain globali che ne deriverebbe sarebbe un enorme problema per Russia e Cina. Xi si troverebbe a dover decidere se sostenere la Russia militarmente oltre che politicamente, e credo che farà di tutto per evitare di trovarsi a questo bivio.

CHARLES KUPCHAN

 

C’è chi sostiene che l’invasione in Ucraina possa incoraggiare un’offensiva della Cina su Taiwan. Lei cosa pensa?

Non sono d’accordo. I cinesi stanno osservando da vicino la condanna globale della Russia e preferiscono non imboccare la stessa strada. All’Assemblea generale dell’Onu 141 nazioni hanno votato contro Mosca: la Cina è straordinariamente sensibile alla sua reputazione internazionale. Credo poi che a Pechino non siano tanto ingenui da mettere sullo stesso piano la reazione della Nato verso l’Ucraina alla capacità di reazione degli Stati Uniti di fronte a un’aggressione a Taiwan.

guerra in ucraina 6

 

Un intervento americano è più probabile a Taipei che a Kiev?

Molto più probabile. In Ucraina, dopo la richiesta di adesione alla Nato, abbiamo sentito dichiarazioni di impegno o almeno di buona volontà da parte dell’Alleanza. Oggi scopriamo che quell’impegno non è mai esistito. Per Taiwan è vero il contrario: non esiste un impegno strategico formale degli Stati Uniti. Ma di fronte a un’aggressione cinese gli Stati Uniti dimostreranno che esiste, eccome.

xi jinping vladimir putin

 

C’è un’altra lezione dalla crisi. L’Occidente si prepara a fare i conti con un decoupling dalla Russia. Con la Cina le cose cambierebbero?

Un decoupling di questa portata con la Cina sarebbe enormemente distruttivo, forse insostenibile. L’economia russa ha le dimensioni di quella texana, l’economia cinese è la seconda al mondo e vuole arrivare in vetta. Tagliare i ponti significa dare avvio a una revisione e frammentazione completa dell’economia globale.

CHARLES KUPCHAN

 

In parte è già successo con la pandemia del Covid-19.

Esatto, basta osservarne gli effetti sulle supply-chain globali. Con la Cina però la posta in gioco è più alta: è il primo partner commerciale della Germania, uno dei principali per gli Stati Uniti.

 

L’unico modo per separarsi è ricreare due blocchi, una nuova Guerra Fredda, democrazie da una parte, autocrazie dall’altra. È uno scenario improbabile, fortunatamente.

 

Articoli correlati

COME SI FERMA PUTIN? NE LE SANZIONI NE LO STALKING DIPLOMATICO DI MACRON STANNO CONVINCENDO ...

 

 

 

 

 

 

putin xi jinpingXI JINPING E VLADIMIR PUTINguerra in ucraina 2guerra in ucraina 3XI JINPING E VLADIMIR PUTINVERTICE VIRTUALE PUTIN XI JINPING

 

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…