gianfranco pagliarulo anpi bandiere ungheresi

“L’UNICA COSA CHE VI RAPPRESENTA PERFETTAMENTE SONO LE BANDIERE UNGHERESI AL DAVANZALE. ORBAN E L’ANPI SONO LA STESSA ROBA ORMAI” - DA QUANDO PUTIN HA INVASO L’UCRAINA L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI PARTIGIANI NON NE IMBROCCA UNA: PRIMA SI OPPONE ALL’INVIO DI ARMI ALLA RESISTENZA UCRAINA (PROPRIO LORO!) CON ARGOMENTAZIONI FILO-RUSSE, POI PROVA A USCIRE DALL’IMPASSE CON IL MANIFESTO UFFICIALE PER IL 25 APRILE: “L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA”. MA C’È UN ERRORE CLAMOROSO…

Da www.globalist.it

 

GIANFRANCO PAGLIARULO.

La domanda che divide gli antifascisti – in queste settimane di aggressione russa all’Ucraina – è: l’Anpi, ossia l’associazione nazionale partigiani, eredità di chi ha combattuto la resistenza, perché oggi non sostiene la resistenza ucraina, ossia di un popolo che sta subendo l’occupazione russa e scende in piazza per contestare l’invasore?

 

Perché l’associazione che ha per riferimento “Bella ciao”, nel quale si parla di chi ha trovato l’invasore e si è ribellato, oggi ha una posizione contraria a sostenere militarmente l’Ucraina mentre i partigiani combatterono anche perché le armi fatte arrivare loro dagli Alleti?

MANIFESTO ANPI 25 APRILE 2022

 

La polemica continua: «L’Italia ripudia la guerra». Questa la scritta del manifesto ufficiale per il 25 aprile dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Una citazione dell’articolo 11 della Costituzione, quella dell’Anpi.

 

«Il disegno è stato realizzato da Alice Milani, illustratrice e fumettista, che ringraziamo di cuore anche da qui», si legge sul profilo Facebook dell’Associazione, finita in diverse occasioni al centro delle polemiche per la posizione assunta sul conflitto in Ucraina.

 

Nel manifesto si vedono alcuni partigiani, in cerchio con diversi ragazzi e bambini, ed al centro la scritta «L’Italia ripudia la guerra»

 

 

Ovviamente un manifesto del genere non poteva che rinfocolare le polemiche. Che puntuali sono arrivate con le accuse verso l’Anpi di aver assunto una posizione lontana dalla storia stessa dell’Associazione.

 

E infatti è stata una pioggia di critiche: “

BANDIERE UNGHERESI NEL MANIFESTO DELL ANPI PER IL 25 APRILE 2022

 

L’unica cosa che vi rappresenta perfettamente in codesto cazzo di disegnino sono le bandiere ungheresi al davanzale del palazzo.

Orban e l’anpi sono la stessa roba ormai.

 

Le persone che hanno creato l’ANPI, la guerra l’hanno fatta, per combattere i nazisti.

Se fossero stati tutti come voi, ora parleremmo tutti tedesco.

 

Estrapolare una frase dal suo contesto è poco corretto. La mia famiglia mi ha insegnato i valori della Resistenza, voi mi confondete.

 

Niente, scollati dalla realtà e dalla storie che rappresentate. Non c’è pace se c’è un aggressore, bisogna respingerlo.

manifestazione anpi san lorenzo 8

Parlando con iscritti in centro Italia, mi sembra di capire che sia un problema di dirigenza, va seriamente messa in discussione.

 

La ripudia come strumento di offesa, insomma non possiamo fare i Vladimir Putin della situazione e invadere uno Stato Sovrano per risolvere le varie controversie con gli altri Stati. Ma è consentita la difesa, altrimenti non ci sarebbe nemmeno un esercito. La difesa della Patria

 

Io sono rimasto amareggiato dalle vostre posizioni

Eppure il rimprovero dolce della Segre non è servito, il richiamo di Smuraglia ex partigiano non è servito, il cazziatone di Flores D’Arcais nemmeno

GIANFRANCO PAGLIARULO ANPI

Il 25 Aprile lo festeggierò senza più ascoltare le vostre vuote parole

 

Non siamo arrivati alla Liberazione del 25 Aprile con la pace ma con la RESISTENZA.

(Messaggio semplice ed elementare come il vostro bel manifesto)

 

Anpi,ti sei distratta: la Russia ha invaso un paese confinante,libero ed autonomo e sta massacrando e torturando i civili. Ti ricordi la resistenza?I partigiani (quelli veri,non quelli da operetta come voi) si sono fatti ammazzare per la libertà. E voi ve ne uscite con le minchiate

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?