silvio berlusconi il giornale

FERMI TUTTI, "L'OPERAZIONE SCOIATTOLO" È SBARCATA SUI QUOTIDIANI: SILVIO BERLUSCONI CAMPEGGIA IN UNA PAGINA A PAGAMENTO DEL SUO "GIORNALE" PER TIRARSI LA VOLATA AL QUIRINALE, CON FOTONA DI 30 ANNI FA ED ELOGI SPERTICATI FIRMATI "FORZA SENIORES", IL GRUPPO "OVER" DEL PARTITO: "UNA PERSONA BUONA E GENEROSA, AMICO DI TUTTI E NEMICO DI NESSUNO, L'ULTIMO PREMIER ELETTO DEMOCRATICAMENTE, L'EROE DELLA LIBERTÀ" (OK, CI AVETE CONVINTO) - TWEET: "PAGINA DA COLLEZIONE", "QUI C'È DEL GENIO"...

Da www.tag43.it

 

LA PAGINA DEL GIORNALE SU SILVIO BERLUSCONI

Che Silvio Berlusconi ci creda davvero ormai si è capito, tanto che come riporta Tag43 starebbe già pensando a come ristrutturare il Quirinale e soprattutto i Giardini sullo stile di Arcore.

 

Il Cav, 85 anni, è convinto di potersi giocare l’ultima chance di salire al Colle. La riserva potrebbe essere sciolta già domani, dopo il vertice di centrodestra con Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

 

Intanto è cominciato il battage pubblicitario. Stamani su Il Giornale è apparsa una pagina a pagamento in cui si elencano i “successi” di B. Una sorta di manifesto firmato Forza Seniores, il “gruppo over” di Forza Italia.

 

La locandina ritrae un Berlusconi di qualche lustro fa, in giacca e cravatta, seguito da un elenco di motivi che ne fanno il successore ideale di Sergio Mattarella. Elenco che si chiude con la domanda retorica: «E quindi, chi meglio di lui?».

 

silvio berlusconi foto di bacco (2)

I motivi per scegliere Berlusconi come prossimo presidente della Repubblica secondo i Forza Seniores

Berlusconi, almeno secondo i suoi Seniores, sarebbe il presidente della Repubblica perfetto perché, innanzitutto, è «una persona buona e generosa». Ha combattuto contro il crollo demografico essendo «padre di cinque figli e nonno di quindici nipoti».

 

La lista continua con affermazioni che fanno sembrare l’operazione un fake. Tipo: B è «un amico di tutti, nemico di nessuno». Secondo i Seniores, è stato «tra i primi imprenditori italiani per la creazione di posti di lavoro» (ah, i tempi del famoso milione di posti di lavoro…).

silvio berlusconi foto di bacco

 

Non solo: è stato il più giovane imprenditore italiano a essere nominato Cavaliere del lavoro, è «un self-made man, un esempio per tutti gli italiani», e anche in politica è stato «Il parlamentare più votato con 200 milioni di voti».

 

Si toccano poi vette altissime con: «Il primo editore italiano e il più liberale» e «l’italiano più competente in politica internazionale, ascoltato e apprezzato, autorevole e umano». Poi un paio di perle: «Mise fine alla Guerra Fredda» e, soprattutto, è «l’eroe della libertà che, con grande sprezzo del pericolo, è sceso in campo nel ’94 per evitare a tutti noi un regime autoritario e illiberale».

 

vittorio sgarbi e silvio berlusconi 7

Non potevano mancare naturalmente i grandi successi calcistici e la ritrita «L’ultimo presidente eletto democraticamente dagli italiani».

 

I Seniores di Forza Italia e l’appello a Berlusconi dello scorso dicembre

I Seniores di Forza Italia, il cui responsabile nazionale è dal 2013 l’ex senatore ed ex deputato azzurro Enrico Pianetta, già il 28 dicembre scorso avevano detto la loro lanciando un appello al presidente pubblicato sul sito Forza Italia news: «Berlusconi si renda disponibile».

 

SILVIO BERLUSCONI ED ENRICO PIANETTA

«È giunto il momento storico di realizzare quella “unità nazionale” che l’Italia non è ancora riuscita a conseguire dopo tanti decenni dalla raggiunta libertà e democrazia», scriveva Pianetta a nome del gruppo.

 

silvio berlusconi col nuovo cane

«Chi ha tracciato con chiarezza e lungimiranza la inderogabile esigenza della Unità Nazionale e ha definito il compito della costruzione di un sentimento unitario nazionale è stato il Presidente Silvio Berlusconi il 25 aprile 2009, con il suo intervento di Onna ed è con questo spirito che facciamo appello affinché si dichiari disponibile per l’alto magistero della Repubblica».

 

SILVIO BERLUSCONI

E, ancora: «Solo un profondo sentire comune, un condiviso senso di appartenenza può consentire al nostro Popolo di affrontare le grandi sfide sociali, economiche e culturali che il mondo globalizzato propone. Questo, insieme a ogni altra doverosa incombenza costituzionale, è il compito che spetterà al futuro Presidente della Repubblica come del resto recita la stessa nostra Costituzione all’art 87: ‘Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’Unità Nazionale’. Che l’Unità Nazionale sia un traguardo non ancora raggiunto da parte dell’Italia, si incarica di dimostrarlo ogni anno la celebrazione della Festa della Liberazione il 25 aprile».

 

GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI

Ora, continuava l’appello, c’è l’opportunità «che dal più alto Magistero della Repubblica possa condurre l’Italia verso questo fondamentale obiettivo». Per questo «I Seniores di Forza Italia si sentono di fare, con profondo convincimento, un appello affinché il Presidente Berlusconi voglia dichiararsi disponibile e sia sostenuto dalle forze politiche, a cominciare da quelle della sua coalizione».

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…