Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport - Estratti
Stavolta me la cavo in fretta. L’Inter ha graziato l’Atletico: la prestazione avrebbe meritato il premio di tre, quattro gol, la differenza di una sola rete è quasi irritante. Ma la squadra di Inzaghi è assolutamente in grado di battere questo Atletico anche a Madrid: gioca a un’altra velocità e quando riparte risulta spesso imprendibile per la versione tendenzialmente palleggiante dei madrileni. Ieri esclusivamente Simone ha provato a vincere: Simeone ha fatto il possibile per non perdere, e non solo per via del dimezzamento di Morata.
Temendo in particolare la superiorità e il ritmo del centrocampo di Inzaghi, Il Cholo ha chiesto un superlavoro a Griezmann e Marcos Llorente (mezzala di ruolo, talvolta adattato a punta), i quali raramente hanno occupato l’area di Sommer: in più di un’occasione il francese ha addirittura frenato il potenziale contropiede, preferendo la gestione del pallone.
ARNAUTOVIC INTER ATLETICO MADRID
Il gioco delle sostituzioni forzate ha favorito in parte l’Atletico che ha, sì, perso il miglior difensore, Gimenez, ma non si è più dovuto preoccupare di Thuram che nella prima parte aveva messo in crisi De Paul, Witsel e Molina: Arnautovic, che ha preso il posto del francese, ha confermato di aver un rapporto assai disturbato con il gol. Disturbato, ma non irrisolto, tant’è che proprio lui ha segnato la rete che ha aggiustato le cose. Due interisti su tutti: Lautaro e Barella. Nicolò è stato semplicemente mostruoso, superandosi in tutte le fasi. Quando ritrova la Champions si sente a casa e riesce a esprimere tutta la qualità e l’energia che la natura gli ha donato.
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kanye west INTER ATLETICO MADRID