“POSSO ASPETTARE, L’HO FATTO PER ANNI…VOGLIO DIMOSTRARE LA MIA INNOCENZA” – PARLA ALEX SCHWAZER DOPO CHE IL GIUDICE HA DECISO DI RINVIARE LA SENTENZA - SCONTRO DURISSIMO TRA PERITI E L’AGENZIA ANTIDOPING WADA: NELLE PROVETTE DNA NON COMPATIBILI CON QUELLI DELL'EX MARCIATORE. IL COMANDANTE DEI RIS IPOTIZZA "LA MANIPOLAZIONE – IL TECNICO SANDRO DONATI PROMETTE FUOCO E FIAMME": SE SI ARRIVA ALLA FINE, CHIEDERÒ IL RISARCIMENTO. E DIRÒ TUTTO SE QUALCUNO NON MI METTERÀ UNA PISTOLA IN BOCCA PRIMA"

-

Condividi questo articolo


Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 25 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 25

Valerio Piccioni per la Gazzetta dello Sport

 

Quattro ore. Un lungo match senza esclusione di colpi. Da una parte le istituzioni sportive: Iaaf e Wada. Dall' altra l' atleta: Alex Schwazer. In mezzo la perizia del comandante del Ris, Giampietro Lago, che spiega, argomenta, risponde nell' udienza dell'«incidente probatorio».

 

Alla fine del corpo a corpo giuridico-scientifico, il gip Walter Pelino ascolta le richieste delle parti e si riserva di decidere sulla richiesta della difesa di Schwazer di un'«estensione della perizia» per irrobustire ancora la tesi dell' anomalia e della «manipolazione», parola che per la prima volta Lago pronuncia fra le ipotesi possibili (le altre sono l' eventuale aumento per assunzione di doping o per il super allenamento, tesi però non supportate da altri controlli, e un' eventuale patologia).

 

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 17 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 17

L' avvocato Gerhard Brandstaetter chiede anche una rogatoria internazionale per l' acquisizione delle famose mail scambiate fra consulenti e legali Iaaf, pubblicate dagli hacker di Fancy Bears, quelle in cui si cita a un certo punto la parola «plot», complotto, riferendola ad Alex Schwazer. Il gip prenderà una decisione che potrebbe arrivare fra due settimane.

 

L' udienza si era aperta con un colpo di scena. La Wada ha presentato un documento relativo a un altro controllo su Schwazer (del 27 giugno 2016) in cui il laboratorio di Losanna certifica la presenza di livelli di Dna molto alti, addirittura di 14.000 picogrammi/millilitro. Un modo per dimostrare la regolarità dei livelli trovati dal perito nel controllo sulle due provette del 1° gennaio 2016.

 

«Ma da dove viene tutto questo? - ha reagito Brandstaetter -. Un' analisi cominciata in agosto 2017 e di cui il perito, il giudice, le parti non sapevano niente. Questo è un boomerang, un autogol!». La Wada ha chiesto che venisse acquisito il documento e il Gip si è riservato di decidere. Ma sulla cifra dei 14.000, pure il perito si è mostrato molto scettico: «Possiamo stimare un valore 100.000 al momento in cui si è raccolta l' urina. Si tratta di un numero completamente fuori dalla realtà visto che i valori medi della popolazione sono fra 80 e 100».

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 18 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 18

 

Il fatto è che la posta in gioco è altissima. Ci sono passaggi della storia che evidenziano diversi dubbi sulle garanzie per l' atleta nella procedura dei controlli antidoping. E forse è questo che preoccupa di più Iaaf e Wada, l' idea che il caso possa scardinare il sistema. Il tema centrale resta quello dei valori molto alti di concentrazione del Dna trovati, peraltro a distanza di due anni, nell' urina di Schwazer.

 

L' analisi probabilistica della perizia illustrata da Lago parla di una marcata tendenza al «decadimento» dei valori: più passa il tempo e più i livelli si abbassano. «Del 70% dopo un anno e di quasi il 90% in un anno», spiega Lago. Nel caso di Schwazer, però, il dato è già molto alto e arriva quasi a 1200.

 

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 16 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 16

Perché? Emiliano Giardina, perito della Iaaf, pressa Lago: «Quella è un' analisi probabilistica, ma nel 15% dei casi il valore non si abbassa, ma si alza.

Come fa a escludere che si possa verificare un caso del genere?».

