inzaghi marotta dybala skriniar pinamonti sanchez

INTER, "JOYA" E DOLORI - MAROTTA FA PREOCCUPARE I TIFOSI SU DYBALA: "RAPPRESENTAVA UNA OPPORTUNITÀ, MA SIAMO A POSTO IN ATTACCO" - NONOSTANTE LO STALLO NELLA TRATTATIVA E L'INTERESSE DI DIVERSE SQUADRE, I NERAZZURRI RESTANO LA META PIÙ ACCREDITATA PER L'ARGENTINO (MA IL TEMPO STA FINENDO E DYBALA NON ASPETTERÀ IN ETERNO) - PRIMA DI FARE ALTRI COLPI IN ENTRATA, L'INTER DOVRÀ PIAZZARE GLI ESUBERI, COME SANCHEZ E PINAMONTI E CEDERE ALMENO UN BIG: IL PIÙ PROBABILE SKRINIAR, CON IL PSG CHE SAREBBE PRONTO AD AUMENTARE L'OFFERTA A 70 MILIONI…

1. IL DRIBBLING DI MAROTTA LA CARICA DI INZAGHI: «NON CI NASCONDIAMO»

Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera

 

SIMONE INZAGHI BEPPE MAROTTA

Agrodolce. Come il sapore della stagione scorsa per l'Inter, secondo la definizione dell'a.d. Beppe Marotta. Ma anche come la sensazione lasciata dall'uso dei tempi verbali sulla questione Dybala: «Rappresenta - rappresentava - una opportunità, ma siamo a posto in attacco. Rimane il rispetto verso un giocatore al quale mi lega un particolare affetto», sottolinea l'a.d. nel battesimo ufficiale della stagione nerazzurra che inizia oggi ad Appiano .

 

paulo dybala

Tutto finito e la Joya messa in soffitta? È sbagliato pensarlo con due mesi di tatticismi di mercato davanti, anche se l'argentino è malamente assistito (non certo da oggi) dall'amico di famiglia Jorge Antun: le offerte per lui non mancano (compresa quella del Napoli), ma per ora non alle cifre che potrebbe garantirgli l'Inter. Ci vuole tempo insomma. E quella nerazzurra resta una pista calda.

 

Rinunciare a un talento 28enne a parametro zero può essere un errore, soprattutto se Dybala dovesse andare alla concorrenza diretta, ma prima l'Inter deve sfoltire l'attacco e anche per quello ci vorranno tempo, opportunità e volontà, in un mercato che sta cambiando pelle: «Gli attaccanti saranno quattro, il quinto sarà un giovane» conferma Simone Inzaghi, che nell'attesa di capire se Dybala suonerà nel quartetto si gode la notevole differenza rispetto a un anno fa, quella tra Lukaku in sala partenze e Lukaku tornato a Milano: «Un grandissimo colpo, nonostante il nostro attacco sia stato il migliore della passata stagione: lui ci darà molte più soluzioni».

 

simone inzaghi foto mezzelani gmt146

Quanto basta per pensare solo al dolce e non più all'agrodolce, anche se questo strano sapore lasciato dallo scudetto perso in volata crea senz' altro la fame giusta, quella per fare un ulteriore passo, «alzare molto l'asticella» (sempre Marotta) ovvero vincere il campionato, perché le due coppe nazionali l'Inter le ha portate a casa, lasciando la Juve senza trofei dopo dieci anni. «Scudetto perso dall'Inter? Non lo so - chiosa Inzaghi, con un ghigno abbastanza eloquente - so che siamo molto orgogliosi di quanto fatto e cercheremo di migliorarci: siamo l'Inter e abbiamo il dovere di vincere».

 

beppe marotta

 «Non si deve aver paura di perdere, ma coraggio di vincere» rilancia Marotta, che fa un altro inciso importante: «Non dobbiamo farci spaventare da una parola quasi abusata e cioè sostenibilità finanziaria: è necessaria per dare continuità al club ma non vuol dire non essere competitivo». E quindi a maggiore ragione nessun timore a dichiarare l'obiettivo. Inzaghi, fresco di rinnovo, non si tira indietro: «Non ci nascondiamo, anche se il primo favorito resta il Milan. L'anno scorso il nostro lavoro ci ha portato a farci considerare favoriti, ma all'inizio non era così - ricorda Simone -. Quest' anno partiamo per vincere, non ci vogliamo nascondere e lotteremo con altre 3-4 squadre».

