Tra le duecento camere requisite dal Brasile nel lussuosissimo Westin Doha hotel, l’ansia permane ma s’allunga un filo d’ottimismo.
Aspettando la diagnosi definitiva, possibile soltanto domani, nuovi controlli confermano le parole a caldo del Ct Tite che aveva parlato con il suo fantasista e s’era consultato, naturalmente, con i medici: il Mondiale di Neymar non è a rischio, l’unico dubbio è legato ai tempi di recupero che comunque non saranno lunghi, capire in particolare se il leader verdeoro potrà essere disponibile già lunedì contro la Svizzera, nella sfida tra regine del girone, o se – ipotesi più probabile, anche al fine di scongiurare rischi inutili -, bisognerà aspettare tappe successive.
Il calciatore, che nella notte di giovedì ha lasciato lo stadio Lusail claudicante ma senza stampelle, con evidente bendaggio sulla caviglia destra e immerso nella musica sparata da vistose cuffie color oro, oggi si dividerà riposo e terapie, trepidante in attesa degli esami ma già un poco sollevato: nulla a che vedere, dopo la paura, con il dramma del 2014 quando un serio infortunio lo tagliò fuori dalla finale.
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