inquadrature sexy olimpiadi

PURE AMMIRARE UN'ATLETA È SESSISMO - IL CAPO DEL BROADCASTING OLIMPICO CONVOCA LE TV E CHIEDE DI NON INDUGIARE CON LE RIPRESE SU "PARTICOLARI E INTIMITÀ": "VORREMMO PASSARE DAL SEX APPEAL ALLO SPORT APPEAL" - IL CONTROCANTO DI NAZARENO BALANI, STORICO REGISTA DI RAI SPORT: "MA QUALE VOYEURISMO, LO SPETTACOLO DEI GIOCHI È ANCHE LA BELLEZZA STRAORDINARIA DI CORPI E MUSCOLI PERFETTI"

1 - DAL SEX APPEAL ALLO SPORT APPEAL, ALLA TV SI CHIEDE UNA NUOVA INQUADRATURA

Giulia Zonca per "La Stampa"

 

sexy inquadratura alle olimpiadi

Il beach volley va in prima serata nella programmazione americana, succede per molte ragioni e pure per una percezione evidente. Se vuoi diventare una giocatrice di livello devi avere un corpo talmente perfetto da reggere il bikini sportivo, che segna tutto e non concede nulla.

 

Generazioni crescono imparando che il talento va abbinato all'assenza di ogni difetto. Se questo è il messaggio che è passato è ora di cambiare l'inquadratura. Lo spettatore, il tifoso, si convincono che per giocare sia obbligatorio mettersi il due pezzi minimo, solo che a leggere il regolamento si scopre altro. Molto altro. Si può indossare quasi tutto, l'elenco è lunghissimo: leggins, body, pantaloncini.

 

beach volley 7

Gli obblighi non riguardano lo stile. Il beach volley viene dalle spiagge californiane e si porta dietro il proprio mondo, lo si può adattare. La maggioranza vuole giocare in bikini, il modo migliore per non riempirsi di sabbia, ma le atlete gradirebbero pure non avere primi piani delle chiappe in mondovisione. Tatuate o no.

 

Proprio su di loro si interroga il capo del circuito olimpico, il broadcast del Cio. Yiannis Exarchos ha attivato un confronto con le tv che hanno i diritti dei Giochi: «Vorremmo passare dal sex appeal allo sport appeal, mettere al centro della scena il gesto tecnico e tutto quello che lo rende immortale».

 

beach volley 6

Sorrisi, feste per la vittoria, danze e dettagli delle imprese sì, invadenza e insistenza no. L'idea è semplice, il cambiamento, lento e complicato dal fatto che non ci sono per forza cattivi comportamenti da censurare, ma spesso pessime abitudini da sradicare, e questa è l'Olimpiade giusta.

 

Le ragazze tedesche della ginnastica non hanno banalmente sostituito il body classico con una tuta integrale, hanno modificato la prospettiva. Loro come, al contrario, la paralimpica gallese Olivia Breen che va fiera dei suoi shirts a taglio alto e si è sentita dire che sono troppo sgambati. Il problema non è la lunghezza, è il giudizio che segue la misurazione.

 

beach volley 5

A un uomo non si contano i centimetri di tessuto che indossa e alle donne sì, ma non è nemmeno una questione che riguarda il genere, è proprio il racconto che le telecamere fanno delle competizioni a essere sotto esame.

 

Il capo di Obs, Olympic Broadcasting Services, è un po' disorientato. Ammessi gli errori di anni, «altri anni» dice lui, resta il fatto che nessuno ha un protocollo: «Va ripensato il modo di proporre l'evento». Molta filosofia che segue alle tante lamentele.

 

beach volley 4

Gli atleti vogliono il diritto di scegliere che cosa mettersi, una volta rispettate le consegne sui materiali e sugli sponsor. La tv interna ha cercato di dare dei canoni di buon senso: non indugiare su particolari intimi, non insistere su scene che potrebbero mettere qualcuno a disagio, spostare la telecamera se un qualsiasi capo di abbigliamento si spacca, si strappa e lascia l'atleta esposto.

 

Succede di continuo e fino a qui il segnale internazionale ha raccolto, nelle varie edizioni, diversi nudi involontari. Se succedesse adesso, dovrebbero mostrare altro. Si procede a piccolissimi passi, prima definire l'ovvio, poi inventarsi un diverso approccio alle immagini. Stravolto il montaggio del film, la trama cambia.

 

ginnaste tedesche

A Tokyo 2020, in molti si sono stufati, una minoranza è consapevole del tentativo di invertire la rotta, gli altri continuano a vedere video poco in linea con i tempi. Due anni fa è stato fatto un sondaggio nell'ambiente dell'atletica, la maggioranza delle donne ha ammesso che oltre a essere preparate, motivate e competitive si sentono pure spinte a essere modelle. Brave non basta mai.

