clorochina d

IL CUORE DEL PROBLEMA - CLOROCHINA E IDROSSICLOROCHINA POSSONO CAUSARE PROBLEMI DEL RITMO CARDIACO CHE POTREBBERO ESSERE AGGRAVATI SE IL TRATTAMENTO È COMBINATO CON ALTRI FARMACI – L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI TORNA A RIBADIRE I POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DELLA TERAPIA IN SPERIMENTAZIONE, PROMOSSA ANCHE DA TRUMP, CONTRO IL COVID-19...

Laura Cuppini per "www.corriere.it"

 

coronavirus Italia

«Clorochina e idrossiclorochina possono causare problemi del ritmo cardiaco e questi potrebbero essere aggravati se il trattamento è combinato con altri farmaci, come l’azitromicina antibiotica, che hanno effetti simili sul cuore». A ribadire i possibili effetti collaterali di una terapia in sperimentazione contro Covid-19 è l’Agenzia europea dei medicinali (Ema).

 

La clorochina e l’idrossiclorochina sono autorizzate in Europa per il trattamento della malaria e di alcune malattie autoimmuni e vengono utilizzate da tempo, in studi clinici, nell’infezione da Sars-CoV-2. «I dati sono ancora molto limitati e inconcludenti e gli effetti benefici di questa terapia in Covid non sono stati dimostrati. Sono necessari risultati di studi ampi e ben disegnati per trarre qualsiasi conclusione» spiega l’Ema in una nota.

coronavirus

 

Quello che invece indagini recenti hanno mostrato in modo chiaro è che con l’uso di clorochina o idrossiclorochina, alcuni pazienti «hanno riportato problemi gravi, in alcuni casi fatali, del ritmo cardiaco, in particolare se assunti a dosi elevate o in associazione con l’azitromicina antibiotica».

 

L’Agenzia europea raccomanda quindi agli operatori sanitari di monitorare attentamente i malati, soprattutto se hanno problemi cardiaci preesistenti. Questi medicinali, infine, «non devono essere acquistati senza prescrizione né utilizzati senza la supervisione di un medico».

 

coronavirus

L’Ema chiede di «segnalare eventuali sospetti effetti collaterali alle rispettive autorità nazionali di regolamentazione» (In Italia l’Agenzia del farmaco, Aifa). Oltre agli effetti indesiderati a carico del cuore (inclusa un’anomala attività elettrica che influisce sul ritmo cardiaco, con il prolungamento del tratto Qt), clorochina o idrossiclorochina possono causare problemi a fegato e reni, danni alle cellule nervose e riduzione dei livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia).

 

reparto di terapia intensiva all'ospedale di wuhan 1

Combinazione promossa da Trump

Crescono anche negli Usa i dubbi sulla clorochina, indicata tra i farmaci più promettenti nella fase iniziale dell’epidemia. Uno studio dell’Università della Virginia — non ancora pubblicato — riporta i dati dell’uso dell’idrossiclorochina (derivato della clorochina) su 368 pazienti ricoverati in un ospedale per veterani.

 

Il 28% di quelli a cui era stata data solo idrossiclorochina è morto, mentre in chi è stato curato con terapie standard, non specifiche per Covid-19, il tasso è risultato dell’11%; infine un gruppo che ha ricevuto idrossiclorochina associata a un antibiotico ha avuto un tasso di morte del 22%. In merito alla necessità di ricorrere alla ventilazione meccanica, l’analisi non ha mostrato miglioramenti con il trattamento.

coronavirus spedali civili brescia 1

 

La combinazione di idrossiclorochina e azitromicina è stata promossa da Donald Trump come presunta terapia efficace contro l’infezione da nuovo coronavirus. In un tweet del 21 marzo il presidente Usa scriveva che «idrossiclorochina e azitromicina, assunte insieme, hanno una chance reale di essere una delle più grandi svolte nella storia della medicina». Oggi arriva la secca bocciatura dei National institutes of health (Nih) americani: nelle nuove linee guida pubblicate online si legge che la combinazione tra l’antibiotico azitromicina e l’antimalarico idrossiclorochina va evitata, «tranne che nell’ambito di uno studio clinico», a causa di «potenziali effetti tossici».