Lago giudica questa ipotesi «possibile ma assai improbabile». E il perito di Schwazer, Giorgio Portera, nota che i casi in cui si abbassa il livello di concentrazione sono quelli con valori bassi. La difesa dell' olimpionico cita poi i «nuovi» controlli su Schwazer, compiuti in questi dati dal perito, che danno, pure con «urina fresca», numeri molto inferiori a quelli registrati analizzando il campione della positività, quello raccolto il 1° gennaio del 2016.

 

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 14 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 14

Lo scontro dilaga anche sull' interpretazione di un altro dato, quello della differenza fra campione «A» e campione «B», analisi e controanalisi, con la seconda provetta che ha il livello di 3,69 volte maggiore. Per Marco Consonni, consulente legale della Wada che ha commentato dopo la fine dell' udienza, «la questione della differente concentrazione del Dna nei due campioni di urina è una non questione.

 

È noto e conforme alla letteratura scientifica che sono le ripetute attività di congelamento e scongelamento di apertura e chiusura dei flaconi che portano a un decadimento della concentrazione del Dna. Queste attività hanno interessato maggiormente il flacone A rispetto al flacone B che è dedicato ad altri fini. Il consulente tecnico ha analizzato solo i possibili effetti di congelamento nel tempo, ma non le operazioni ripetute di congelamento e scongelamento che hanno interessato solo residualmente il campione B. La tesi che questa differenza proverebbe una manipolazione è completamente da escludersi e le due consulenze tecniche hanno confermato che i campioni sono dell' atleta». Il riferimento è all' assenza di un secondo Dna, che Lago ha scritto come primo punto della perizia, pur non dichiarando impossibile l' ipotesi di un Dna «invisibile».

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 13 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 13

 

E la difesa di Schwazer è andata all' attacco anche sull' esito degli esami compiuti da Lago, che ha diviso campioni A e B analizzando soggetti di diverse età, non riscontrando sostanziali differenze fra i risultati. Insomma, la storia continua. E la sensazione è che non finirà tanto presto.

 

DONATI: «DIRÒ TUTTO, SE PRIMA NON MI METTERANNO UNA PISTOLA ALLA BOCCA»

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 10 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 10

Da la Gazzetta dello Sport

 

«Io credo nella giustizia, altrimenti non sarei qui», dice alla fine della serata di Bolzano Alex Schwazer, dopo un' udienza che dura come una delle "sue" cinquanta chilometri. «Posso aspettare, l' ho fatto per anni, non sarà qualche mese a cambiare. Io non sono qui per cambiare la mia vita, la mia vita va avanti a prescindere. Ma per dimostrare la mia innocenza.

 

Certo, voi adesso tornate a casa e magari pensate ad altro, io domani avrò ancora questa storia in testa». La Wada ha prodotto un documento con la certificazione di un valore altissimo in un precedente controllo, quello effettuato il 27 giugno del 2016, proprio pochi giorni prima la dichiarazione della positività.

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 06 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 06

 

«Senza garanzie, senza le parti presenti, senza periti del giudice. L' istituzione mi ha tolto due medaglie, per salvarsi si tira fuori di tutto. Ma io ho fiducia, più passa il tempo e più ci sono altri elementi. Non è stato trovato il secondo Dna? In due anni, lo si è detto, si può farlo sparire». Con lui, ancora una volta, c' è l' allenatore che ha creduto più di tutti alla sua seconda vita sportiva: «Senza Sandro Donati non saremmo qui a combattere per la verità».

E proprio Donati va all' attacco.

 

«Il documento della Wada?

Nei controlli disposti dal perito del Gip su Schwazer, nelle ore mattutine, le stesse in cui fu effettuato il prelievo del primo gennaio, si è registrato un tasso di concentrazione del Dna di 3,5 o 6,5 picogrammi/millilitro. Nel documento portato da Losanna, si può stabilire - lo ha detto il perito - un valore a urina appena raccolta di 140.000 picogrammi/millilitro! Vi rendete conto della differenza».

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 09 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 09

 

Donati rilancia ancora: «Se si arriva alla fine, io chiederò il risarcimento. E dirò e spiegherà tutto, tutto, se qualcuno non mi metterà una pistola in bocca prima».

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 12 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 12 SCHWAZER DONATI SCHWAZER DONATI ALEX SCHWAZER E SANDRO DONATI ALEX SCHWAZER E SANDRO DONATI SANDRO DONATI E SCHWAZER SANDRO DONATI E SCHWAZER SCHWAZER SCHWAZER SANDRO DONATI ALLENATORE DI SCHWAZER SANDRO DONATI ALLENATORE DI SCHWAZER alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 01 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 01 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 02 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 02 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 03 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 03 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 04 alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 04

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?