vladimir putin russia ucraina

"PUTIN E' PRONTO A INVADERE L'UCRAINA, KIEV CADRÀ IN DUE GIORNI, CI SARANNO FINO A 80 MILA MORTI E 5 MILIONI DI PROFUGHI" - GLI STATI UNITI TENGONO ALTA LA TENSIONE EVOCANDO L'ECATOMBE PER MANO DI PUTIN MA IL CREMLINO RINTUZZA: "SPECULAZIONI FOLLI" - L'EUROPA E GLI USA VOGLIONO OFFRIRE A PUTIN QUELLA EXIT RAMP, QUELL'USCITA ALL'ULTIMO MOMENTO, CHE POSSA EVITARE AL CONTINENTE UNA GUERRA E ALLO STESSO TEMPO DARE AL PRESIDENTE RUSSO UN MODO PER SALVARE LA FACCIA DOPO AVER SPOSTATO OLTRE 100 MILA SOLDATI VERSO L'UCRAINA…

1 - L'ALLARME DEGLI 007 USA "PUTIN PRONTO A INVADERE KIEV CADRÀ IN DUE GIORNI"

Alberto Simoni per "la Stampa"

 

VLADIMIR PUTIN

Washington ha riposto nel cassetto il termine «imminente», ma il senso di urgenza che i report dell'intelligence trasmettono non si discostano dall'idea che un'invasione russa dell'Ucraina possa essere questione di giorni o di settimane.

 

Sono gli spostamenti delle truppe al confine che spingono Washington ad alzare il livello di allerta senza chiudere la strada della diplomazia. Oggi il cancelliere tedesco socialdemocratico Olaf Scholz sarà alla Casa Bianca, mentre Macron volerà da Putin nel duplice tentativo di favorire la de-escalation e di dare rassicurazioni ai russi sulla sicurezza ai confini orientali.

vladimir putin joe biden 5

 

Le informazioni che l'intelligence Usa ha fatto filtrare dipingono uno scenario fosco. La Russia starebbe per completare il dispiegamento militare ai confini con l'Ucraina, preludio a una massiccia invasione che potrebbe costare la vita a 50mila civili, decapitare il governo di Kiev entro due giorni e provocare un'ondata di 5 milioni di profughi. Mosca ha liquidato i report come «speculazioni folli».

 

minacce di guerra russia ucraina

E a Kiev il ministero degli Esteri avverte i connazionali di «non dare peso a visioni apocalittiche». La base di questa proiezione sono però i numeri: sono schierati ai confini 83 battaglioni tattici russi, ognuno con 750 soldati, per un totale di 62500 uomini, quasi 20mila in più rispetto a due settimane fa.

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

A questi si aggiungono le decine di migliaia già posizionati, totale 130 mila soldati. Ci sono unità del genio e battaglioni tattici e solo le guarnigioni impegnate nelle basi nell'Artico non sono state dirottate verso l'Ucraina. A questo si aggiungono 30 navi da guerra nel Mar Nero. Il fronte bielorusso è un altro elemento di tensione.

 

Biden Putin

Da lì, aggirando l'area di Chernobyl, le truppe arriverebbero a Zhytomyr per poi marciare a Est su Kiev. Washington ha anche indicato una finestra di tempo ottimale, ovvero fra metà febbraio e la fine di marzo quando il terreno e i fiumi saranno gelati consentendo il passaggio delle divisioni corazzate. Le previsioni dell'intelligence sono state confermate nei talk show della domenica mattina da Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale: «Siamo in una finestra temporale in cui in qualsiasi giorno la Russia può fare un'azione militare».

 

minacce di guerra russia ucraina

Gli Usa e gli alleati della Nato cercano di accelerare la costruzione di un dispositivo di difesa adeguato in Ucraina. Dal 22 gennaio Washington ha inviato 8 cargo (l'ultimo sabato) con munizioni, armi, missili anti-carro, pezzi di artiglieria. Dai Paesi baltici sono arrivati missili Stinger, droni dalla Turchia. In questo clima di tensione oggi Scholz incontrerà Biden. Non arriverà a mani vuote. Berlino incrementerà la presenza della Bundeswehr in Lituania. Una mossa che potrebbe solo parzialmente ammorbidire gli americani che vedono nella riluttanza tedesca di imporre sanzioni sul gas e nel rifiuto di inviare armi in Ucraina, una debolezza.

