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Estratto dell’articolo di Federico Capurso e Francesco Olivo per “La Stampa”
GUIDO CROSETTO - GIORGIA MELONI
Giorgia Meloni non ha mai avuto una truppa parlamentare così numerosa, eppure Fratelli d'Italia oggi si scopre fragile e con una certa attitudine all'autosabotaggio.
Gli uomini della premier se ne stanno rendendo conto, mentre faticano alla ricerca di chi potrebbe sostituire la ministra Daniela Santanchè, nel caso in cui venerdì prossimo la ministra del Turismo dovesse essere rinviata a giudizio con l'accusa di truffa ai danni dell'Inps.
Di questa folta truppa di deputati e senatori, poi, Meloni si è accorta di poter contare su una manciata di fedelissimi.
Gli altri sono inesperti, tanto da mettersi i bastoni tra le ruote da soli. Come accaduto con la fuga di notizie sulla convocazione di domani per il voto con cui eleggere un giudice della Corte costituzionale: la premier aveva studiato il blitz, sperando magari di trovare la silenziosa complicità dei Cinque stelle, ma è trapelato sui giornali.
I BIG DI FRATELLI D ITALIA CONTRO LA TALPA IN CHAT - SCREENSHOT PUBBLICATO DAL FATTO QUOTIDIANO
Così, addio effetto sorpresa e, forse, addio anche all'elezione del giudice. Meloni, per questo, è furibonda. Di fronte alla fuga di notizie, il ministro Guido Crosetto ha quindi annunciato […] di voler presentare un esposto per scovare chi ha «violato il segreto di corrispondenza».
La sua minaccia, però, è stata pubblicata […] dal Fatto Quotidiano. Sugli effetti di un esposto resta qualche perplessità interna, perché «la polizia postale non potrebbe certo chiederci di consegnare i cellulari, come parlamentari siamo tutelati da questo punto di vista», si ragiona all'interno di FdI. «Semmai può essere utile a intimorire la gola profonda».
Crosetto […] sostiene fosse solo un'esca e che i messaggi inviati servissero «per chiudere il cerchio»: l'ultimo - dice - era «visibile solo ai contatti considerati "sicuri" e alla presunta talpa». Anche se non è ancora chiaro come sia stato possibile rendere un messaggio […] visibile solo ad alcuni e non agli altri.
Resta la sensazione di vedere un partito che ha scoperto, improvvisamente, di essere un colabrodo. Con troppe poche persone su cui poter contare. Il caso Santanché è emblematico. La ministra del Turismo mostra di voler resistere, non si sente più vincolata da quell'impegno preso lo scorso marzo, quando prometteva che «se si aprirà un processo a mio carico ne trarrò le conseguenze». Trova, anzi, l'audacia di dichiarare davanti ai cronisti: «Mi vedrete qui a lungo».
Un azzardo giustificato dalla speranza di essere prosciolta. Ma questo atteggiamento sta innervosendo i vertici di Fratelli d'Italia. La linea decisa dal partito, ovvero da Meloni, era quella di un passo indietro di Santanchè in caso di rinvio a giudizio.
GIORGIA MELONI SI INCAZZA CON I PARLAMENTARI DI FDI IN CHAT
In questi ultimi mesi, però, nuovi elementi hanno portato la ministra a ritenere che quell'impegno non sia più scolpito nella pietra. Le vicende di altri colleghi hanno influito. L'imprenditrice piemontese conta sul fatto che le travagliate dimissioni di Gennaro Sangiuliano possano spingere la premier a evitare altri cambi nella squadra.
Mentre un'eventuale condanna in primo grado di Matteo Salvini nel processo Open Arms aprirebbe un tema: perché si deve dimettere la ministra per un rinvio a giudizio, se il vicepremier resterà al suo posto nonostante una condanna? Nonostante le insistenze la premier non ha cambiato idea.
matteo salvini - processo open arms
«Non ha niente a che fare con il caso Salvini, qui è una questione di opportunità», spiegano i vertici di FdI, sottolineando che il tipo di reato ipotizzato, truffa ai danni dell'Inps, e quindi dello Stato, non è compatibile con un posto nel governo. Una sponda nel suo tentativo di restare al ministero, Santanchè potrebbe trovarla in Ignazio La Russa. Il presidente del Senato è il suo alleato storico e proverà a convincere Meloni, ma, ne sono certi in FdI, non arriverà a opporsi pubblicamente all'eventuale sostituzione.
Meloni sta riflettendo da tempo sull'eventuale cambio alla guida del ministero del Turismo. Il posto spetta a Fratelli d'Italia e il favorito ora pare Tommaso Foti, attuale capogruppo alla Camera. Meno chance le avrebbe Gianluca Caramanna, consigliere di Santanchè e responsabile del settore Turismo nel partito. Ma l'operazione, al netto delle resistenze della ministra, non è di semplice realizzazione.
augusta montaruli su instagram 7
L'ostacolo principale è l'individuazione del nuovo capo dei deputati. Le ipotesi circolate finora hanno riguardato la torinese Augusta Montaruli, ex sottosegretaria all'Istruzione che ha lasciato il governo dopo una condanna per peculato e l'ex vicesindaca di Palermo Carolina Varchi. […] avrebbe «poca esperienza», l'altra «litiga con tutti», secondo un dirigente di primo piano.