Alessio Gemma per "la Repubblica"
eleonora de majo e luigi de magistris 2
Una stanza da fittare ai turisti nella propria abitazione. Stile casa vacanza, con la formula dell' affittacamere: il modo ormai più diffuso per guadagnare in una città senza lavoro.
Ci ha provato anche l' attuale assessora al Turismo Eleonora de Majo, nominata un mese fa in giunta dal sindaco Luigi de Magistris.
Sì, l' ex consigliera di Dema, attivista del centro sociale Insurgencia, paladina della battaglia contro l' invasione di visitatori nel centro storico, ha sfruttato la sua casa in zona Decumani per ospitare i turisti. Ha chiesto agli uffici del Comune regolare permesso quando era consigliera.
E ora che ha la delega al Turismo? «Ho bloccato le prenotazioni - spiega De Majo - per opportunità ho sospeso l' attività che ho avuto da aprile fino a poco prima di entrare in giunta. Quindi, per meno di un anno. Con quell' introito ci pagavo il mutuo, difficile da sostenere fino a che facevo solo la consigliera».
E tutte le invettive nei mesi scorsi firmate de Majo contro «il centro storico che si sta trasformando in un grande B&B?» Replica l' assessora: « Non ci vedo nulla di male o di contraddittorio se lo fai nella casa dove risiedi e paghi le tasse. Il problema è chi gestisce dieci appartamenti... » . A De Majo risulta intestata una abitazione di 145 metri quadrati, categoria " popolare", situata nel cuore del centro storico.
«Nel mio caso - continua l' assessora - incidi in minima parte sulla turistificazione. Non c' è alcuna sottrazione ai residenti, soprattutto se fatto con tutti i permessi urbanistici ». A febbraio, poco prima di inoltrare la richiesta di "locazione breve" al Comune, su quella casa è stata avviata una pratica "per una diversa distribuzione degli spazi interni".
Gennaro Esposito, presidente del comitato per la "Vivibilità cittadina", attacca: « Mai come in questo periodo la politica ha bisogno di coerenza e ci colpisce allora come un assessore che proviene dal mondo rivoluzionario sia caduta nella trappola dello sfruttamento economico degli immobili ai fini turistici. Lo sviluppo turistico richiede attenzione dell' amministrazione comunale » .
De Majo non si sottrae: « Da Federalberghi ai comitati, tutti si stanno interrogando sulla necessità di governare il fenomeno. La legge regionale è desueta, basti pensare che considera imprenditore solo chi gestisce più di 4 appartamenti. C' è un problema serio di tasse e a Napoli scontiamo situazioni non a norma dal punto di vista urbanistico. Penso ai bassi.
Bisogna aprire una interlocuzione con piattaforme come AirBnb: devono avere l' obbligo di consultare i registri comunali e verificare prima se le case sono in regola. Per far sedere al tavolo questi colossi non basta Napoli: faremo un' iniziativa a gennaio coinvolgendo altre città italiane ed europee » .
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Intanto crescono le polemiche sul peso che ha assunto il collettivo Insurgencia nella maggioranza del sindaco. L' ascesa di de Majo è stata preceduta dalla nomina del compagno Egidio Giordano, già nel direttivo Dema, ad assessore della Terza municipalità, presieduta da un altro esponente di Insurgencia: Ivo Poggiani.
E un altro leader storico del collettivo Pietro Rinaldi è assurto a capo di gabinetto della Città Metropolitana. «Ho sospeso l' attività - conclude De Majo - proprio perché voglio stare serena. Non voglio essere scocciata su questi temi. Il mutuo ora lo pagherò con altre entrate».