 

andre onana 7

Uno dei possibili nodi, appurato che il modulo di riferimento sarà sempre il 3-5-2, è rappresentato dalla scelta del portiere: «Onana è il futuro dell'Inter e avrà l'occasione di mettersi in mostra, perché crediamo in lui e farà vedere quanto vale - spiega Inzaghi - . Ma Handanovic è ancora il nostro numero uno, perché ha dimostrato di meritarselo». Una transizione comunque delicata, da gestire con attenzione: cambiare i tempi verbali a volte è un attimo.

 

2. SKRINIAR, IL PSG RILANCIA A 70 MILIONI PINAMONTI GIOIELLO NON IN SVENDITA

Andrea Sereni per il Corriere della Sera

 

SIMONE INZAGHI BEPPE MAROTTA

L'Inter che riparte ha il sorriso sornione di Beppe Marotta e lo sguardo concentrato di Simone Inzaghi. Il tecnico è sempre più milanese, a suo agio in una realtà che solo un anno fa sembrava così grande e difficile. Conosce bene i meccanismi del club, sa che nell'estate che gli ha riportato Lukaku bisogna anche vendere. La sostenibilità finanziaria «è fondamentale per dare continuità - spiega l'a.d. nella conferenza stampa di inizio stagione -. Con Ausilio e Baccin abbiamo questo obiettivo da raggiungere».

 

SKRINIAR

Va venduto un big, il sacrificato sarà Skriniar. Discorsi aperti con il Psg, la trattativa procede. Senza fretta, anche perché il club parigino deve piazzare diversi esuberi. Ma ha individuato nello slovacco il centrale con cui blindare la difesa. Il Psg è pronto a salire a 70 milioni di euro, cifra vicina alla richiesta iniziale dell'Inter (80 milioni). Si può chiudere con l'inserimento di alcuni bonus, magari legati a determinati risultati dei campioni di Francia. «Skriniar il 10 si presenterà in ritiro, poi si vedrà - spiega Inzaghi -.

 

bremer

Ad agosto avremo tutte le carte in regola per competere con le migliori e provare a vincere». Meglio se con Bremer, il difensore del Torino con cui si continua a trattare. Non ci saranno altre cessioni pesanti in difesa: dovesse andar via (cosa molto probabile) Skriniar, De Vrij resterà a Milano, anche se col contratto in scadenza tra un anno (del rinnovo se ne parlerà dopo l'inizio del campionato). Vanheusden, 22 anni, verrà invece mandato a giocare in Olanda, all'Az Alkmaar.

 

ALEXIS SANCHEZ

Non basta Skriniar. Da qui al prossimo giugno l'Inter deve registrare un attivo nel mercato di 60 milioni. In tal senso aiuterà alleggerire il monte ingaggi con l'addio di Arturo Vidal, che ha un accordo con il Flamengo: firmerà con il club brasiliano dopo aver ricevuto 4 milioni di buonuscita dall'Inter. Più complesso il caso Sanchez. Il cileno, 33 anni, si sente ancora un campione, è sicuro di poter fare la differenza in campionati importanti. Per questo non ascolta offerte che arrivano da Turchia e Giappone.

 

pinamonti inter

Si lavora per trovare una soluzione: contratto in scadenza il prossimo giugno, potrebbe essere liquidato con altri 4 milioni. Marotta ha un ultimo tesoretto da piazzare, quel Pinamonti che tanto bene ha fatto all'Empoli. L'Atalanta lo ha scelto, il ragazzo andrebbe volentieri a Bergamo, ma c'è ancora distanza tra i club. L'Inter difficilmente accetterà meno di 18-20 milioni, l'Atalanta è ferma a 12. A metà strada possono essere tutti contenti.

piero volpi, javier zanetti, beppe marotta, alessandro antonello, steven zhang, piero ausilio, dario baccin le lacrime di paulo dybalale lacrime di paulo dybala mentre saluta la juventus 9le lacrime di paulo dybala mentre saluta la juventus 7le lacrime di paulo dybala mentre saluta la juventus 8SIMONE INZAGHI BEPPE MAROTTA

Ultimi Dagoreport

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”