MADIA RETTA A ME, CAMBIA MESTIERE - LA RAGIONERIA DELLO STATO BOCCIA LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DELLA PULZELLA PIDDINA: LA STAFFETTA DEGLI STATALI NON FA RISPARMIARE PER NIENTE. ANZI, COSTA (L’INPS È GIÀ AL COLLASSO)

Antonio Signorini per ‘Il Giornale'

La staffetta generazionale nella pubblica amministrazione proposta dal ministro Marianna Madia, non è «neutrale» dal punto di vista dei conti pubblici. Tradotto, il pezzo forte della riforma della Pa che il governo Renzi si appresta a varare, non comporta un risparmio come si potrebbe pensare; al contrario costerà e andranno trovati soldi per realizzarlo. Per la prima volta, i dubbi della Ragioneria generale dello Stato sulle misure che il nuovo esecutivo sta per varare vengono allo scoperto.

Durante un'audizione parlamentare, Francesco Massicci, capo dell'ispettorato generale della divisione del Tesoro che si occupa di spesa previdenziale, ha spiegato che il prepensionamento degli 85mila impiegati pubblici e la successiva assunzione di personale più giovane costerà. «Nella misura in cui c'è il ricambio - ha detto - ho di fatto una pensione in più e uno stipendio e poi c'è la questione importante della buonuscita». Quindi, dal punto di vista dei conti «c'è un impatto».

Il ragionamento è semplice e corrisponde ai dubbi che molti avevano sollevato quando Madia aveva proposto la staffetta. Se gli 85mila esuberi fossero prepensionati senza essere sostituiti, «viene meno lo stipendio e la pensione ed è un costo neutrale. Ma se mando via persone che devo sostituire, devo pagare lo stipendio, la pensione e la buonuscita». E per questo «la legge deve prevedere una copertura».

In realtà delle simulazioni fatte durante i governo Monti e Letta, dimostrano che il prepensionamento di un dipendente pubblico comporta un risparmio di circa un terzo rispetto al costo dello stipendio. Quindi, con i soli prepensionamenti, ci sarebbe un beneficio per i conti pubblici. Ma sul fatto che la staffetta abbia un costo ci sono pochi dubbi.

C'è poi da considerare l'effetto sui conti dell'Inps. L'istituto di previdenza è già in rosso perché, con il blocco del turnover nella Pa, sono calati i contributi versati dai lavoratori attivi. «Se si riducono i dipendenti pubblici - ha spiegato Massicci - è chiaro che si riducono le entrate».

Il ministro Madia ha replicato a distanza, spiegando che le risorse per finanziare la staffetta, si potrebbero trovare in più modi. Intanto, limitando le assunzioni a fronte di ogni prepensionato. Il turn over «tre a uno» del quale aveva già parlato, che però «è solo un esempio». Poi potrebbero spuntare altri risparmi da concordare con i sindacati. Maggiori saranno, più giovani si potranno assumere. L'idea vale soprattutto per le «alte qualifiche» nella Pa la cui età media a giudizio di Madia è troppo alta. Comunque, assicura il ministro, non ci saranno ripercussioni sul sistema previdenziale.

I conti delle pensioni sono in ordine, ha sottolineato Massicci: «La sostenibilità del sistema italiano è, in prospettiva, tra le migliori in Europa». Proprio ieri Istat e Inps hanno resto noto che, grazie alla riforma Fornero, nel 2012 ci sono stati 75mila pensionati in meno. L'indagine congiunturale ha confermato che quattro pensionati su 10, ossia il 42,6% del totale (poco più di 7 milioni) percepiscono meno di 1.000 euro al mese. La spesa previdenziale complessiva è salita a 270 miliardi di euro.

 

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