PREPARATE LA SCHEDA ELETTORALE: I REFERENDUM E LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE SARANNO ACCORPATI E SI VOTERÀ IL 12 GIUGNO - SARANNO CHIAMATI AL VOTO OTTO MILIONI DI ELETTORI IN POCO MENO DI MILLE COMUNI (TRA CUI GENOVA, PALERMO, MESSINA, MONZA, PADOVA, PARMA, PIACENZA, TARANTO E VERONA) - LA DECISIONE ERA GIÀ PRESA, E OGGI È ARRIVATO L'OK DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: QUELLA DATA È PERFETTA SIA PER EVITARE UNA DOPPIA CHIUSURA DELLE SCUOLE CHE PER RAGIONI LEGATE AL COVID…

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elezioni comunali torino elezioni comunali torino

Breaking: il Consiglio dei Ministri ha fissato le date per le elezioni amministrative e i referendum. Si andrà alle urne il 12 giugno per il primo turno e per il voto referendario, con turno di ballottaggio previsto per il 26 giugno

 

12 GIUGNO, VERSO I REFERENDUM CON LE COMUNALI

Andrea Fabozzi per www.ilmanifesto.it

 

Date diverse nel 2016, stessa data nel 2020 quando però si trattava di referendum costituzionale (senza quorum) e date identiche quest’anno. Referendum ed elezioni amministrative si sono spesso incrociati – anche perché i referendum abrogativi devono tenersi per legge tra il 15 aprile e il 15 giugno, periodo tradizionalmente elettorale – ma quasi mai sovrapposti.

 

ELEZIONI AMMINISTRATIVE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

L’episodio del 2020 non fa testo perché si trattava del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. L’unico precedente di voto contemporaneo per sindaci e referendum abrogativo – che ha bisogno del 50% più uno dei votanti per essere valido – risale al 2009. Allora per tenere assieme tre referendum elettorali e il secondo turno delle amministrative fu necessaria una legge.

referendum giustizia referendum giustizia

 

Perché per scansare le europee si finì oltre la data limite del 15 giugno: si votò il 21 e 22 e fu del tutto inutile ai fini del quorum, che non fu raggiunto lo stesso. Quest’anno invece l’abbinamento dei referendum sulla giustizia e le elezioni amministrative pare cosa fatta. E, per la prima volta, l’abbinamento sarà con il primo turno elettorale.

 

spoglio in un seggio del comune di roma 8 spoglio in un seggio del comune di roma 8

Per i cinque referendum si voterà il 12 giugno, lo stesso giorno in cui saranno chiamati alle urne circa otto milioni di elettori in poco meno di mille comuni (tra i quali Genova, Palermo, Messina, Monza, Padova, Parma, Piacenza, Taranto e Verona).

 

La decisione, che attende solo (questa settimana o la prossima) il passaggio formale in Consiglio dei ministri, è stata presa ufficialmente per ragioni pratiche. La prima è evitare di chiudere due volte e anticipatamente le scuole: in molte regioni (non in tutte) il calendario scolastico termina proprio venerdì 10 giugno.

mario draghi a bruxelles. mario draghi a bruxelles.

 

Ci sono poi ragioni legate al Covid (meglio evitare una doppia convocazione degli elettori) e al risparmio nell’allestimento dei seggi. Anche sei in passato questo argomento era stato utilizzato al contrario visto che la divisione degli oneri non è semplice: il referendum è a carico dello stato e le amministrative dei comuni.

 

Ma ben oltre le motivazioni ufficiali la scelta delle date è una scelta politica, come lo fu quella di Renzi nel 2016 di distanziare il referendum sulle trivellazioni dalle elezioni per sabotare il quorum (gli riuscì).

ELEZIONI AMMINISTRATIVE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

 

Questa volta sono i promotori e sostenitori dei referendum giustizia a essere contenti, perché senza più i due referendum di maggior richiamo (Cannabis ed eutanasia, bloccati dalla Corte costituzionale) l’affluenza rischiava altrimenti di crollare. Non che l’abbinamento alle amministrative sia più una garanzia, a Genova per esempio cinque anni fa anche al primo turno votò meno del 50% degli aventi diritto.

 

È però una grossa mano, anche se la Lega è contenta a metà perché considera il 12 giugno una data troppo avanzata (e che dire del secondo turno che sarà in piena estate, 26 e 27 giugno?). L’ordine del giorno per l’abbinamento approvato a febbraio non obbligava peraltro a scegliere il primo turno.

spoglio in un seggio del comune di roma 5 spoglio in un seggio del comune di roma 5

 

Centrodestra e centrosinistra, anche se alleati di governo, in ogni caso non avranno problemi a dividersi sui referendum: alle amministrative si sarebbero comunque fronteggiati. Casomai il problema di pensarla diversamente su alcuni quesiti (separazione rigida delle funzioni, legge Severino) è interno alle coalizioni. Specie nel Pd.

 

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