maurizio gasparri cyberealm cybersicurezza

PER LA DESTRA IL CASO GASPARRI È GIÀ CHIUSO – IL FORZISTA HA SCRITTO UNA LETTERA ALLA GIUNTA DELLE ELEZIONI DEL SENATO NELLA QUALE SOSTIENE CHE NON C'È ALCUNA INCOMPATIBILITÀ TRA LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA CYBEREALM E QUELLA DI SENATORE – LA MAGGIORANZA PUNTA A CHIUDERE ENTRO NATALE L'ISTRUTTORIA, APERTA DOPO L'INCHIESTA DI “REPORT” CHE HA SVELATO IL POSSIBILE CONFLITTO D'INTERESSI PER L'INCARICO MAI DICHIARATO AL SENATO – LA GIUNTA RESPINGE LA RICHIESTA DI “REPORT” DI AVERE LA COMUNICAZIONE DI GASPARRI – VIDEO

 

1 – GASPARRI NON SI DIMETTE, LA DESTRA CHIUDE GIÀ IL CASO

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

maurizio gasparri foto di bacco

Il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, non ritiene incompatibile il suo ruolo di presidente della Cyberealm srl, società che si occupa di cybersicurezza, con quello di senatore. Per questo non solo resterà al suo posto, ma non sembra intenzionato a dimettersi dal ruolo assunto nell’azienda il 17 giugno 2021.

 

È quello che emerge dalla lettera inviata lunedì alla Giunta delle elezioni del Senato che ha aperto un’istruttoria sul suo conto dopo le inchieste giornalistiche di Report e del Fatto sul suo potenziale conflitto d’interessi mai dichiarato a Palazzo Madama.

 

Dopo la riunione del comitato ristretto della Giunta, inoltre, emerge anche un’altra notizia: la maggioranza di destra vorrebbe chiudere la pratica senza alcuna conseguenza già entro Natale. Dopo l’apertura di un’istruttoria, il senatore di Forza Italia ha mandato una lettera di “comunicazioni” alla Giunta per le elezioni al presidente del Pd Dario Francesch i n i e al coordinatore del comitato ristretto Manfredi Potenti (Lega). Nella missiva, che il Fatto ha letto, Gasparri prova in punta di diritto a dimostrare che non ci sia alcuna incompatibilità tra la carica di presidente della Cyberealm e quella di senatore.

 

il servizio di report su maurizio gasparri 3

Tutta la difesa dell’azzurro si basa sulla legge 60 del 1953 secondo cui i membri del Parlamento “non possono ricoprire cariche né esercitare funzioni di amministratore” in associazioni o enti che “gestiscano servizi di qualunque genere per conto dello Stato o della PA o ai quali lo Stato contribuisce in via ordinaria, direttamente o indirettamente”. Solo la “intersezione o sovrapposizione di funzioni” tra le sfere pubblica o privata “può determinare l’incompatibilità”.

 

[…]  il senatore scrive che essere componente del Cda di una società privata “non è autonomamente sufficiente a determinare la condizione di incompatibilità” ma deve esserci anche una causa oggettiva. Ovvero: la società deve “svolgere servizi di qualunque genere per conto dello Stato o della PA, o ai quali lo Stato contribuisca in via ordinaria direttamente e indirettamente”.

 

il servizio di report su maurizio gasparri 4

A quel punto Gasparri specifica che la Cyberealm srl non ha mai svolto “servizi, di qualunque genere, per conto dello Stato” né direttamente (nessun affidamento da parte dello Stato) né indirettamente tramite altre società.

 

Il senatore aggiunge che le notizie sui contratti tra Cyberealm srl e la Rai sono stati smentiti dalla tv pubblica. Il Fatto nei giorni scorsi aveva raccontato, citando una risposta proprio della tv pubblica, dei contratti non con Cyberealm ma con Atlantica Digital Spa. Entrambe sono socie della Atlantica Cybersecurity Srl. Gasparri poi conclude: non c’è “alcuna condizione confliggente” tra i due ruoli.

 

il servizio di report su maurizio gasparri 5

La questione però è anche politica. Durante il comitato ristretto, ieri, il senatore leghista Potenti ha chiesto a Gasparri di fornire documenti utili alla pratica: lo statuto della società, la delibera di nomina a presidente e le delibere successive.

Ma la collega di partito Erika Stefani si è detta contraria perché Gasparri ha già smentito ogni incompatibilità. Solo la protesta del M5S ha fatto tornare tutto all’ipotesi originaria.

Ora il senatore dovrà fornire i documenti e se vuole potrà essere ascoltato. […]

 

2 – SENATO: NO DALLA GIUNTA A RICHIESTA REPORT SU GASPARRI

il servizio di report su maurizio gasparri 7

(ANSA) - Non sarà trasmessa a Report la comunicazione, richiesta dalla stessa trasmissione, che attesta quanto dichiarato da Maurizio Gasparri nei documenti, in materia di eventuali incompatibilità, depositati in Senato in occasione della sua elezione.

 

Lo ha stabilito la Giunta per le immunità parlamentari che nei giorni scorsi ha iniziato la procedura di verifica dopo la denuncia di Report: il capogruppo di FI, dal 2021, è presidente della società di sicurezza informatica Cyberealm, senza averlo dichiarato nella documentazione che ogni parlamentare deve produrre sulle sue attività. In Giunta la maggioranza ha votato contro l'invio della comunicazione, Pd, M5s e Avs a favore.

il servizio di report su maurizio gasparri 6maurizio gasparri MEME maurizio gasparri E LA CAROTAL ANTICIPAZIONE DELLA SECONDA PARTE DEL SERVIZIO DI REPORT SU MAURIZIO GASPARRI

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...