 

Le tedesche hanno denunciato il voyeurismo. La tuta è comparsa prima in allenamento, poi nel preliminare della gara a squadre e adesso se ne riparla per il singolare mentre la sudafricana del nuoto, Tatjana Schoenmakerm, argento nei 100 rana, ha raggirato il divieto delle cuffie afro con una soluzione fai da te che le ricorda molto. Spirito di indipendenza e un certo idillio olimpico che motiva tutti.

 

Sentiremo altri dissensi e vedremo ancora inquadrature sospette, la gara del surf già era al limite del vecchio stile, però in Giappone qualche cosa è successo. Nel 2015 Blatter, allora capo della Fifa, ha chiesto alle donne di giocare con il gonnellino da tennista, nel 2012 il Cio ha tentato di imporre al pugilato femminile, appena entrato in programma, di lottare con gli accessori del volley. Oggi non oserebbero.

 

2 - NAZARENO BALANI: "NESSUN VOYEURISMO, LO SPETTACOLO DEI GIOCHI È ANCHE IL CORPO DELL'ATLETA"

Fabio Albanese per "La Stampa"

nazareno balani

 

«Non credo che ci sia voyeurismo nelle riprese delle atlete. Piuttosto, credo che le nuove sensibilità di movimenti come il MeToo, ma anche l'allargamento ai paesi arabi della platea televisiva, pongano questioni che una volta non c'erano, anche perché le inquadrature nello sport sono abbastanza standard».

 

Nazareno Balani, 73 anni, storico regista Rai dello sport, è andato in pensione dopo le Olimpiadi di Rio 2016 ma la tv è ancora il suo mondo: collabora con le federazioni di atletica e di motonautica, studia con un team sistemi di ripresa che siano meno costosi.

 

Di queste Olimpiadi viste in tv che cosa ne pensa?

«In realtà, non è la prima volta che si fanno queste discussioni. Nel tennis, per esempio, è già successo e le proteste vengono da paesi islamici per la grande paura di mostrare corpi femminili esposti. E siccome il peso di questi paesi nel Cio è cresciuto, il problema si pone».

 

beach volley 3

La contestazione è che negli anni le inquadrature sulle atlete si sono strette sempre più. Che cosa ne pensa?

«La tenuta sportiva è andata sempre più a stringersi, sia per motivi legati agli sponsor che danno le forniture e che più si guardano la loro merce e più sono contenti, e anche perché con il caldo le atlete più sono libere e più corrono o saltano. Bisognerebbe anche guardare gli uomini che sono anche loro più spogliati ma forse questo dà meno fastidio».

 

Si pensa a nuove regole per fare le riprese degli eventi sportivi, è possibile?

«La soluzione è facile, basta stare larghi e far vedere il meno possibile. Però si tradisce lo spettacolo che accompagna qualunque manifestazione sportiva. Dovrebbero fare solo primi piani e non figure intere o mezzi primi piani. Mi sembra come quando mettevamo le vesti alle statue, se mi si permette il paragone».

 

beach volley 2

Non c'è un modo per rispettare lo spettacolo dell'evento sportivo e anche gli atleti che lo animano?

«Io parto dal fatto che la gioventù che c'è alle Olimpiadi è di una bellezza straordinaria, gente ben nutrita, ben allenata, con muscoli e corpi perfetti che si fanno guardare».

 

beach volley 1

Le atlete lamentano che le telecamere indugiano più volentieri sui loro corpi che su quelli dei loro colleghi maschi.

«In queste Olimpiadi non ho notato grandi situazioni del genere, anche perché i giapponesi sono molto timorati e fanno una ripresa abbastanza standard. Certo, nei replay si va un po' a stringere l'inquadratura. Poi, sicuro c'è un gran fermento nel mondo su questi argomenti e va cercata una regola. Nell'atletica, uno scavalcamento di una saltatrice in alto è uno spettacolo del corpo e la ripresa non può ignorarlo; non bisogna esagerare ma riprendere bene fa parte del movimento atletico».

 

ginnaste tedesche 9

Le sono capitate situazioni del genere nella sua lunga carriera di regista tv sportivo?

«Ricordo gli internazionali di tennis a Roma, abbiamo avuto minacce di ritiro da parte araba. Siamo stati un po' più larghi nelle inquadrature. Bisogna sempre mediare tra le varie esigenze».

La squadra di beach handball norvegese nel 2017 con il bikiniLa squadra di beach handball norvegese nel 2017 con il bikini 2La squadra di beach handball norvegeseginnaste tedesche 7ginnaste tedesche 2ginnaste tedesche 1ginnaste tedesche 10ginnaste tedesche 11ginnaste tedesche 12ginnaste tedesche 13ginnaste tedesche 5ginnaste tedesche 3ginnaste tedesche 4ginnaste tedesche 6ginnaste tedesche 8

Ultimi Dagoreport

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…