massimo cacciari mario draghi

“NON SOGNATEVI CHE DRAGHI POSSA FARE LE RIFORME” - MASSIMO CACCIARI A “PIAZZAPULITA” SMONTA “MARIOPIO”: “SU DRAGHI SI SONO COSTRUITI CASTELLI DI ILLUSIONI. HA UNA GRANDE CREDIBILITÀ INTERNAZIONALE, MA NON SOGNATEVI CHE SIA QUELLO CHE PUÒ FARE UNA POLITICA FISCALE DI UN CERTO TIPO O CHE PUÒ AFFRONTARE IL PROBLEMA GIGANTESCO DELLE DISUGUAGLIANZE. QUESTE COSE SI AFFRONTANO CON STRATEGIE POLITICHE, CON MAGGIORANZE POLITICHE” - “SE I PARTITI SI METTONO A FARE CAMPAGNA ELETTORALE, DIVENTA PROBLEMATICO ANCHE SPENDERE CON EFFICACIA I MILIARDI” - VIDEO

1 - PIAZZAPULITA, MARIO DRAGHI PREMIER SPACCIATO? LA PROFEZIA DI MASSIMO CACCIARI: "NON SOGNATEVI CHE POSSA FARLO"

Da www.liberoquotidiano.it

 

massimo cacciari a piazzapulita 4

Una giornata di fuoco, per il governo: maggioranza sotto in aula diverse volte. Tanto che a fine giornata Mario Draghi ha incontrato Sergio Mattarella e ha messo in chiaro che così non si può andare avanti.

 

O i partiti gli garantiscono i voti, oppure meglio far calare il sipario sulla sua premiership. Un tema dirompente di cui si parla a PiazzaPulita, il programma di Corrado Formigli in onda su La7, dove tra gli ospiti figura Massimo Cacciari.

 

"Siamo partiti parlando di governo dei migliori con tendenza autoritaria, con Mario Draghi che voleva decidere tutto lui - spiega Formigli -. Ma ora siamo in una situazione in cui Draghi sembra imprigionato dai partiti. Non conta più Draghi né il Parlamento? Se l'uno paralizza l'altro si va a votare. Oppure si deve arrivare a un chiarimento netto per riprendere in mano la bussola...", imbecca Cacciari.

mario draghi in conferenza stampa 1

 

E il filosofo parte in quarta: "Su Draghi si sono costruiti castelli di illusioni. Ricordo modestamente che quando si fece Draghi, ricordavo che avrebbe fatto un Pnrr centrato su grandi lavori pubblici ed eccetera eccetera. Speriamo lo faccia.

 

Poi ha una grande credibilità internazionale, aiuterà a contenere lo spread. Ma non sognatevi che possa fare le riforme - picchia duro Cacciari -, non sognatevi che sia quello che può fare una politica fiscale di un certo tipo, quello che può affrontare il problema gigantesco delle disuguaglianze.

 

mario draghi conferenza stampa 1

Queste cose si affrontano con strategiepolitiche, con maggioranze politiche. Ci vuole un governo politico", rimarca.

 

"Però ora Draghi si accorge che questi aspetti non sono qualcosa di ornamentale rispetto alle questioni tecnico-economico-finanziarie specifiche. Nell'ultimo anno del suo mandato si accorge che se non partono anche le riforme, anche il Pnrr viene seriamente minacciato.

 

massimo cacciari a piazzapulita 8

Se i partiti si mettono a fare campagna elettorale, anche tecnicamente la possibilità di spendere con efficacia i miliardi diventa problematico.

 

E Draghi se ne sta accorgendo: politica la fa solo da due anni... eh!", conclude Cacciari, sinistramente profetico sul futuro di Draghi in veste di premier.

