juventus rabiot vlahovic

LA RINCORSA SCUDETTO DELLA JUVE: I NUMERI DICONO CHE NON SI PUÒ FARE – SCONCERTI: “SE I BIANCONERI HANNO RECUPERATO A MILAN E INTER 4-5 PUNTI IN 14 PARTITE, È MOLTO DIFFICILE NE POSSA RECUPERARE 7-8 IN DIECI GIORNATE. LE PROIEZIONI FINALI DICONO CHE LO SCUDETTO SI VINCE A 81 PUNTI, MOLTO POCHI. BASTA RICORDARE CHE L’ULTIMO NAPOLI DI SARRI CON 91 PUNTI ARRIVÒ SECONDO. INTER ANCORA DAVANTI, MILAN REGOLARE…"

Mario Sconcerti per corriere.it

 

juventus rabiot vlahovic

Aggiungerei qualche dato solido alle parole sulla corsa scudetto. Solido vuol dire basato su dati oggettivi e non su giudizi di parte. E, per esempio, vedere il calcio da tifosi come facciamo tutti, significa per definizione vederlo da una parte. La base oggettiva la forniscono le 14 partite senza sconfitta della Juve, cioè la sua rimonta. Dove ha portato? Guardiamo il dettaglio. Questa era la classifica dopo la quattordicesima giornata, metà campionato fa: Napoli 35 punti, Milan 32, Inter 31, Juventus 21.

 

Sono dati quasi dimenticati, ma evidenti. La Juve ha recuperato 10 punti al Napoli, 4 al Milan, 5 all’Inter. Per capire che cosa può accadere nelle ultime dieci giornate è importante stabilire la velocità di queste quattro squadre, cioè la media punti tenuta ogni partita durante le 14 giornate di rimonta della Juve. È il dato più realistico che possiamo mettere in campo: Napoli 1,57 (punti a partita), Milan 2, Inter 2,07, Juve 2,28.

vlahovic consola venuti 1

 

Primo dato molto intuitivo. Se la Juve ha recuperato a Milan e Inter 4-5 punti in 14 partite, è molto difficile ne possa recuperare 7-8 in dieci giornate. Naturalmente la media dell’Inter è calcolata su 13 partite. Manca il recupero con il Bologna. Ma questa classifica permette di arrivare comunque a una proiezione reale di fine campionato. Con questi punti medi la classifica finale sarebbe questa: Inter 80,77 punti, Milan 80, Juve 76-75, Napoli 72-73.

 

A questo punto dipende da che significato vogliamo dare al decimale di differenza tra Inter e Milan. È molto semplice: la cifra viene fuori moltiplicando la media dell’Inter nelle ultime 13 partite (cioè 2,07) per le undici giornate finali. Ma la media, 2,07, è impossibile da realizzare nel recupero di Bologna dove si possono fare tre risultati che darebbero tutti più o meno di 2, mai 2. Quindi, per questa strada teorica, a Bologna l’Inter deve per forza vincere. A quel punto arriverebbe a 81 finali. È interessante guardare la Juve. Riprenderebbe il Napoli e finirebbe al terzo posto. Si può fare un’osservazione classica: dieci partite si possono anche vincere tutte, quindi per chi ci riuscisse, la media si alzerebbe fino a livelli imprevedibili. È vero, ma vincere sempre non è un’ipotesi, è una speranza. Può succedere, ma quest’anno dieci vittorie consecutive non sono riuscite a nessuno.

 

dusan vlahovic in fiorentina juventus 7

Resta da prendere in considerazione un’ultima ipotesi reale, il risultato di Juventus-Inter, ultimo scontro diretto rimasto. Vincesse la Juve il suo totale punti non cambierebbe molto perché la Juve parte da una media già alta, 2,28 a partita. Resterebbe terza sempre intorno ai 76 punti. Per l’Inter invece è un altro risultato decisivo. Perdesse, la sua proiezione finale scenderebbe da 80,7 a 78; a 79 se pareggiasse. Non basterebbero.

 

In fondo a questo viaggio le conclusioni sono cinque: lo scudetto si vince intorno agli 81 punti. Cioè molto pochi. Basta ricordare che l’ultimo Napoli di Sarri con 91 punti arrivò secondo.

 

max allegri e dusan vlahovic

Altra conclusione: nemmeno il netto miglioramento della Juve consente di pensare allo scudetto. Terzo, il Napoli è sulla strada del quarto posto. Quarto, l’Inter è ancora in vantaggio su tutti, sia pure di pochi decimali. Quinto, il Milan è la squadra più regolare, ma di una regolarità che non basta. Serve una piccola accelerazione. Ripeto, queste sono proiezioni basate sui risultati effettivi della seconda metà di campionato, hanno quindi un carattere forte, ma non definitivo. Non sono però il parere di nessuno. Rispondono a un criterio oggettivo. Ma perfino il vecchio Popper, dal suo giardino di Londra, ricordava che dietro un ciuffo d’erba si nasconde il caos.

MAX ALLEGRI ALLENATORE DELLA JUVENTUS

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