Estratto dell’articolo di Gloria Riva per www.l'espresso.it
Forza Italia contro Francesco Lollobrigida, è scontro in maggioranza sulla gestione del ministero dell'Agricoltura e al centro del mirino c'è il fratello d'Italia, Francesco Lollobrigida. Il cuore di questa storia è un'interrogazione parlamentare che mette in luce la scarsa trasparenza nella gestione e distribuzione dei fondi della Pac, cioè il fiume di miliardi europei destinati agli agricoltori.
A fare le pulci al ministro, però, non è l'opposizione, bensì i suoi compagni di governo, ovvero Forza Italia che descrivono una situazione fuori controllo e tanti errori commessi dalla squadra scelta (e guidata) dal ministro Lollobrigida.
CLAUDIO FAZZONE ANTONIO TAJANI
Così, dopo il caso Ius Scholae, sollevato dallo stesso leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che è sintomatico delle fratture all'interno della maggioranza, e dopo i numerosi interventi di Marina Berlusconi, che si è detta favorevole a una linea progressista sul fronte dei diritti – in netto disaccordo rispetto alla narrazione di Dio, Patria, Famiglia voluta da Giorgia Meloni – ora al centro del mirino di Forza Italia finisce uno degli uomini più fidati della premier, cioè l'ex cognato di Meloni, Francesco Lollobrigida, […] toccato di striscio (per ora) dalla vicenda di Maria Rosaria Boccia, e infine colpito in pieno dalla separazione con Arianna Meloni.
FABIO VITALE FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
Ma il colpo fatale potrebbe venire da Forza Italia: perché stavolta il gossip non centra nulla, il tema è molto serio e riguarda migliaia di agricoltori che, per una gestione burocratica cieca alle richieste dei contadini, rischia di metterli in difficoltà.
Il 18 settembre scorso il senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone, funzionario dell’ex SISDe in aspettativa e presidente della Commissione Ambente del Senato, ha presentato un'interrogazione parlamentare diretta proprio al ministro Lollobrigida mettendo in evidenza tutti i problemi che l'Espresso aveva evidenziato nell'inchiesta esclusiva del 9 Agosto a proposito della difficoltà, per molti agricoltori, di ultimare le pratiche per ottenere i rimborsi della Pac, cioè il contributo europeo per l'agricoltura a causa di malfunzionamenti del sistema informatico.
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA E GIORGIA MELONI - G7 AGRICOLTURA ORTIGIA
Al centro dell'interrogazione c'è la gestione di Agea, l'organismo pagatore che gestisce direttamente a livello nazionale la maggior parte dei fondi destinati all'agricoltura. Come raccontavamo nell'inchiesta, dati alla mano, i sindacati degli agricoltori lamentavano che il nuovo sistema informatico non funzionava e questo impediva agli agricoltori di avere in mano la ricevuta per ottenere gli anticipi dalle banche: denaro utile ad acquistare sementi e beni per avviare i lavori agricoli autunnali.
Agea, che è diretta da Fabio Vitale, ex macchinista delle Ferrovie, ex dirigente Inps in quota Uil, candidato alle politiche del 2008 con l'Udc e poi entrato in Fratelli d'Italia, ha sempre risposto che il sistema funziona alla perfezione e non c'è alcun ritardo nei pagamenti. Scrive Fazzone nell'interrogazione: «Agea, per tramite del suo direttore, ha più volte vantato l'efficacia della sua azione e la performance dei suoi nuovi sistemi informatico con numerosi comunicati stampa, nonché in audizione alla Camera dei deputati il 3 aprile 2024, spiegando il miglioramento informatico ottenuto rispetto ai sistemi obsoleti precedenti».
Dopo l'inchiesta dell'Espresso, ripresa anche da Italia Oggi, Fazzone ha verificato «direttamente l'esistenza di numerose lamentele, anche fatte da centri autorizzati di assistenza agricola appartenenti a confederazioni storiche, come Confagricoltura, della cui struttura tecnica e capacità operativa non è lecito dubitare […]»
[…] se normalmente la campagna per la raccolta delle richieste Pac si conclude il 15 di giugno, quest'anno si dovrebbe chiudere il 24 settembre. Fazzone nell'interrogazione alza il tiro e dice: «Quest'anno, molto più degli altri anni, l'anticipo Pac era atteso come la pioggia sui campi per far fronte con un po' di liquidità alla crisi dei prezzi di mercato, ai costi crescenti e alla siccità, ma non è stato possibile accedervi perché il sistema non ha consentito di ottenere la domanda stampata».
antonio tajani e giorgia meloni al senato
Il problema nasce da un'innovazione portata al sistema informatico che, tuttavia non è stato adeguatamente testato prima della messa in servizio, tanto che è stato fornito ai Caa, i centri di assistenza : «Il sistema non funziona da mesi. Ad aprile c'era la versione 5.1, oggi siamo a 8.6 e nonostante questo continuo aggiornamento si blocca costantemente», scrive Fazzone nell'interrogazione. E poi l'affondo: «Al netto dei proclami di Agea, un simile rallentamento rischia di mettere a repentaglio non tanto gli anticipi quanto i saldi». Detto altrimenti, Fazzone sta dicendo che di questo passo i soldi – svariati miliardi - destinati agli agricoltori rischiano di non arrivare mai.
LA SEPARAZIONE TRA ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
Infine prende di mira Lollobrigida e gli chiede se sia al corrente della situazione e dell'impatto che potrebbe avere sui pagamenti alle aziende agricole: «cruciali per la loro sopravvivenza, e delle recentissime scelte procedurali assunte da Agea», e infine chiede a Lollobrigida «se ritenga necessario e urgente, a tutela delle aziende agricole, valutare l'opportunità di procedere ad una gestione straordinaria dell'Agenzia al fine di rimuovere gli ostacoli esistenti causati dall'attuale dirigenza». Tradotto, gli sta suggerendo un commissariamento della struttura.
Lollobrigida si è subito risentito con Antonio Tajani, il quale però ha alzato le braccia, come a dire che lui non può farci niente, che Fazzone ha fatto di testa propria. E poi, ormai, l'interrogazione è stata depositata. Si prevedono tempi duri per il ministro Lollobrigida. Chissà se Arianna e Giorgia Meloni andranno in suo soccorso. Oppure no.
francesco lollobrigida - alveare francesco lollobrigida CLAUDIO FAZZONE GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - PATRIZIA SCURTI RENATO SCHIFANI, GIORGIA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - G7 AGRICOLTURA ORTIGIA