massimo dalema enrico letta matteo renzi

TRANSENNATE IL NAZARENO: STA TORNANDO “BAFFINO” – POVERO ENRICO LETTA: D’ALEMA VUOLE SCIOGLIERE “ARTICOLO 1” E FAR RIENTRARE LA "DITTA" NEL PD A MAGGIO, DOPO LE “AGORÀ” – LE DICHIARAZIONI AL VELENO DEL “LIDER MAXIMO” CONTRO RENZI: “LA PRINCIPALE RAGIONE PER ANDARCENE ERA UNA MALATTIA CHE FORTUNATAMENTE È GUARITA DA SOLA MA C'ERA" - L'ATTACCO A DRAGHI E "L'IRRITAZIONE" DEL PARTITO DEMOCRATICO

MASSIMO DALEMA ENRICO LETTA

1 - PD:AL NAZARENO 'PROFONDA IRRITAZIONE' PER PAROLE D'ALEMA
(ANSA)
- "Profonda irritazione". È la risposta laconica che arriva dal Nazareno a chi chiede un commento alle affermazioni di Massimo D'Alema durante il brindisi di fine anno, via Zoom, di Articolo Uno.

 

2 - LA DITTA TORNA NEL PD E ROVINA I PIANI DI LETTA. GELO PER D'ALEMA E LA "MALATTIA RENZIANA"

Gaetano Mineo per www.iltempo.it

 

Il Partito Democratico è guarito dalla malattia renziana, quindi gli esponenti di Articolo 1 possono tornare al Nazareno per una «nuova forza progressista». Un ingresso a gamba tesa quello di Massimo D’Alema, pronto a tornare in campo e a rendere ancora più insonni le già tormentate notti di Enrico Letta.

 

roberto speranza massimo dalema

Un ritorno con le idee chiare, quello dell’ex premier che senza mezzi termini silura la candidatura di Mario Draghi, invocando un compromesso politico sul Quirinale. "Bisogna fare in modo che venga fuori una soluzione che riapra il campo della politica, della sovranità della politica, anche se con un compromesso - ha detto D’Alema negli auguri di fine anno di Articolo 1 -. Dobbiamo riguadagnare il terreno della democrazia politica, a partire dalla elezione del presidente della Repubblica».

 

dalema bersani

 Per essere ancora più chiaro, ha sferrato un affondo a Draghi. «L’idea che il presidente del Consiglio si autoelegga capo dello Stato e nomini un alto funzionario del Tesoro al suo posto mi sembra una prospettiva non adeguata per un grande Paese democratico come l’Italia, con rispetto per le persone» ha sbottato l’ex segretario Dem, sull’ipotesi del premier al Colle e Daniele Franco a Palazzo Chigi.

 

mario draghi 2

Poi ha rimarcato di essere pronto a tornare al Nazareno. «Il mio augurio è che si faccia un passo decisivo in avanti per la ricostruzione di una grande forza progressista - ha aggiunto -. Alla fine non sarà il partito che volevamo noi, ma vale la pena di portare il nostro patrimonio nel contesto di una forza più grande».

 

 Tuttavia, D'Alema è convinto che «un certo percorso volge al termine e il dibattito delle Agorà è il modo migliore per arrivare con il confronto e una convergenza di idee a una ricomposizione che appare necessaria», ha puntellato l'ex premier.

 

MASSIMO DALEMA E MATTEO RENZI

 Insomma, la Ditta torna a casa, perché sulle orme di D’Alema ci sono, tra gli altri, Pierluigi Bersani e Roberto Speranza. «Se si fa la sinistra noi ci siamo» era stato il grido di battaglia con cui Art. 1 aveva aderito alle «agorà democratiche» lo scorso novembre.

 

E più di un osservatore politico è convinto che la piattaforma del Pd per raccogliere proposte dal basso sia stata un comodo autobus per far rientrare al Nazareno Bersani e i suoi compagni.

 

MASSIMO DALEMA GIUSEPPE CONTE

Come dire, uno strumento per spostare il partito a sinistra. L’ex premier, tuttavia, non ha rinnegato il suo percorso degli ultimi anni: «Avevamo ragione sulla deriva disastrosa del Pd, la principale ragione per andarcene era una malattia che fortunatamente è guarita da sola ma c'era.

 

Pochi oggi potrebbero negare la fondatezza del giudizio sul rischio che quel partito cambiasse completamente natura nell'epoca renziana».

 

massimo d'alema regala la maglietta di totti a renzi

Quanto basta per far saltare in aria il presidente di Italia Viva Ettore Rosato. «Massimo D’Alema annuncia che intende rientrare nel Pd perché questo ormai è guarito dalla malattia, cioè da chi come me pensava di poter farne un partito riformista - scandisce il deputato renziano -. Al di là della gentile poesia utilizzata, tanti auguri al Pd! Tra questo rientro e l’alleanza strategica con Conte, Bonafede e Toninelli sono contento che il nostro futuro sia altrove».

 

roberto speranza massimo dalema

 La sparata di D’Alema, genera anche malumori all’interno dello stesso Pd. «D'Alema - della cui intelligenza ho sempre avuto grande rispetto - avrebbe definito il Pd dell’epoca renziana come affetto da una "malattia" dalla quale sarebbe poi "guarito" - ha replicato su Twitter il deputato del Pd Filippo Sensi all’ex premier -. Non faccio mai polemiche, figurarsi qui e con personalità insigni».

 

Dalema Vespa e Conte a Vinitaly

Ma l’esponente Dem non perde l’occasione per sferrare un colpo basso all’ex premier: «Da democratico e oggi da parlamentare democratico, siccome ci sono stato e sono orgoglioso e grato di quella stagione e del mio partito prima, dopo e durante, trovo davvero offensivo e sbagliato definire gli avversari politici come malattie».

 

Ricordiamo che la scissione dal Pd, da parte della Ditta, è avvenuta a febbraio del 2017, nel corso di una riunione nell’ufficio di Speranza. Oltre all’attuale ministro della Salute, lasciavano il Nazareno Bersani con una quindicina di senatori e una ventina di deputati. Dicevano addio al Pd anche Massimo D'Alema ed Enrico Rossi.

 

Le loro strade subito si incroceranno con quelle di una pattuglia di ex Sel. Da qui, il battesimo in parlamento di Articolo 1 - Movimento democratici e progressisti. Da allora e per un po’ di anni, tra D’Alema-Bersani e Renzi è stato un continuo scambio accuse. «È stato il rottamatore a rompere tutto. Non siamo stati noi. Ha distrutto il Pd, lo ha svuotato di contenuti democratici e ne ha completamente svilito l'ispirazione ideale e politica» è uno dei tanti sfoghi di D’Alema.

HAPPY PD DALEMA RENZI BERSANI FRANCESCHINI FINOCCHIARO

GIANNI LETTA E MASSIMO DALEMA

VIGNETTA BENNY DA LIBERO RENZI NAPOLITANO DALEMA LETTA

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…