"L'IMPATTO DELLE SANZIONI SARÀ ASIMMETRICO. COSTEREBBERO MOLTO A ITALIA E GERMANIA E MENO AGLI STATI UNITI CHE LE CHIEDONO CON FORZA" - ROMANO PRODI FA I CONTI SULLE SANZIONI: "L'ALLEANZA NATO NON PUÒ ESSERE SOLO MILITARE. GLI STATI UNITI DOVREBBERO DIMOSTRARE SOLIDARIETÀ AI PAESI EUROPEI CHE COMPIONO LO SFORZO DELLE SANZIONI - COME? I MODI DI VENIRE IN AIUTO SONO TANTI E CERTAMENTE IL GAS LIQUEFATTO AMERICANO NON PUO' CONTINUARE AD ARRIVARE A CINQUE VOLTE IL PREZZO DI NOVE MESI FA…"

Condividi questo articolo


romano prodi foto di bacco (5) romano prodi foto di bacco (5)

Estratto dell'articolo di Federico Fubini per il "Corriere della Sera"

 

Da presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi è fra i leader al mondo che più volte hanno avuto direttamente a che fare con Vladimir Putin. […]

 

[…] Questa guerra peserà sulla ripresa mondiale. […] le sanzioni sul settore dell'energia colpirebbero particolarmente […] l'Italia e la Germania perché sono le economie che esportano più beni strumentali alla Russia».

 

VLADIMIR PUTIN E ROMANO PRODI VLADIMIR PUTIN E ROMANO PRODI

[…] per noi la perdita non sarebbe solo temporanea, per la durata delle sanzioni, perché i nostri clienti russi ci sostituirebbero con prodotti cinesi che poi sarebbe molto difficile scalzare. Se si guardano i dati, l'intensificazione dei rapporti di scambio fra Russia e Cina già oggi è impressionante».

 

Dunque lei è contrario alle sanzioni alla Russia?

«Non lo sono necessariamente. Nulla è più prezioso dei valori democratici, ma dico solo, da vecchio professore di economia industriale, cosa succederebbe. Perderemmo qualcosa anche nei beni alimentari, anche se in questo caso non rischiamo una sostituzione di lungo periodo».

 

le vie del gas russo le vie del gas russo

E per quanto riguarda gli approvvigionamenti di energia?

«Qui il problema è ancora più serio, anche se da un paio di giorni la Russia sembra aver aumentato le forniture di gas che prima aveva lasciato scarseggiare. Questa scarsità ha già creato problemi notevolissimi. Poi è arrivata la strana decisione tedesca di bloccare la certificazione di Nord Stream 2».

 

Lei era a favore di quel gasdotto che collega direttamente la Russia alla Germania dal Baltico, tagliando fuori Bielorussia, Ucraina e Polonia?

«Niente affatto: sono sempre stato contrario a Nord Stream 2 perché non ho mai voluto che si togliessero risorse all'Ucraina. Il passaggio del gas dall'Ucraina era un messaggio politico della nostra solidarietà verso quel Paese. L'idea era che se dovevamo dipendere dal gas russo, per lo meno che i diritti di passaggio spettassero a un Paese che ne aveva bisogno come l'Ucraina. È un modo per finanziarla. Meglio pagare la tariffa all'Ucraina, che ne ha bisogno, piuttosto che alla Germania».

DOVE PASSA IL GASDOTTO Nord Stream 2 DOVE PASSA IL GASDOTTO Nord Stream 2

 

Dunque lei approva lo stop di Berlino al Nord Stream 2?

«Purtroppo no, perché proprio adesso, con la tensione che c'è sui mercati europei dell'energia, sarebbe stato il momento di tenere aperto quel canale».

 

Ma non ha mai funzionato.

«No, però era pronto per farlo! Adesso è il momento di tenerlo aperto, perché la Germania sta chiudendo tre centrali nucleari».

 

putin biden putin biden

Presidente, permetta di insistere, lei sembra molto riluttante a sanzionare la Russia per ciò che fa in Ucraina...

«[…] l'impatto delle sanzioni sarà del tutto asimmetrico. Costerebbero molto all'Europa e in particolare all'Italia e alla Germania. Costerebbero invece molto meno agli Stati Uniti che le stanno chiedendo con forza, ma non hanno con la Russia gli stessi nostri rapporti di scambio».

prodi putin berlusconi e solana nel 2003 prodi putin berlusconi e solana nel 2003

 

Dunque lei che soluzione propone?

«Sono assolutamente atlantista e per la Nato, ma l'alleanza non può essere solo militare. Trovo che gli Stati Uniti dovrebbero dimostrare solidarietà ai Paesi europei che compiono lo sforzo delle sanzioni».

 

Già ma come, inviando più navi di gas liquefatto americano a prezzi abbordabili o assorbendo prodotti del nostro export?

«I modi di venire in aiuto sono tanti e certamente il gas liquefatto americano non aiuterebbe, se continuasse ad arrivare a cinque volte il prezzo di nove mesi fa».

 

joe biden vladimir putin joe biden vladimir putin

Presidente, ma anche se arrivasse a prezzi più bassi non avremmo in Italia rigassificatori sufficienti per rimpiazzare il gas russo, né potremmo affidarci a quelli spagnoli perché la Francia non ha mai voluto i tubi di interconnessione, per proteggere il proprio mercato.

«Questo è il problema. In un'Unione economica e ormai anche politica, quale è oggi l'Europa, non possiamo permetterci di avere tanta diversità di approcci». […]

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…