rudi garcia victor osimhen

SCAZZO NEGLI SPOGLIATOI TRA RUDI GARCIA E OSIMHEN DOPO IL PAREGGIO CON IL BOLOGNA - IL TECNICO HA ALZATO LA CRESTA (“SI FA COME DICO IO”) E IL NIGERIANO NON VOLEVA NEANCHE PARLARGLI. POI QUANDO I TONI SI SONO ALZATI, HA ACCETTATO IL FACCIA A FACCIA: E’ RIMASTO SULLA SUA POSIZIONE MA HA CHIESTO SCUSA PER IL GESTO PLATEALE DURANTE LA SOSTITUZIONE - IL “CORRIERE” RIVELA: “GARCIA HA SCELTO RIUNIONI A PORTE CHIUSE, SPESSO IN FRANCESE (E CHI NON LO CAPISCE?) E UNA LINEA DI DEMARCAZIONE TRA GRUPPO TECNICO E IL RESTO DELLA DIRIGENZA DEL CLUB. UNO STRAVOLGIMENTO” - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”

 

SCAZZO IN CAMPO TRA RUDI GARCIA E VICTOR OSIMHEN

Rudi Garcia non difetta in personalità, del suo credo […] ne ha fatto un vessillo sin dai primi giorni a Napoli. Lo scudetto sulla maglia è un’eredità pesante, l’allenatore francese ha però scelto di non cavalcare l’onda. Tanta la fretta di mettere la propria firma sulla nuova era, ha delegittimato gli «eroi» dell’impresa spallettiana. L’idea può esser valida se assistita dai risultati, ma finora […] così non è stato.

SCAZZO IN CAMPO TRA RUDI GARCIA E VICTOR OSIMHEN

 

[…] Questo sono io e si fa come dico io: ha ribadito più o meno così domenica sera a Osimhen al termine della gara col Bologna. Il nigeriano, sostituito, ha protestato in campo, a telecamere accese. Nello spogliatoio il confronto è stato ancora più forte. Il calciatore che in un primo momento non voleva parlargli, quando i toni della discussione si sono alzati ha accettato il faccia a faccia. Ciascuno è rimasto sulle proprie posizioni, ieri mattina a mente fredda, il centravanti ha chiesto scusa.

 

SCAZZO IN CAMPO TRA RUDI GARCIA E VICTOR OSIMHEN

L’allenatore gli ha sottolineato la mancanza di rispetto nei suoi confronti (sacrosanta) ma anche verso la squadra e quel compagno (Simeone) subentrato al suo posto. Giusto. Qualche scambio lo ha avuto anche con Kvaratskhelia (più mite ma con un muso lungo così) sostituito ancora una volta e demoralizzato. Il credo Garcia, per ora, non trova consensi. Una via d’uscita va individuata. Non sono in discussione le sue teorie tecniche o tattiche, quanto invece le relazioni che l’allenatore ha volutamente trascurato.

 

SCAZZO IN CAMPO TRA RUDI GARCIA E VICTOR OSIMHEN

Il calcio, quello vincente di una stagione fa, è stato anche chimica, empatia. Forza d’insieme, sacrificio totale, oltre che forza dei singoli. Garcia ha scelto un’altra via: riunioni a porte chiuse, spesso in francese (e chi non lo capisce?) e una linea di demarcazione tra gruppo tecnico e il resto della dirigenza del club. Uno stravolgimento, insomma. Quante volte Osimhen si è ribellato a Spalletti? Tante, la forza del rapporto umano ha trasformato però le liti in motivazioni. […]

 

Garcia qualcosa deve cedere, per avvicinarsi a un mondo che non è un lavoro e basta e per sostenere l’eredità-scudetto. De Laurentiis prova a dare le sue motivazioni. Alla vigilia della sfida a Bologna si è fatto sentire […] con un tweet: «Si riparte da Bologna. Bravi tutti». […] Interventismo e anche sarcasmo. C’è, il presidente. Udinese e Lecce, le prossime gare, saranno attenzionate […]

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA