"HO PAGATO UNO STREGONE, MA ERA UNA DONAZIONE PER UN'ASSOCIAZIONE CHE AIUTA I BAMBINI IN AFRICA" - PAUL POGBA AMMETTE DI AVER CONTATTATO UN "MARABOUT" (UNO STREGONE AFRICANO), MA NON PER LANCIARE UN MALOCCHIO CONTRO IL COMPAGNO DELLA NAZIONALE, KYLIAN MBAPPÈ - EMERGONO ALTRI DETTAGLI SULLA VICENDA: AL MOMENTO DEL RITORNO ALLA JUVENTUS, IL FRATELLO MATHIAS GLI AVREBBE INVIATO UN MESSAGGIO: "PENSERAI A NOI ORA" - PER IL CENTROCAMPISTA FRANCESE, SUO FRATELLO SAREBBE VITTIMA DI…

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Anais Ginori per www.corriere.it

 

PAUL POGBA PAUL POGBA

Paul Pogba ammette di aver pagato uno stregone ma, giura agli investigatori francesi, non per gettare il malocchio contro il compagno in nazionale Kylian Mbappé, come invece lo accusa il fratello. Il calciatore tornato alla Juve dopo sei stagioni al Manchester United ha dato diversi dettagli ai magistrati che indagano dopo che ha denunciato minacce e un tentativo di estorsione nel quale è coinvolto anche Mathias Pogba, suo fratello maggiore.

 

paul mathias florentin pogba paul mathias florentin pogba

Dai verbali dell'ultimo interrogatorio, avvenuto ad agosto ma rivelato solo ora da France Info, il campione dei Bleus avrebbe confermato di aver dato dei soldi a un “marabout”, uno stregone africano. "I soldi - aggiunge però - erano una donazione per un'associazione che aiuta i bambini in Africa". In una serie di video diffusi sui social, Mathias Pogba ha invece accusato il fratello di aver voluto danneggiare con un rito di iettatura alcuni suoi compagni di squadra e in particolare la star della nazionale Kylian Mbappé.

 

il video di mathias pogba sul fratello il video di mathias pogba sul fratello

La storia di minacce e ricatti è cominciata nella primavera scorsa, quando Pogba era ancora nel Regno Unito, ma è proseguita anche in Italia. Il centrocampista sostiene di essere stato intimidito da una banda di ex amici d'infanzia tra cui il fratello anche a Torino. Anzi l'annuncio del trasferimento alla Juve, dove guadagna 10 milioni di euro compresi i bonus, ha aumentato il pressing dei suoi presunti estorsori. “Penserai a noi ora” è un sms inviato da Mathias a maggio, presentato alla magistratura da Pogba a cui sarebbe stato chiesto il pagamento di 13 milioni di euro.

 

Ai pm italiani che pure indagano sul caso il campione ha ammesso di aver già versato 100mila alla banda che lo ha ricattato. Inoltre ha confidato di aver dovuto cambiare telefono due volte per tentare di liberarsi dal gruppo che lo perseguitava. A luglio la madre del campione è stata minacciata a casa sua e Pogba aveva chiesto l'aiuto del capo della sicurezza dei Bleus.

 

paul mathias florentin pogba paul mathias florentin pogba

Nonostante i toni molto spiacevoli dei messaggi diffusi sui social dal fratello, il centrocampista della Juve è convinto che Mathias sia a sua volta vittima di minacce e ricatti. Certo è che lo stillicidio di rivelazioni comincia a preoccupare seriamente l'allenatore Didier Deschamps e la federazione calcio francese in vista dei mondiali in Qatar. 

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