vigevano andrea ceffa angelo ciocca

SI SCORNAVANO A VIGEVANO: LA FAIDA LEGHISTA TRA MAZZETTE E VELENI – DIETRO L'INCHIESTA CHE HA PORTATO AGLI ARRESTI DOMICILIARI DEL SINDACO, ANDREA CEFFA, CI SONO GLI SCONTRI INTERNI AL CARROCCIO – IL PRIMO CITTADINO È ACCUSATO DI CORRUZIONE PER AVERE OFFERTO UNA CONSULENZA IN UNA PARTECIPATA COMUNALE ALLA CONSIGLIERA ROBERTA GIACOMETTI (ARRESTATA). UNA MOSSA PER AVERE L'APPOGGIO DELLA GIACOMETTI E TENERE IN PIEDI LA GIUNTA, DOPO LA COSIDDETTA “CONGIURA DI “SANT'ANDREA” DEL 2022, OVVERO LE DIMISSIONI IN MASSA DI 12 CONSIGLIERI, CHE SAREBBE STATA ORCHESTRATA DALL'EX EUROPARLAMENTARE LEGHISTA, ANGELO CIOCCA, ANCHE LUI INDAGATO PER CORRUZIONE…

Estratto dell’articolo di Davide Milosa per “il Fatto quotidiano”

 

Andrea Ceffa - 1

Faide interne alla Lega. Da qua nasce l’inchiesta della Procura di Pavia che ieri ha portato ai domiciliari Andrea Ceffa, sindaco leghista di Vigevano, accusato di corruzione. Capo d’imputazione simile per l’ex parlamentare del Carroccio Angelo Ciocca, non destinatario di misura cautelare, ma perquisito ieri dai carabinieri e che si dice “estraneo” ed è accusato di istigazione alla corruzione.

 

[…]  L’indagine svela ciò che in un recente fascicolo (non collegato all’inchiesta di ieri) è stato definito “il sistema Pavia”. Il nome di Ciocca, pur non indagato, era già emerso in recenti indagini dei pm pavesi. In quei fascicoli risulta indagato per turbativa il socio di Ciocca nella Civiling Lab srl con sede a San Genesio, comune dove, scrivono gli inquirenti, risulta “il signoraggio sugli uffici” pubblici. Comune, già definito negli atti della Gdf, “la roccaforte dell’europarlamentare Angelo Ciocca”.

 

[…]

 

angelo ciocca fa il gesto dell ombrello a ursula von der leyen 4

Tornando a ieri. Sono cinque le misure emesse dal gip. Oltre a Ceffa, sospeso dalla carica, ai domiciliari la consigliera comunale Roberta Giacometti, unica eletta della civica di centrodestra Vigevano Riparte, l’amministratore unico della partecipata Asm, Veronica Passarella, il direttore amministrativo della stessa società Alessandro Gabbi e l’amministratore di una società del gruppo Asm, Vigevano distribuzione gas, Matteo Ciceri.

 

La vicenda nasce nel novembre 2022 quando la giunta Ceffa, al secondo mandato, rischia lo scioglimento dopo che 13 consiglieri (9 della minoranza e 4 della maggioranza, tra cui 2 leghisti) firmano le dimissioni. Il caso sarà ribattezzato “la congiura di Sant’Andrea”. Al momento del deposito degli atti, però, una delle 13 lettere scompare.

 

Andrea Ceffa - sindaco di vigevano

Poche ore prima uno dei firmatari, il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Capelli fa sapere di averci ripensato.

Davanti alla prospettiva della mancanza del numero legale, secondo i pm, Angelo Ciocca, all’epoca ancora europarlamentare e l’imprenditore Alberto Righini (indagato), già presidente dell’Ance, avrebbero avvicinato almeno un altro consigliere prospettandogli una stecca da 15 mila euro se avesse firmato le dimissioni.

 

Il colpo di mano non riuscirà, la giunta non cadrà, e, per quel che risulta, la corruzione rimarrà solo istigata. La storia però prosegue. Il sindaco Ceffa, secondo la ricostruzione della pg, rispetto al rischio dimissioni, tenta di assicurarsi il sostegno di almeno un’altra consigliera, identificata in Roberta Giacometti. Scelta non a caso, visto che l’avvocato Giacometti, secondo i pm, aveva maturato malcontento essendo rimasta esclusa da tutti gli incarichi e che evidentemente si temeva potesse passare con l’opposizione diventando il tredicesimo dimissionario.

 

angelo ciocca fa il gesto dell ombrello a ursula von der leyen 2

Per questo, emerge dall’indagine, il sindaco le promette in cambio una consulenza da parte della municipalizzata Asm Vigevano attraverso la mediazione di un prestanome. Consulenza “di cui la municipalizzata non aveva alcuna effettiva necessità” e firmata “al solo fine di assicurare un illecito vantaggio economico alla donna”.

 

Ed è qui che entrano in gioco le responsabilità dei funzionari pubblici indagati, i quali “pur nella piena consapevolezza della assoluta inutilità della prestazione, avrebbero a vario titolo collaborato per conferire alla consigliera comunale il prezzo della corruzione (una consulenza legale)”. Questo il dato giudiziario.

 

Quello politico, ci restituisce un Ciocca, già recordman di preferenze, fotografato (mai indagato) dal Ros nel 2009 assieme al boss della ’ndrangheta Pino Neri. Era l’indagine Infinito, e Pino Neri risulterà al tavolo del centro Falcone Borsellino di Paderno Dugnano per definire le nuove cariche mafiose.

 

Andrea Ceffa - 3

Ciocca nel 2021 poi intravede il suo declino politico. Nel 2022 briga per far cadere un sindaco del suo partito. Nelle ultime Europee è scalzato da Roberto Vannacci. E oggi per lui, persa quella politica, inizia la partita giudiziaria.

angelo ciocca con fischietto e cartellino rosso - parlamento europeoangelo ciocca con fischietto e cartellino rosso - parlamento europeo Andrea Ceffa - sindaco di vigevano

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...