IL VERO GENIO DEL CALCIO ITALIANO: IGLI TARE! IL DS DELLA LAZIO HA COSTRUITO LA ROSA CON GLI STESSI MILIONI SPESI DALLA JUVE PER HIGUAIN – I SUOI CAPOLAVORI: “MITO” KLOSE A PARAMETRO ZERO, KEITA PAGATO 400 MILA EURO E RIVENDUTO A 30 E MILINKOVIC, "IL NUOVO POGBA, PER CUI LOTITO HA RIFIUTATO UN’OFFERTA DA 70 MILIONI - ECCO IL SUO METODO...
Giulio Cardone per la Repubblica
Il dato di cui Igli Tare va orgoglioso, e nello stesso tempo il più significativo del suo lavoro, è che non ha mai sbagliato un acquisto costato alla Lazio da 4 milioni in su. Per questo Lotito, che gli affidò il mercato nel 2008 quando a 35 anni aveva appena smesso di giocare, se lo tiene stretto. Lo scelse come successore di Sabatini anche perché parla sei lingue, "dettaglio" che lo agevola nei contatti in giro per il mondo. Un suo amico era "Mito" Klose, portato in biancoceleste a parametro zero nel 2011.
Oggi Tare è considerato uno dei più bravi ds d' Europa, in effetti impressiona il rapporto tra budget a disposizione e qualità dei giocatori comprati. Spesso gli capita di intuirne le potenzialità da giovanissimi, com' è successo per Keita: pagato 400mila euro (premi di formazione), venduto l' estate scorsa a 30 milioni. Poi sa valutare all' altezza della Serie A giocatori di campionati minori, vedi Biglia nell' Anderlecht: preso a 7,5 milioni e rivenduto a 17.
Il suo capolavoro è Sergej Milinkovic: «Diventerà uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato e non solo», sentenziò quando nel 2015 convinse Lotito ad acquistare il giovane serbo per 6 milioni dal Genk. In estate, la Lazio ha rifiutato un' offerta da 70 milioni e il prezzo per "il nuovo Pogba" è destinato a salire.
Quasi tutte le sue scelte vengono accolte con scetticismo: è accaduto con Lulic (ora capitano a furor di popolo), Hoedt (preso a parametro zero e ceduto per 17 milioni), Lukaku (decisivo in Supercoppa con la Juve), Strakosha (portiere sempre più sicuro) e soprattutto con quel Luis Alberto diventato uno dei protagonisti del campionato. Altro acquisto low cost (5,5 milioni) di Tare: «Seguivo il Deportivo La Coruña perché volevo Lucas Perez, invece sono rimasto impressionato proprio da Luis Alberto. Bisognava solo aspettarlo, ha qualità e intelligenza per coprire diversi ruoli ». Ora punta sull' esterno Marusic, preso alla stessa cifra dall' Ostenda, in Belgio: «Ha tecnica e forza fisica, credo che sarà una delle sorprese del campionato», anticipava qualche settimana fa.
E sul giovane Murgia, prodotto del vivaio preferito a Cataldi: «In lui vedo qualcosa di impressionante, una determinazione e un' umiltà che lo possono far diventare un giocatore molto importante anche per la Nazionale ».
Molti suoi colleghi, studiandolo, pensavano avesse una fitta rete di osservatori nel mondo. E invece no, zero: «Non abbiamo né osservatori né procuratori di fiducia », dice. Quello della Lazio si può definire "one man market", Tare fa tutto da solo. Il suo metodo è particolare: «Io lavoro con una serie di miei contatti in giro per l' Europa, valuto tutti i giocatori di persona insieme con i miei analisti». Gli procurano dati e statistiche sul calciatore sotto osservazione, che lui studia per ore in video e poi dalla tribuna, quando è arrivato il momento di stringere il cerchio.
Decisivo, per la scelta, l' aspetto caratteriale: «Il giocatore che mi ha dato più soddisfazione? Quelli che hanno grande disciplina fuori e dentro il campo », sottolinea. Tra le intuizioni, la fiducia a Simone Inzaghi come allenatore di alto livello. Proprio l' asse tecnico-ds è uno dei segreti di questa Lazio che ora va a sfidare la Juve - battuta a sorpresa in Supercoppa - senza paura.
La rosa attuale è costata quasi come il solo Higuain, 98 milioni, e adesso ne vale 368. Ha giocato, la Lazio di Tare, 8 finali e 4 ne ha vinte, ma nel curriculum del ds c' è una lacuna che gli fa male: mai raggiunta la fase a gironi di Champions. Ecco, può essere l' anno giusto per colmarla.