napoli a regola d'arte

NAPOLI ALL’AVANGUARDIA – MOSTRE E SPERIMENTAZIONI: UN ATLANTE VARATO DAL "MUSEO MADRE" PER ANDARE ALLA SCOPERTA DEL VOLTO CONTEMPORANEO DELLA CITTA’, TRA I PIU’ STRAORDINARI CANTIERI DELLA CREATIVITÀ IN ITALIA - QUI SI SONO FORMATI MIMMO JODICE E MIMMO PALADINO…

10000 LINES - SOL LEWITT10000 LINES - SOL LEWITT

Vincenzo Trione per “Io Donna”

 

Troppo spesso della mia città si parla in termini negativi: violenze, illegalità, malavita, corruzione. O in termini nostalgici: alcuni scrittori si limitano a celebrarne i fasti passati, evocando il dolore determinato da (presunte) “armonie perdute”. Invece, Napoli è (anche) altro.

 

È tra i luoghi più meravigliosamente contraddittori del nostro Paese, la cui fisionomia era stata già colta da Domenico Rea in un saggio del 1949. Da un lato, vi è l’anima borghese, che «si distende sul mare fino a Posillipo».

 

RELATIONAL - BIANCO VALENTERELATIONAL - BIANCO VALENTE

Dall’altro lato,  l’anima opaca, fatta di una «massa incandescente di bassi, con una convivenza sfacciata del povero e del ricco». Zone luminose, aristocratiche. E zone oscure, plebee. L’ Eden e le Malebolge, la bellezza e l’inferno: insieme. A queste antitesi ha alluso anche un drammaturgo come Mimmo Borrelli in alcuni struggenti versi: «Napule ‘int’ a ll’ anema / Napule tumore. / Napule senz’anema / Napule r’ammore».

 

Chi vive a Napoli è quasi costretto a subire questa danza di differenze. Chi è nato a Napoli ma vive altrove come me al contrario, è portato a riflettere su queste schizofrenie. A interrogarsi su di esse. Con un misto di severità e di passione. Forse è questa la ragione per cui, dopo alcuni dubbi iniziali, ho accettato l’invito del Museo d’arte contemporanea Madre di Napoli di coordinare un Dipartimento di ricerca.

museo Madre di Napolimuseo Madre di Napoli

 

Coadiuvato da Olga Scotto di Vettimo, Alessandra Troncone e Loredana Troise, nel 2013 ho avviato una difficile ricognizione di tipo archeologico su momenti dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania negli ultimi cinquant’anni.

 

Abbiamo consultato biblioteche e archivi, rintracciato eredi. Abbiamo provato così a offrire uno spaccato inclusivo, per documentare esperienze di artisti, di galleristi, di soprintendenti. E, poi: mostre, progetti. È stata una piccola impresa condotta da speleologi per caso, impegnati a far affiorare dai sotterranei della memoria gesti, pratiche, iniziative.

Su di me ha agito un doppio stato d’animo. Il bisogno di reagire alla rimozione di cui la Napoli dell’arte è stata vittima nelle principali storie dell’arte contemporanea.

 

AXER DESAXER - DANIEL BURENAXER DESAXER - DANIEL BUREN

E, insieme, la necessità di dimostrare che, pur tra conservatorismi e prudenze, questa città è stata tra i più straordinari cantieri della creatività in Italia: soprattutto dalla seconda metà degli anni Sessanta in poi. Proviamo a entrare in questo dinamico laboratorio di poetiche.

A questo contesto devono molto alcuni tra i più importanti movimenti europei del secondo dopoguerra (l’arte povera, la cui consacrazione si ha ad Amaldi sopperire al vuoto istituzionale (come Lucio Amelio, Lia Rumma, Peppe Morra, Pasquale Trisorio, Alfonso Artiaco).

 

museo Madre di Napolimuseo Madre di Napoli

Qui è stata concepita la più grande collezione d’arte contemporanea a tema del secondo Novecento (Terrae Motus, ideata da Lucio Amelio all’indomani del sisma del 1980, con autori come Warhol, Beuys, Haring, Richter, Vedova, Merz e Pistoletto). Qui è nata l’esperienza (unica) delle stazioni dell’arte della metropolitana che si sviluppa tra tunnel e aperture all’esterno. Qui, infine, sono approdate alcune tra le voci più significative dell’arte del nostro tempo (da Haring a Kiefer).

 

IL CAVALLO - MIMMO PALADINOIL CAVALLO - MIMMO PALADINO

E si è compiuto il leggendario incontro tra il cinico Warhol e l’utopista Beuys negli spazi di Amelio: nel 1980, l’icona dell’american dream e il profeta di una società estetica libera si ritrovano, nella galleria di Piazza dei Martiri, con l’obiettivo di superare antitesi tra orizzonti poetici e culturali differenti.

 

Sullo sfondo, alcune tra le proposte più innovative in ambito teatrale (Roberto De Simone, Mario Martone, Toni Servillo), musicale (Nuova Compagnia di Canto Popolare, Pino Daniele, Eduardo Bennato, Almamegretta) e cinematografico (ancora Martone, Paolo Sorrentino, Pappi Corsicato, Antonio Capuano).?

 

Nel corso di questo viaggio, mi sono interrogato sull’identità dell’artista napoletano. Alcuni tratti sono ricorrenti. Rifiuto di ogni omologazione. E, inoltre: una certa litigiosità. Un’inclinazione alla solitudine. La capacità di resistere. Lo sforzo per dar vita a proposte d’avanguardia pronte, tuttavia, ad accogliere frequenti rinvii: le tradizioni locali, il substrato mitopoietico, gli intrecci tra classicità greco-romana, modelli rinascimentali, naturalismo barocco e folklore autoctono.

SENZA TITOLO - JANNIS KOUNELLISSENZA TITOLO - JANNIS KOUNELLIS

 

E ancora: una sfrenata duttilità nel manovrare linguaggi diversi reinventandone le grammatiche. Infine, un profondo senso del tragico. Ecco: forse l’ aspetto che avvicina alcune tra le presenze più rilevanti dell’arte napoletana del secondo Novecento è proprio questo. «Ogni punto di Napoli per noi è stato accampamento; vi abbiamo sparpagliato le ossa e la memoria, il poco rancio, le cicche, le reliquie», scriveva Luigi Compagnone.

 

Nel 2015 il Dipartimento ha concluso la perlustrazione. Il materiale è stato ordinato in un volume, Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania. 1966-2016 (ora edito da Electa). Dunque un atlante, in cui ogni artista è trattato come se fosse un luogo; le istituzioni, come se fossero regioni; e le mostre organizzate negli spazi pubblici, come se fossero penisole.

 

Ad accompagnare questo itinerario, un album dove abbiamo scelto fotografie di esposizioni decisive: come frame di un lm la cui sceneggiatura è rappresentata dalle pagine dedicate a Napoli da scrittori e da poeti (da Dostoevskij a Elena Ferrante) raccolte in un’antologia che ha un po’ il valore di un catalogo di dichiarazioni d’amore. Un work in progress, che verrà aggiornato periodicamente. Ci piacerebbe che altre città d’Italia si misurassero con imprese simili. Lasciando così (finalmente) affiorare il volto più moderno del nostro Paese.

MIMMO JODICEMIMMO JODICEAVE OVO - FRANCESCO CLEMENTEAVE OVO - FRANCESCO CLEMENTEMIMMO JODICE 3MIMMO JODICE 3

 

abo17 mimmo palladinoabo17 mimmo palladino

 

Ultimi Dagoreport

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO" TUTTO COCA, CHAMPAGNE E ESCORT, CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)