 

2 - MARIO DRAGHI, LO SFOGO AL VERTICE: "ALLORA TROVATEVI UN ALTRO". TENSIONI ANCHE CON GIANCARLO GIORGETTI, GOVERNO NEL CAOS

MARIO DRAGHI

Da www.liberoquotidiano.it

 

"Non siamo qui per scaldare la sedia e neanche per perdere tempo. Se ai partiti e al Parlamento non va bene questo governo, trovatevi un altro governo": alla fine la bomba Draghi è esplosa. La miccia - come racconta Tommaso Ciriaco in un retroscena su Repubblica - si è accesa ieri durante il confronto in cabina di regia con i ministri capidelegazione. A far innervosire il premier sarebbe stato il caos che si è scatenato alla Camera due notti fa, quando la maggioranza è andata sotto quattro volte nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI

Quando è venuto a sapere delle "liti" nella sua maggioranza, Draghi si trovava a Bruxelles per il Consiglio europeo. La sua irritazione sarebbe stata tale da anticipare addirittura il volo di ritorno di ben quattro ore, dalle 18 alle 14, "consegnando il discorso sull’Africa ad Emmanuel Macron", contina Ciriaco. Atterrato a Roma, l'ex banchiere ha visto Sergio Mattarella e poi i capidelegazione.

 

GIORGETTI LANCIA DRAGHI AL QUIRINALE BY ELLEKAPPA

La crisi di governo, per la prima volta dall'insediamento di Draghi a Palazzo Chigi, è parsa concreta. "Quanto successo nelle ultime ore è grave. Un voto unanime in consiglio dei ministri non può essere sconfessato un minuto dopo in commissione. Così non si va avanti", avrebbe detto in cabina di regia.

 

Probabilmente nessuno nel governo si aspettava questa reazione da parte di Draghi. Quest'ultimo, però, avrebbe tenuto il punto fino alla fine della riunione, ricordando ai partiti quanto sia precario il momento attuale: "Ci sono delicate questioni internazionali. Dobbiamo approvare la legge sulla concorrenza, altrimenti perdiamo risorse. Abbiamo una delega fiscale ferma".

massimo cacciari a piazzapulita 5

 

E ancora: "Se dobbiamo fare un anno di campagna elettorale, allora tanto vale dirlo chiaramente: abbiamo scherzato. Tanto vale prenderne atto". A quel punto Giancarlo Giorgetti avrebbe provato a controbattere: "Presidente, su alcuni temi centrali devi coinvolgere i leader".

 

Altri poi avrebbero sottolineato il timore dei peones di non essere rieletti. "Io rispetto il Parlamento. Tutti state sostenendo cose ragionevoli. Ma mi interessa fino a un certo punto - avrebbe chiosato Draghi -. Noi siamo un governo del fare. Bisogna essere realisti, non idealisti".

 

massimo cacciari a piazzapulita 1massimo cacciari a piazzapulita 7mario draghi a bordo di una motovedetta della guardia costiera a genova mario draghi a genovamassimo cacciari a piazzapulita 6massimo cacciari a piazzapulita 3massimo cacciari a piazzapulita 2

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?

donald trump bin salman zelensky putin xi jinping

DAGOREPORT - CHE COSA FRULLA NEL CAPOCCIONE DI DONALD TRUMP? QUAL E' IL SUO PIANO PER UN NUOVO ORDINE MONDIALE, A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA? - L'AFFARISTA FATTOSI PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI È CONVINTO CHE RILEGITTIMANDO LA RUSSIA DI PUTIN COME POTENZA MONDIALE, MOSCA SI SLEGHI DALL’ABBRACCIO COL SUO NEMICO N°1, LA CINA, E MOLLI L’IRAN AL SUO FATAL DESTINO - MA IL TRUMPONE LA FA TROPPO FACILE, AL PUNTO DA PROVOCARE PERPLESSITÀ IN UN ALLEATO DI FERRO COME IL SAUDITA MOHAMMED BIN SALMAN (NON E' UN CASO CHE RIAD OSPITI IL VERTICE PER LA PACE IN UCRAINA, ANZICHE' NELLA NEUTRALE SVIZZERA) – IL DIALOGO IMMAGINARIO TRA IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA E “THE DONALD” E TUTTE LE VARIABILI CHE TRUMP NON PRENDE IN CONSIDERAZIONE: DALLA REAZIONE CINESE ALLA DEPORTAZIONE DI DUE MILIONI DI PALESTINESI, DALLE SPACCATURE NELL’ISLAM A TAIWAN, PASSANDO PER L'EUROPA...

