elly schlein beppe grillo chiara appendino giuseppe conte

E’ SCOCCATA L’ORA DI APPENDERE CONTE AL CHIODO PER FAR POSTO A CHIARA APPENDINO? - SONDAGGIO DOPO SONDAGGIO, CAZZATA DOPO CAZZATA, STA MONTANDO UNA FRONDA NEL MOVIMENTO CONTRO LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO. E ANCHE BEPPE GRILLO E' D'ACCORDO PER FARLO FUORI, DELUSISSIMO DELLA STRATEGIA DI CONTE AVVERSA ALL’ALLEANZA COL PD, CHE TRATTA ZETA-TI-ELLY ALLA STREGUA DI MELONI: UN’AVVERSARIA. E SI COMPORTA DA TAFAZZI - APPENDINO, DONNA SAGGIA E AVVEDUTA, BENEAMATA DA TUTTI, E' LA CURA OMEOPATICA PER RISOLLEVARE IL M5S. OGGI LA POLITICA È DONNA: DALLA MELONI ALLA SCHLEIN, PER NON PARLARE DEL DUPLEX MARTA FASCINA-MARINA BERLUSCONI CHE DETTANO LEGGE IN FORZA ITALIA - CONTE BYE BYE?

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

DAGOREPORT

“Quanto agli orientamenti di voto, il dato più significativo è rappresentato dalla flessione di 1,5 punti del M5S che, con il 15% dei consensi, per la prima volta viene stimato su valori inferiori al risultato ottenuto alle Politiche dello scorso anno”, annota oggi sul Corrierone il buon Nando Pagnoncelli.

 

Un segnale d’allarme che risuona da giorni all’interno del corpaccione dei pentastellati. “Conte ci manda a sbattere”; “Conte vuole essere il leader del centrosinistra e si mette di traverso a Elly Schein”; “Conte non puoi mettersi contro il Pd, si sta comportando con Elly come Calenda con Renzi”, eccetera.

 

grillo appendino

Essì, giorno dopo giorno, sondaggio dopo sondaggio, cazzata dopo cazzata, sta montando una fronda nel Movimento contro Peppiniello Conte. Una battaglia interna, per ora sotterranea, che mira a sostituirlo con Chiara Appendino. 

 

L’ex sindaco di Torino, donna saggia e avveduta, beneamata da tutti - argomentano i los grillinos - potrebbe essere la cura omeopatica per risollevare il Movimento. Ormai la politica è donna: dalla Meloni alla Schlein, per non parlare del duplex Marta Fascina-Marina Berlusconi che dettano legge in Forza Italia. 

 

giuseppe conte beppe grillo meme

Nel mirino dei grillinos c’è la strategia di Conte avversa all’alleanza con il Pd, che tratta Zeta-Ti-Elly alla stregua della Meloni: un’avversaria. E si comporta da Tafazzi, quando invece un accordo con il maggior partito dell’opposizione farebbe  recuperare centralità politica e mediatica ai 5Stelle.

 

Con l’inaspettata irruzione sulla scena politica della nasuta lesbo-dem con tre passaporti e armocromista al seguito, Conte è invecchiato di colpo, non è più la ‘’new thing” della politica italiana con la pochette e linguaggio da azzeccagarbugli, è diventato un altro “arieccolo”, e l’Avvocato del Popolo ha sbroccato. 

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

Per far vedere a Elly che ce l’ha più lungo, l’ex anonimo avvocato dello studio Alpa che la fervida fantasia di Grillo e Di Maio trasformarono in premier, colpito dall’ansia di prestazione, fa una cilecca dopo l’altra. Dal mancato rapporto con i sindacati alla battaglia sulle vigilanza e sulle nomine Rai dove ha fatto astenere il suo consigliere nel cda Rai avallando di fatto la Eiar Eiar Alalà meloniana, l’immagine del Movimento sta stingendo nell’irrilevanza.

GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN MEME BY DAGOSPIA

 

E i frondisti sbertucciano: “La sua sfida in piazza per recuperare consensi nei confronti del Pd e accreditarsi come leader dell’opposizione, è fallita: i voti del Pd non li prenderà mai”. 

 

conte casalino

Purtroppo la pochette con le unghie è talmente pieno di sé che potrebbe stare tre mesi senza mangiare e a chi contesta la sua linea “stand alone” (mentre Meloni e Schlein continuano a crescere) fa orecchie da arrogante. In compenso, non avendo ancora trovato un’Alka-Seltzer per digerire l’uscita da Palazzo Chigi, in ogni incontro si autocelebra come statista e ai malcapitati interlocutori sottolinea ogni due frasi che è stato bi-presidente del Consiglio, e sospira: “Ah, quando c’ero io a Palazzo Chigi…”. 

 

MELONI CONTE 2

Aspettando l’esito dei ballottaggi delle comunali, tra i deputati e senatori pentastellati circola sempre più insistentemente l’idea di Chiara Appendino al posto di Conte. Ovviamente i frondisti non potevano non rendere conto della situazione al padre-padrone del Movimento, sapendo bene quanto Beppe Grillo sia contrario alla linea anti-Pd di Conte. 

 

GIUSEPPE CONTE CONTRO LA MELONI SU TIKTOK

Così l’Elevato cinque giorni fa si è scapicollato a Roma e ha incontrato i parlamentari nella sede del M5S in via di Campo Marzio, dopo aver pranzato con Giuseppe Conte. “Una visita incentrata sull’organizzazione”, hanno scritto. In realtà in ballo c’era il futuro dei 5 stelle: e Grillo si è trovato d’accordo sull’up-grading di Appendino. Conte, bye bye?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?