 

 

Aumentato rischio di aritmie

clorochina

Non solo. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Circulation, nato dalla collaborazione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e un gruppo di ricerca della New York University, i pazienti con Covid sono esposti — già di per sé — a un aumentato rischio di sviluppare aritmie cardiache. «L’infezione da Sars-CoV-2 — spiega Pier Leopoldo Capecchi, direttore Unità di Medicina interna e dell’urgenza dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese — provoca un aumentato rischio di sviluppare aritmie potenzialmente mortali.

coronavirus

 

Attualmente si ritiene che ciò sia in parte legato a un danno miocardico da invasione diretta virale e dalla scadente ossigenazione dovuta all’interessamento polmonare, e in parte all’utilizzo di alcuni farmaci con azione antivirale che interferiscono con l’attività elettrica del cuore».

 

Per Capecchi, «dal momento che l’infezione grave da coronavirus è caratterizzata da una vera e propria tempesta infiammatoria, abbiamo suggerito di considerare lo stato infiammatorio di per sé come un fattore aggiuntivo di rischio aritmico nei pazienti e di valorizzare, in tal senso, il potenziale effetto protettivo svolto da farmaci in grado di bloccare specifiche molecole infiammatorie».

coronavirus

 

Cuore e polmoni, ma anche reni, occhi e cervello

Ma la ferocia del virus Sars-CoV-2 non colpisce solo il cuore (e i polmoni): Covid è una malattia sistemica, il cui raggio d’azione si allarga all’intero organismo, danneggiando anche vasi sanguigni, reni, intestino (diarrea), occhi (congiuntivite) e cervello (encefaliti, crisi epilettiche, perdita di coscienza, perdita dell’olfatto, ictus). «Questa malattia può attaccare quasi tutto nel corpo con conseguenze devastanti», spiega Harlan Krumholz, dell’Università di Yale, sulla rivista Science.

 

coronavirus

Il virus inizia il suo cammino entrando nella gola e nel naso, dove trova un ambiente accogliente. Quindi produce infinite copie di sé stesso per invadere altre cellule. Quando il virus si moltiplica, la persona contagiata può diffonderlo, rimanendo asintomatica oppure iniziando ad avere febbre, tosse secca, mal di gola, perdita di gusto e olfatto, dolori al corpo e alla testa.

 

Se il sistema immunitario non riesce a respingerlo in questa fase iniziale, il virus avanza causando la polmonite. In altre persone le cose possono peggiorare all’improvviso e si sviluppa la cosiddetta “sindrome da stress respiratorio acuto”, dove i livelli di ossigeno nel sangue crollano e respirare diventa sempre più difficile, con possibilità di arrivare alla morte. Si pensa che ciò possa dipendere da una iper reazione del sistema immunitario, chiamata “tempesta di citochine”.

cuore

 

 

Nessun danno da farmaci per ipertensione

C’è infine una buona notizia, o meglio una conferma. I farmaci per la pressione alta (come gli ACE-inibitori o i bloccanti del recettore per l’angiotensina) non sembrano influenzare gravità e mortalità nei pazienti Covid-19: dubbi in tal senso erano sorti in quanto Sars-CoV-2 utilizza il recettore per l’enzima ACE-2 all’inizio del processo infettivo.

CORONAVIRUS - TAMPONE

 

Le rassicurazioni arrivano da uno studio di Aiping Deng, del Central Hospital of Wuhan in Cina, pubblicato sulla rivista Jama Cardiology. Lo studio ha considerato 1.178 pazienti con età media 55 anni, di cui 362 ipertesi; il 31,8% degli ipertesi era in cura con ACE-inibitori o bloccanti del recettore per l’angiotensina (ARB). La mortalità ospedaliera media per i pazienti si è assestata all’11%, nel gruppo di ipertesi al 21,3%. Non sono però emerse differenze, sia in termini di gravità della patologia sia di mortalità, nel gruppo degli ipertesi tra coloro che assumevano i farmaci per la pressione alta e coloro che, invece, non erano in terapia.

 

 

Queste prime evidenze cliniche suggeriscono che i farmaci per l’ipertensione non influenzano mortalità e gravità dell’infezione da Sars-CoV-2, supportando quindi le linee guida secondo cui i pazienti con pressione alta non devono sospendere la terapia.

cuore 2scompenso cardiaco 1

CORONAVIRUS CONTROLLI FIUMICINOreparto di terapia intensiva all'ospedale di wuhan 3donald trump 3

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…