putin invasione ucraina

DAGOREPORT - COME MAI HA VINTO LA GUERRA? FONTI DELL’INTELLIGENCE ASSICURANO CHE L’APPARATO MILITARE RUSSO ABBIA PREVALSO SU PUTIN. L'ARMA CHE PIÙ HA MESSO IN DIFFICOLTÀ MAD VLAD SI CHIAMA "GLOBAL HAWK", I SUPER DRONI USA CHE DECOLLANO DALLA BASE DI SIGONELLA, CAPACI DI INTERCETTARE PURE QUANDO I RUSSI VANNO AL BAGNO -RISULTATO: TUTTE LE MOSSE E DECISIONI DELLO STATO MAGGIORE RUSSO VENIVANO ANTICIPATE QUASI IN TEMPO REALE DALL’INTELLIGENCE USA E, ATTRAVERSO LA CIA, SPIATTELLATE SULLA STAMPA. STANCHI DI ESSERE STANATI, LE PRESSIONI DELL’APPARATO MILITARE HANNO COSTRETTO PUTIN A DARE IL VIA ALL’INVASIONE. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA C'E' IL FALLIMENTO DELLA DIPLOMAZIA EUROPEA DI FRONTE A BIDEN, PADRONE DELLA NATO…

VLADIMIR PUTIN

DAGOREPORT

Come mai questa notte – ore 3.51 in Italia - la situazione ucraina è precipitata? Fonti autorevoli dell’intelligence internazionale affermano che l’apparato militare russo abbia prevalso su Putin. L'arma che più ha messo in difficoltà Mad Vlad, sputtanandolo davanti ai generali, si chiama "Global Hawk", i super droni americani ad altissima tecnologia che decollano dalla base di Sigonella, in Sicilia, diretti sui cieli dell’Ucraina capaci di intercettare pure quando i russi vanno al bagno.

 

global hawks

Sono velivoli con congegni sofisticatissimi, pilotati da remoto che hanno in dotazione un radar a scansione, in grado di intercettare la qualsiasi e di vedere anche sotto le nuvole e attraverso le foreste, dotati di un sensore all’infrarosso misura le differenze di calore per scoprire oggetti e persone e poi approfondisce i dettagli. L’enorme autonomia degli "Global Hawk" consente di restare in volo per 24 ore e coprire anche 100mila km quadrati di territorio (un terzo dell'Italia).

cia central intelligence agency

 

Risultato: tutte le mosse e decisioni dello stato maggiore russo venivano anticipate e spiattellate quasi in tempo reale dall’intelligence americana e, attraverso la Cia, veicolati sulla stampa americana. A quel punto, stanchi di essere stanati, le pressioni dell’apparato militare di Mosca hanno costretto Putin a dare il via all’invasione.

 

Da una parte, dall’altra c’è stato il fallimento della diplomazia europea. Mad Vlad si aspettava di incassare una vittoria sbandierando una dichiarazione della Nato che specificava che l’Ucraina non sarebbe mai entrata tra i paesi del Patto Atlantico. Macron e Scholz nei loro incontri moscoviti con Putin lo avevano ribattuto ampiamente, ma un conto è dirlo, un altro scriverlo.

vladimir putin emmanuel macron.

 

Una volta portata la richiesta sotto il nasino di Biden, che nella Nato fa quello che vuole attraverso il segretario norvegese Stoltenberg, la proposta europea è finita nel cestino: tutti i paesi sono liberi di chiedere l’ingresso nella Nato. Altro ‘’americanata’’: oggi il previsto incontro a Ginevra con il ministro degli Esteri Lavrov è stato disdetto dal segretario di Stato Usa Blinken. A quel punto Putin non poteva più permettersi di dimostrarsi rammollito, pena la cacciata.

 

zelensky putin

E per dare il via all’invasione fa un discorso più pazzo che ridicolo che tira in ballo nientemeno che la “denazificazione dell’Ucraina”, dimenticando che il presidente Zelensky è ebreo. L’ex comico ha infatti subito risposto: “Sono ebreo, come potrei essere nazista?”. Di più: come Israele, l’Ucraina è l’unico paese a essere guidato da un presidente e da un premier ebrei.

 

invasione russa in ucraina 6

A questo punto, anche le chiacchere sulle sanzioni sono un buffetto all’Orso russo: l’unica vera misura che potrebbe far incazzare davvero Putin, la cosiddetta “arma nucleare”, è l’esclusione della Russia dal sistema finanziario SWIFT (che potrebbe causare miseria in Russia ma anche perdite miliardarie per le banche europee). Si tratta di uno stratagemma già utilizzato (con buoni risultati) contro l’Iran.

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

Intanto, tutti si domandano quale sarà l’atteggiamento del governo cinese. Per ora, Pechino tira il freno della neutralità. Xi Ping ha fatto sapere che non offrirà assistenza militare “a una delle parti in conflitto”, quindi ha aggiunto che la Cina “segue da vicino gli ultimi sviluppi e sollecita tutte le parti a esercitare moderazione e a evitare che la situazione vada fuori controllo”. Infine, pensando all’agognata Taiwan, rifiuta di pronunciare la parola “invasione”: “Si tratta di un uso preconcetto delle parole e del tipico stile di fare domande dei media occidentali” (ciao core…).

PUTIN E BIDENcaccia cinesi sopra taiwan

 

caccia cinesi sopra taiwan

 

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