“GUARDIOLA ALLA JUVENTUS? SIAMO AL RIDICOLO” – ALBERTO GALASSI, AD DEL 'GRUPPO FERRETTI' E MEMBRO DEL CDA DEL CITY, METTE A TACERE LE VOCI SUL POSSIBILE APPRODO DI PEP SULLA PANCHINA BIANCONERA: “HO PARLATO CON NEDVED E CI SIAMO FATTI DUE RISATE. IL TECNICO RESTERÀ CON NOI…” - IL TITOLO BIANCONERO PRIMA VOLA IN BORSA E POI SI SGONFIA: SI MUOVE ANCHE LA CONSOB
«Siamo veramente al ridicolo. La volontà di Guardiola è di rimanere». Alberto Galassi, membro del consiglio d'amministrazione del Manchester City, prova a mettere a tacere una volta per tutte le voci sull'imminente approdo di Pep Guardiola sulla panchina della Juventus. «Sono rimasto molto sorpreso nel leggere una corbelleria enorme - le sue parole a Sky Sport -.
L'allenatore vuole rimanere e ha altri due anni di contratto. Inoltre qualsiasi club - e la Juve è un club strutturato, organizzato, gestito magistralmente - non avrebbe mai permesso l'uscita di una notizia del genere. La prima cosa che un club serio fa è contattare l'altro club visto che Guardiola è sotto contratto. Il Manchester City non può essere all'oscuro, è tutto totalmente privo di fondamento».
Accordo Juve-Guardiola?
Galassi non si aspetta dietrofront del tecnico catalano: «È una persona seria, un professionista eccezionale, che non riesce a comprendere come la sua parola non venga ascoltata. Non comprendiamo anche perché dovremmo intervenire a spiegare un fatto certo: non vuole andare via e non si avvarrà di nessuna clausola, questa questione non esiste». Galassi smentisce anche che ci sia in corso una trattativa per il rinnovo («c'è tempo e non è previsto») e conferma di essersi anche sentito con la Juve: «Ho parlato con Nedved, siamo amici da molti anni e ci siamo fatti due risate. Entrambi ci siamo resi conto che la questione è diventata ridicola».
LA BORSA PRIMA VOLA E POI SI SGONFIA
Perde terreno la Juve a Piazza Affari dopo che sono state smentite le indiscrezioni su un possibile arrivo dell'allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, sulla panchina bianconera. Il titolo, che era arrivato a guadagnare fino a quasi il 5% in mattinata. Nella parte finale degli scambi ha girato in rosso anche la Juve (-0,14%), chiudendo comunque molto meglio del listino principale di Piazza Affari (-2,12%). Sugli 'strappi' in Borsa della Juve ha acceso un faro anche la Consob, che sta analizzando sia l'operatività sul titolo, cioè chi compra e chi vende, sia i flussi di informazioni che lo stanno muovendo.
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