Riunione ministeriale del G7 su Industria, Innovazione e Tecnologia, la prima vera e in presenza sotto presidenza italiana. Punti chiave della conferenza stampa finale. L'ho guardata io così non dovete farlo voi.
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— Giulia Pompili (@giuliapompili) March 15, 2024
Dal profilo twitter di Giulia Pompili
Riunione ministeriale del G7 su Industria, Innovazione e Tecnologia, la prima vera e in presenza sotto presidenza italiana. Punti chiave della conferenza stampa finale. L'ho guardata io così non dovete farlo voi.
1) Per la prima volta, diciamo, nella STORIA, la riunione ministeriale è stata divisa a metà, primo giorno a Verona e secondo giorno a Trento. Perché? Perché l'attuale ministro dell'Industria Urso voleva un G7 tutto per sé, ma anche il sottosegretario all'Innovazione Butti!
1a) Non è stato facile spiegarlo alle delegazioni del G7, perché ha aumentato la confusione su chi inviare alle riunioni, cosa decidere, l'agenda. Risultato? nessuna nuova proposta. E una dichiarazione finale piena di "committed" e "looking forward".
adolfo urso - ministero del made in italy
2) Comunque, nella prima parte della conferenza stampa finale a Trento, Butti è tutto solo sul palco. Poi un po' beffardo chiede al ministro Urso, che era seduto in fondo alla sala, di unirsi a lui.
3) Al minuto 25:00 una collega giapponese prova a fare una domanda, viene derisa e il microfono viene passato al signore che ha di fronte
4) Il signore ora ha il microfono ma non è un giornalista. Ha una piccola attività a Trento. La sua domanda è questa: "La città oggi era vuota e militarizzata, ha senso un evento politico del genere? Qual è il senso?".
4a) Mea culpa. Questo è sicuramente un problema anche dei media italiani, che non riescono a far capire ai lettori la differenza tra un vertice internazionale e una passerella politica. Ma andiamo avanti.
5) La domanda successiva non si sente. Non c'è il microfono. Immaginiamo si tratti del ritardo italiano sulla sicurezza delle reti. Il sottosegretario Butti risponde che "a Borse aperte" non può non commentare. E, tra l'altro, la colpa "è dei governi precedenti"
6) Adesso prende la parola Urso. Secondo lui i due giorni di incontri della ministeriale sono serviti anche a "preparare il terreno" per il prossimo G7 (obiettivo ambizioso per l'Italia) che sarà guidato dal Canada e dal ministro dell'Innovazione François-Philippe Champagne.
6a) Il sottosegretario Butti interrompe Urso e dice "Nomen Omen!" accompagnato da gesti con le mani. Una battuta incomprensibile per la stampa internazionale (e l'interprete simultanea l'ha saltata per un motivo)
7) Adesso Urso si è preso completamente la scena, non risponde più alle domande, fa le dichiarazioni conclusive che ieri, al termine del "suo" G7, evidentemente non gli hanno fatto fare.
7a) Il sottosegretario Butti lo interrompe: "Posso interrompere solo un secondo io devo andare, ho due bilaterali". Urso: "OK, e poi torni qua!"
7b) Butti, ridendo: "No no, saranno piuttosto impegnativi... ma prima volevo ringraziarvi, perché abbiamo un grande bisogno di COMUNICARE questa rivoluzione che è in atto."
7c) Urso: Qualcheduno anche tra i colleghi ha detto mah tutti questi bilaterali... Ma nei vertici internazionali i baliterali sono assolutamente fondamentali!
Butti, più forte: che non è BIPOLARE è BILATERALE!
(Questo grazie a dio l'interprete non lo traduce)
8) Avanti veloce. Nella mezz'ora successiva il Ministro Urso parla di politica industriale italiana: auto, microchip. In una conferenza stampa del G7. Al ministro che all'inizio era seduto in fondo alla sala viene chiesto di chiudere perché E' TARDI. E questo è tutto.
Per resoconti più seri, alla conferenza c’era @Luke_like che ha fatto anche una domanda importante (inevasa.)