L’ULTIMA FOLLIA DI LUIS ENRIQUE: FA GIOCARE SAFONOV AL POSTO DI DONNARUMMA PERCHE’ SE LA CAVA MEGLIO CON I PIEDI (PECCATO CHE IL PORTIERE RUSSO CON UNA SUA PAPERISSIMA ABBIA PROPIZIATO IL GOL DEL BAYERN) – “IL NAPOLISTA”: “LUIS ENRIQUE È UNO DEGLI ALLENATORI CHE MANDA FUORI DI TESTA UNA SQUADRA, PENSA DI ESSERE UN GRANDE INTELLETTUALE E DESTABILIZZA I SUOI GIOCATORI. LA FRASE CHE RIPETE SEMPRE E’ 'NON HO BISOGNO DI AVERE STELLE IN SQUADRA PERCHÉ IL MIO COLLETTIVO SARÀ MIGLIORE DEL SINGOLO” (CON QUESTA FILOSOFIA IL PSG RISCHIA DI ESSERE ELIMINATO DALLA CHAMPIONS AI GIRONI)
Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera" - Estratti
Al 38’ del primo tempo corner per il Bayern di Monaco e davanti allo schermo gigante del bar parigino i tifosi del Psg tremano. C’è chi chiude gli occhi, chi si gira dall’altra parte, «avvisatemi quando è passata»: è il classico momento in cui di solito il Paris Saint-Germain, in Champions League, prende un gol, spesso per colpa di Gigio Donnarumma, il grande portiere italiano capace di voli e parate straordinarie ma spesso in difficoltà nel gioco aereo nell’area piccola.
Kimmich tira un ottimo cross a rientrare. Intervento sbagliato del portiere, respinta corta e il sudcoreano del Bayern Kim Min-jae, l’ex del Napoli, di testa può spingere facilmente il pallone in porta, nel tripudio rosso della Allianz Arena di Monaco. Sarà l’unico gol della serata.
Ma stavolta il colpevole non è Donnarumma. In porta, per questa ennesima partita buttata dal Psg, il coach Luis Enrique ha schierato Matvey Safonov, il 25enne russo preso quest’estate dal Krasnodar per tenere sulle spine Donnarumma, spronarlo a progredire, e magari sostituirlo se Safonov dovesse dimostrarsi migliore.
La maledizione però continua, che tra i pali ci sia Donnarumma o Safonov l’esito non cambia: corner, cross, gol. E nel bar parigino a questo punto la disperazione dilaga, perché si capisce che questa sarà un’altra di quelle sere: occasioni buttate in attacco, pasticcio difensivo, poi perdita di lucidità e sconfitta.
E infatti all’inizio del secondo tempo l’attaccante Ousmane Dembelé si fa scioccamente espellere per doppia ammonizione, e in 10 contro 11 il Paris Saint-Germain non può recuperare, tantomeno in trasferta contro una squadra che, seppure non impressionante, è pur sempre il Bayern.
La serata che avrebbe potuto segnare l’addio di Donnarumma al posto da titolare, inaspettatamente, finisce per rafforzarlo, perché Safonov ha avuto la sua grande occasione e l’ha sprecata. L’entourage di Donnarumma poi sottolinea che Gigio era ancora indisposto per lo stesso virus intestinale che gli aveva impedito di giocare in Nazionale contro la Francia a San Siro.
Resta la stagione in salita per il Paris Saint-Germain, che con 800 milioni di budget a disposizione è fermo al 26° posto in classifica nella prima fase di Champions League.
Qualificazione a rischio, e il coach Luis Enrique che nel dopo partita per la prima volta sembra davvero contrito, quando dice «mi prendo tutte le responsabilità». È stato lui in estate a non volere un vero numero 9, e adesso nessuno è in grado di fare gol.
Quanto al prenderli, il portiere si dimostra irrilevante o quasi.
PSG, PERCHÉ DONNARUMMA NON HA GIOCATO COL BAYERN? «LUIS ENRIQUE LO STA DESTABILIZZANDO
Luis Enrique ieri ha messo in panchina Gigio Donnarumma contro il Bayern Monaco in Champions; a difendere i pali del Psg c’era infatti il secondo portiere, Matvey Safonov, ritenuto colpevole per il gol subito che ha deciso la partita.
In Francia attaccano le scelte di Luis Enrique su Donnarumma
Il giornalista di Rmc Sport Daniel Riolo ha espresso il suo disappunto per la decisione del tecnico del club parigino. Nonostante infatti prestazioni incostanti da parte del capitano della Nazionale italiana, i continui cambi potrebbero portarlo a destabilizzarsi:
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«L’errore di Safonov potrebbe costare al Psg il passaggio in Champions. Ma il problema non è solo l’errore, è mettere in imbarazzo Donnarumma. Il tecnico sta perdendo la fiducia del portiere. C’era bisogno di cambiarlo? Non ha in panchina Sepp Maier o Lev Yachine, ma Safonov. Ridicola la sua decisione. Con queste scelte finirà per creare tensione anche tra club e tifosi; Luis Enrique è uno degli allenatori che manda fuori di testa una squadra, come Mourinho».
Ancora:
«L’idea di Luis Enrique è quella di voler giocare sempre allo stesso modo o di voler creare qualcosa di nuovo che sorprenda l’avversario? Così sta destabilizzando i suoi giocatori. Pensa di essere un grande intellettuale. I giocatori amano questo tipo di allenatori all’inizio perché si sentono apprezzati, ma non appena giochi contro una squadra più forte è finita, ti schianti. Soprattutto perché questa riflessione è sempre accompagnata dalla sua citazione “Non ho bisogno di avere stelle in squadra perché il mio collettivo sarà migliore del singolo”».