DAGOREPORT
LE DIMISSIONI DI MARIO DRAGHI BY OSHO
Verso il Draghi-bis, salvo orrori e omissioni. Le mattane di Salvini non sono la preoccupazione del Quirinale: ci ha pensato Berlusconi a rimetterlo in riga. Preoccupa invece il caos a 5 stelle e, in parte, il Pd.
Il movimento garantito da Travaglio dà sempre più segni di demenza politica. Non è bastata la maxi-scissione di Giggino Di Maio (oltre 60 parlamentari hanno traslocato verso Isp), ora quello che resta del vincitore delle elezioni del 2018 è in preda a una guerra tra chi vuole proseguire con Draghi (Buffagni, D’Incà, Daddone, perfino Fraccaro, fino a ieri contiano di ferro) e gli oltranzisti Taverna, Ricciardi, Turco, etc. Intanto continua l’assordante silenzio di Beppe Grillo.
VIGNETTA VAURO - DRAGHI E MATTARELLA
A questo punto sula scrivania di Mattarella ci sono 3 ipotesi:
1 – Abbiamo scherzato! Mercoledì Draghi si presenta alle Camere, Conte vota la fiducia e la pagliacciata a 5 stelle finisce a tarallucci e vino. Ipotesi che viene data tra il 10% e il 15.
2 – Per la gioia del centro-destra, i ministri pentastellati si dimettono, Conte e Taverna si levano dai cojoni, e così può sbocciare una nuova maggioranza di governo con l’arruolamento ufficiale del neo partito di Di Maio. Sono d’accordissimo sia Berlusconi sia Salvini.
Invece, l’assenza dei 5 stelle nell’esecutivo, fa aggrottare naso e orecchie a quella fronda del Pd formata da Orlando e Boccia (Provenzano è tornato tra le gambe di Letta) che ha sempre tifato l’alleanza con i grillini e considerano una alleanza di governo siffatta troppo sbilanciata a destra.
Ovviamente, se Letta alza la voce, Boccia e Orlando finiscono dietro la lavagna (nessuno nel Pd si può permettere di sfiduciare Enrichetto, non c'è alternativa). A questo punto, manca solo il sigillo di Mariopio al Draghi-bis e si riparte per la gioia di Macron ed Europa tutta, compresa la Yellen.
matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 3
3 – Draghi si chiama fuori e allora Mattarella dà vita a un governo tecnico per portare avanti l’ordinaria amministrazione. La contrarietà assoluta della Mummia Sicula a un eventuale scioglimento del Parlamento, ha origine dal fatto che il voto cadrebbe proprio nel periodo tra settembre e ottobre, esattamente durante la finanziaria. E ciò porterebbe il bilancio già disastrato del paese all’esercizio provvisorio. Non si può fare...
francesco boccia giuseppe conte andrea orlando e giuseppe conte LETTA DRAGHI