LA JUVE NON È L’UNICA CHE FA LE PLUSVALENZE “TAROCCHE”? - LA GUARDIA DI FINANZA HA ACQUISITO DEI DOCUMENTI NELLE SEDI DELL’INTER E DELLA LEGA CALCIO NELL'AMBITO DI UN'INCHIESTA SULLE PLUSVALENZE DEI NERAZZURRI RELATIVE AGLI ANNI 2017/19 PER RISPETTARE IL FAIRPLAY FINANZIARIO – LE FIAMME GIALLE HANNO MESSO NEL MIRINO ANCHE IL MILAN, MA NON SONO EMERSE IRREGOLARITÀ - DE LAURENTIIS: “SE IO PARLO DEL CALCIO SCOPPIA IL FINIMONDO. POCHI CLUB CON I CONTI IN REGOLA? NON C’È BISOGNO CHE LO DICA IO. CI SI ARRIVA DA SOLI, MA CERTO. QUESTE SONO LE RESPONSABILITÀ DELLA FEDERCALCIO.”
1. LA GUARDIA DI FINANZA METTE NEL MIRINO L'INTER
Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per milano.corriere.it
L’Inter finisce nel mirino della Procura di Milano per le plusvalenze realizzate nella compravendita di calciatori in un’inchiesta che ipotizza il reato di falso in bilancio contro ignoti, cioè senza indagati, che inizialmente ha riguardato anche il Milan, nei cui confronti, però, non sono emerse ipotesi di irregolarità già subito dopo i primi accertamenti.
Dopo il caso Juventus
Dopo l’indagine avviata dalla Procura di Torino sulle plusvalenze della Juventus, la Guardia di Finanza di Milano ha messo sotto osservazione anche quelle dichiarate da Inter e Milan nei bilanci 2017/2028 e 2018/2019.
Il 9 dicembre scorso le Fiamme gialle hanno trasmesso un’informativa alla Procura di Milano evidenziando alcune criticità nei bilanci dell’Inter in relazione alle operazioni legate a una decina di calciatori non di primissimo livello e oggi, su ordine del sostituto procuratore Giovanni Polizzi, che ha aperto l’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, hanno bussato alla porta della sede dell’Inter e della Lega di Serie A per acquisire la documentazione su tutte le plusvalenze dichiarate nei due bilanci.
I valori sopravvalutati
L’ipotesi, ancora tutta da dimostrare, su cui lavorano gli investigatori è che il valore dei diritti pluriennali sulle prestazioni sportive dei calciatori venduti sia stato sopravvalutato rispetto al prezzo al quale gli stessi calciatori erano stati acquistati, con la conseguenza di incrementare notevolmente la voce ricavi e, di riflesso, ridimensionare quella delle perdite.
Come si legge nell’ordine di esibizione di atti notificato dalla Guardia di Finanza all’Inter e alla Lega nazionale professionisti, alla quale le società depositano i contratti dei calciatori, in questo modo si sarebbe realizzata una operazione di «Window dressing». Si sarebbero cioè alterati i bilanci dando una rappresentazione migliore delle condizioni della società al fine di «rispettare i parametri di fair play finanziario» richiesti dalla Uefa per l’iscrizione ai campionati di calcio.
Tutto questo, però, dovrà superare la valutazione del pm Polizzi e dell’aggiunto Romanelli che dovranno accertare se siano stati commessi reati ed eventualmente da chi.
I movimenti di denaro
In Procura, infatti, si esorta alla cautela su una materia molto complessa in cui non esiste un criterio, per così dire, scientifico per stabilire quanto valga un calciatore, perché questo valore è legato sì ad elementi oggettivi, come la qualità generalmente riconosciuta dell’atleta, ma anche soggettivi, che dipendono da stato di forma del giocatore o dagli infortuni, o addirittura esterni, come l’impiego nelle competizioni deciso dagli allenatori.
Tra la documentazione informatica e cartacea che è stata richiesta e già ottenuta — gli investigatori evidenziano l’atteggiamento estremamente collaborativo dall’inter e della Lega — oltre ai bilanci e ai contrati, ci sono anche i movimenti bancari di denaro per perfezionare i passaggi e tutto ciò che riguarda le trattative, comprese quelle con i procuratori dei singoli giocatori.
2. DE LAURENTIIS
l presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni alle telecamere di Report, programma in onda su Rai 3. Ha commentato, insieme ad altri presidenti di Serie A, il momento particolare del calcio in Italia.
“Non mi fate parlare perché se io parlo del calcio scoppia il finimondo. Io ne ho talmente la palle piene… Mi hanno impedito per due anni di andare a casa mia a Los Angeles e non vedo l’ora adesso che sia il 20 gennaio per fare un mese rigeneratore”.
Voi siete tra i pochi club con i conti in ordine.
“Ce ne sono anche degli altri, come la Fiorentina”.
Non è una concorrenza sleale?
“L’ha detto lei, non c’è bisogno che lo dica io. Ci si arriva da soli, ma certo. Queste sono le responsabilità della Federcalcio. La Lega, se è un’associazione di società per azioni, dunque indipendente, dovrebbe pagare la Federcalcio e la Federcalcio non dovrebbe fare nulla, se non segretariato per cosette così. Invece è diventato un centro di potere. Uno istituzionalmente si mette la medaglia”.