mediaset matteo salvini marina berlusconi piersilvio giorgia meloni paolo del debbio mario giordano nicola porro

DAGOREPORT – MATTEO SALVINI ATTACCA MARINA BERLUSCONI, REA DI AVER LIQUIDATO TRUMP COME "BULLO", PERCHÉ A MEDIASET NON SE LO FILANO PIÙ: IL CLUB DEGLI ''AMICI DI GIORGIA'' (PORRO-DEL DEBBIO-GIORDANO, CAPITANATO DA SALLUSTI) LO HA ESTROMESSO DAI TALK DI RETE4 – L’INTERVISTA RILASCIATA DALLA CAVALIERA AL ''FOGLIO'' È UN MANIFESTO PER LA FORZA ITALIA GUIDATA DALL'INETTO TAJANI, MARCANDO COSI' LA SUA DISTANZA DA MELONI. E ANCHE DA CHI IN MEDIASET, SUONA OGNI SERA LA GRANCASSA ALLA DUCETTA (E INFATTI LE PAROLE DELLA FIGLIA PREDILETTA DI SILVIO BERLUSCONI HANNO INDISPETTITO IL POCO CORAGGIOSO PIER SILVIO…)

giorgia meloni vertice parigi eliseo emmanuel macron

DAGOREPORT- PER CAPIRE COSA È SUCCESSO AL VERTICE PARIGINO DI MACRON, BASTA VEDERE IL VOLTO INGRUGNITO DI GIORGIA MELONI - PER DARE UN SEGNALE A TRUMP DEL SUO STATO D’ANIMO ALLA ‘’CONVOCAZIONE’’ DEL PRESIDENTE FRANCESE, È ARRIVATA ALL’APPUNTAMENTO CON UN’ORA DI RITARDO, PER POI PRODURSI IN UNA FIGURA BARBINA QUANDO HA AFFERMATO DI NON ESSERE D’ACCORDO SULL’IDEA DI PROPORRE UNA VIA EUROPEA AL CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA: L’UNIONE DA SOLA NON VA DA NESSUNA PARTE, QUINDI OCCORRE ‘’RAGIONARE’’ CON TRUMP. A QUEL PUNTO, LA PREMIER MUSK-ERATA SI È RITROVATA ISOLATA, CON I PRESENTI CHE IN CORO LE HANNO FATTO PRESENTE CHE, FINO A PROVA CONTRARIA, È IL PRESIDENTE AMERICANO CHE NON INTENDE “RAGIONARE” CON L'EUROPA (VEDI LE TRATTATIVE RUSSIA-USA IN CORSO A RIAD...)

giorgia meloni donald trump emmanuel macron

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA MACRON PER L’UCRAINA (E SI VEDEVA), MA HA DOVUTO ABBOZZARE – IL TOYBOY DELL’ELISEO HA APPARECCHIATO UN TAVOLO CON TUTTI I PRINCIPALI LEADER EUROPEI (PIÙ IL BRITANNICO STARMER, PRIMO CONTRIBUTORE DI KIEV, DOPO GLI USA) E LA DUCETTA NON POTEVA DISERTARE – A CONVINCERLA È STATO ANCHE IL PRESSING DELLA "FIAMMA MAGICA", CHE LE HA FATTO NOTARE CHE NON PRESENZIARE L’AVREBBE ISOLATA COMPLETAMENTE. MEGLIO PARTECIPARE, E MARCARE LA PROPRIA DISTANZA AGENDO COME “DISTURBATRICE” TRUMPIANA. E COSÌ È STATO – IL PIANO DI TRUMP: RIAVVICINARE PUTIN ALL’ORBITA EURO-ATLANTICA PER LASCIARE SOLO XI JINPING...