Il gip di Roma ha emesso una nuova ordinanza di misura interdittiva, con sospensione dal servizio per un anno, nei confronti dell'ex maggiore Noe Gianpaolo Scafarto, indagato tra l'altro per depistaggio nell'inchiesta su Consip. Scafarto era stato raggiunto a dicembre da una prima interdittiva poi annullata per un vizio formale. In quel caso il provvedimento riguardava anche il colonnello ex Noe, Alessandro Sessa che però si è autosospeso dal servizio e quindi nei sui confronti non è stata emessa nuova ordinanza.
Scafarto, insieme al colonnello Alessandro Sessa, suo superiore e già vicecomandante del Noe, è da tempo indagato nell'ambito dell'inchiesta Consip, alla quale hanno lavorato nel periodo in cui erano in servizio presso il Nucleo Operativo ecologico. La procura di Roma, a inizio dicembre, aveva contestato loro l'ipotesi di accusa, il depistaggio, che, unita alle precedenti già configurate dagli inquirenti, aveva portato all'emissione di un'ordinanza che sospendeva entrambi dal lavoro per un anno.
L'iniziativa - che risale a prima di Natale - aveva determinato la presa di posizione del leader del Pd, Matteo Renzi, il cui padre, nella stessa inchiesta, è indagato per traffico di influenze. "Se qualcuno ha tradito il giuramento allo Stato è giusto che paghi - aveva dichiarato l'ex premier - ma ci sono i magistrati per verificarlo. Leggo quello che accade, è evidente che questa storia non finisce qui e io la seguo con l'atteggiamento neutrale e serio di chi dice: andate avanti e vediamo chi ha ragione o torto".