Marco Antonellis per “Italia Oggi”
Nei corridoi di Palazzo c'è chi descrive le ultime 48 ore di governo come le più frenetiche e convulse. È in queste ultime 48 ore che anche un leader sobrio come Dario Franceschini avrebbe compreso che Matteo Renzi non indietreggerà, al contrario.
La consapevolezza diffusa è che il governo sia ormai su un binario morto. La parola che ministri e parlamentari condividono con insistenza è la seguente: irreversibile. È troppo tardi per tornare indietro e con ogni probabilità i primi giorni del 2021 si trascineranno dietro una crisi improvvisa e inaspettata.
goffredo bettini gianni letta. giuseppe conte
Appunto: irreversibile. Giuseppe Conte ha iniziato a fiutare il nuovo clima da un pezzo e avrebbe confidato a più di una persona di voler replicare lo schema «Salvini» pure con Renzi: schiacciarlo in un angolo e voltare pagina. Il punto è che di pagine da scrivere oggi ne è rimasta soltanto una: l'ingresso diretto o «per interposta persona» di Forza Italia in maggioranza. «Giuseppi» con i suoi interlocutori continua a chiamarli i «responsabili», ma se i nomi dei registi di queste 48 ore sono quelli di Gianfranco Rotondi e Gianni Letta, significa che i claim e i nuovi slogan come «Italia 23» servono in realtà a nascondere il vero artefice della partita.
GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY
Ancora lui: Silvio Berlusconi. Il dado è tratto, o quasi. Nella testa di Giuseppi non ci sono dunque le urne, come il suo staff vorrebbe invece far pensare negli ultimissimi spin consegnati alla stampa, bensì un ritocchino all'assetto di governo, che si tradurrebbe in un Conte ter sostenuto da una maggioranza ripulita da Renzi e proiettata verso una piena legittimazione del Cavaliere.
Insomma, Conte pur di preservare la sua posizione a Palazzo Chigi si appresta a mettere sul tavolo del Colle un nuovo Patto del Nazareno, ipotesi che finirebbe per aprire la definitiva spaccatura interna ai 5 Stelle, utile poi a erigere i pilastri del prossimo partito di Giuseppi con un pezzo di grillini, l'altro di Forza Italia garantito da Gianni Letta e un ultimo, moderato, sostenuto da Bruno Tabacci e persino da Clemente Mastella.
La domanda che tutti si pongono però è quanto durerà. Quanto durerà una nuova forza politica siffatta? In molti credono possa sgonfiarsi prima del previsto. Davanti a un partito di Conte, Rotondi e Mastella (oltre che Massimo D'Alema) come reagirà l'elettorato? E soprattutto: come reagiranno i 5 Stelle? Sono infatti in tanti a credere che ciò che Conte considera la soluzione, possa per lui rivelarsi, prima o dopo, una Caporetto.
italia23 il partito di giuseppe conte
D'altronde, è noto, le crisi si aprono e non si sa come si chiudono. Laddove il M5S si tirasse indietro dal sostenere un altro esecutivo con Berlusconi, il primo a saltare dal podio sarebbe proprio Giuseppi, per la «felicità» di uno Zingaretti che fermo e ostinato nel suo liturgico immobilismo (alla ricerca di una immaginifica «terza via») sarebbe riuscito nell'impresa di togliersi di mezzo in un solo colpo sia il premier, sia l'ex.
SILVIO BERLUSCONI E CLEMENTE MASTELLA conte letta
BERLUSCONI FINGE DI NON VEDERE CONTE E NON LO SALUTA
zingaretti renzi by osho italia23 il partito di giuseppe conte GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI zingaretti renzi
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