“SE VISIBILIA EDITORE HA PROBLEMI DI LIQUIDITA’ FINANZIARIA CHIEDA I SOLDI ALLA SANTANCHÈ” – E' QUANTO HANNO FATTO NOTARE I PM MILANESI NEL CORSO DELL'UDIENZA, A PORTE CHIUSE, DELLA CAUSA INTENTATA DA UN GRUPPO DI AZIONISTI DI MINORANZA DELLA SOCIETA’ – DANIELONA AVEVA MESSO LA SUA CASA MILANESE DEL VALORE DI QUASI 6 MILIONI DI EURO COME GARANZIA DEL DEBITO – LA PROCURA HA CHIESTO L'ISPEZIONE SUI CONTI DELLA SOCIETA’ FONDATA DALLA SANTANCHE’ ED EVENTUALMENTE IL COMMISSARIAMENTO – LA DIFESA HA AFFERMATO CHE..

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(ANSA) Se Visibilia Editore ha problemi di "liquidità finanziaria" può escutere il credito, da circa 2 milioni di euro, che ha con Visibilia srl in liquidazione chiedendo i soldi direttamente al garante, che si è accollato quel debito, ossia Daniela Santanchè, la quale ha messo la sua casa milanese del valore di quasi 6 milioni di euro come garanzia. E' quanto hanno fatto notare, in sostanza, i pm milanesi nel corso dell'udienza civile, a porte chiuse, della causa intentata da un gruppo di azionisti di minoranza, guidati da Giuseppe Zeno.

 

La loro richiesta, a cui si è associata la Procura, è l'ispezione sui conti della società fondata dalla ministra ed eventualmente il commissariamento, mentre i nuovi amministratori di Visibilia hanno chiesto il rigetto. Oggi, al termine di una discussione delle parti durata circa 2 ore, i giudici della Sezione specializzata imprese di Milano si sono riservati di decidere.

 

daniela santanche post di ferragosto 2023 daniela santanche post di ferragosto 2023

A proposito del tema della crisi di liquidità, di cui hanno parlato i pm, come è stato spiegato dall'avvocato Fabio Re Ferrè, che rappresenta i nuovi amministratori (era presente in aula il presidente del Cda Giuseppe Vadalà Bertini), "abbiamo segnalato nel pieno rispetto dei nostri obblighi una possibile tensione di cassa che potrebbe concentrarsi sul primo semestre del 2014 per circa 40mila euro". Inoltre, nel replicare ai pubblici ministeri, il legale della società ha affermato che "non è possibile andare ad escutere il bene reale", ossia l'immobile del garante Santanchè, "in quanto al momento" Visibilia srl in liquidazione sta saldando "i debiti a rate".

 

 

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Alla richiesta di ispezione per verificare le "irregolarità", tra cui quelle di bilancio, di Visibilia Editore (tutte riportate in documenti e memorie emersi nei giorni scorsi), si è associato anche il curatore speciale, Massimo Fabiani. La Procura ha chiesto anche l'estensione dell'azione di responsabilità - oltre che ai vecchi amministratori, tra cui Dimitri Kunz, compagno della senatrice di Fdi - ai nuovi vertici. Vadalà Bertini è stato nominato presidente a fine agosto, dopo il suicidio di Luca Ruffino.

 

Per i nuovi amministratori di Visibilia, in sintesi, i problemi finanziari sono stati superati e le responsabilità di eventuali irregolarità ricadrebbero, casomai, sulla vecchia gestione. Stando a quanto si è appreso, inoltre, ieri la società editoriale si è rivolta nuovamente al fondo Negma, già al centro di un filone delle indagini sul caso Visibilia per presunto aggiotaggio, e ad altre società private per cercare nuovi finanziamenti. Il legale di Visibilia ha precisato, però, che la scelta è stata presa "in un'ottica prudenziale" in quanto riguarda solo "possibili tensioni di cassa" per "40mila euro".

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L'avvocato ha voluto anche precisare che non c'è più un unico gruppo ma ci sono, da un lato, le società del gruppo editoriale e, dall'altra, Visibilia Concessionaria "con cui noi manteniamo un rapporto per la vendita degli spazi pubblicitari". Mentre i pm hanno parlato di nuovo del tema dei dipendenti in Cigs che venivano fatti lavorare, gli amministratori in udienza hanno preso le distanze dagli acquisti di azioni fatti da Ruffino senza comunicazione al mercato, spiegando che si tratta di una questione che riguarda un socio e non l'amministrazione. Gli stessi amministratori avrebbero chiesto rassicurazioni verbali a Sif Italia, maggiore azionista e che era guidata da Ruffino, affinché resti nel capitale di Visibilia Editore.

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