 

Olaf Scholz E Vladimir Putin

Nei giorni scorsi l'ambasciatrice tedesca Emily Haber ha mandato un messaggio trapelato sui media: «Berlino, abbiamo un problema». La diplomatica evidenziava come diversi esponenti del Congresso accusino la Germania di «andare a letto con il nemico» per mantenere le forniture di gas. La visita alla Casa Bianca potrebbe ridare slancio a Scholz che lo Spiegel ha definito «il cancelliere invisibile». Nei prossimi giorni ospiterà un summit con i Paesi baltici a Berlino, poi a metà febbraio andrà da Zelensky e da Putin. Visita quest' ultima che a Washington scruteranno nei minimi dettagli.

 

2 - «PUTIN INVADERÀ L'UCRAINA CI SARANNO 80MILA MORTI» MOSCA: FALSITÀ DAGLI USA

Estratto dell'articolo di Anna Guaita per "il Messaggero"

 

guerra in ucraina 8

Ogni giorno può essere quello buono. Se Putin volesse invadere l'Ucraina avrebbe a disposizione oramai sufficienti forze dislocate lungo il confine russo e bielorusso per poter conquistare la capitale Kiev in un arco di tempo fra le 48 e le 72 ore. La valutazione è venuta dall'intelligence Usa, confortata da quella britannica. […] il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha confermato quel che era trapelato dai briefing: «Le forze russe possono invadere la Russia in qualsiasi momento».

 

[…] L'Europa e gli Usa vogliono offrire a Putin quella exit ramp, quell'uscita all'ultimo momento, che possa evitare al continente una guerra e allo stesso tempo dare al presidente russo un modo per salvare la faccia dopo aver spostato oltre 100 mila soldati verso l'Ucraina.

 

guerra in ucraina 7

Sembra crederci il governo ucraino, che ieri per bocca del consigliere Mykhailo Podoliak ha affermato che «le possibilità di trovare una soluzione diplomatica per la riduzione dell'escalation sono considerevolmente maggiori della minaccia di un'ulteriore escalation».

 

Ma se queste speranze si rivelassero fallaci, la ricaduta di una guerra sarebbe catastrofica. Le valutazioni degli americani fanno impallidire: più di 80 mila sarebbero i morti fra ucraini e russi, e fino a 5 milioni i profughi che si riverserebbero verso l'Europa occidentale.

 

alexander lukashenko vladimir putin

[…] il governo di Kiev ha attivato programmi di addestramento della popolazione. La gente si prepara alla resistenza, e anche al pronto soccorso, proprio come se la guerra fosse imminente.

 

L'apparente disinteresse che si respirava fino a poche settimane fa sembra trasformarsi in reale apprensione man mano che nuovi battaglioni russi arrivano al confine. […] I satelliti mostrano ad esempio la grande base di Yelnya semivuota mentre le forze che vi dimoravano stanno spostandosi verso il sud e il confine ucraino.

 

I battaglioni sono forniti di artiglieria e mortai e affiancati da aerei da combattimento e bombardieri, batterie missilistiche ed elicotteri da guerra, mentre almeno una ventina di navi, incluse navi da sbarco, sono dislocate nelle acque del Mar Nero davanti alle coste dell'Ucraina.

 

VLADIMIR PUTIN IN COLLEGAMENTO CON GLI IMPRENDITORI ITALIANI

Anche in Bielorussia, dove Putin darà questo giovedì il via alle esercitazioni militari con il fedele alleato Alexander Lukaschenko, le truppe russe si sono spostate più vicine al confine con lUcraina e invece di essere a circa 200 chilometri come era previsto, hanno aperto campi temporanei a soli 30 chilometri dalla linea di frontiera, il che vuol dire che in totale sono distanti 105 chilometri da Kiev. In quei campi ci sono anche piste di atterraggio e aerei da combattimento e bombardieri. […]

guerra in ucraina 3vladimir putin al volante 8guerra in ucraina 4guerra in ucraina 6

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)