LA TACHIPIRINA AIUTA CONTRO IL COVID? - LE RISPOSTE DI REMUZZI, DIRETTORE DELL’ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE MARIO NEGRI: "GLI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI UTILIZZATI AI PRIMI SINTOMI DELLA MALATTIA RIDUCONO DEL 90% L’EVOLUZIONE VERSO LE FORME GRAVI E L’OSPEDALIZZAZIONE. NON AVREMMO PROBLEMI DI POSTI LETTO SE FOSSIMO TUTTI VACCINATI. LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE? CONTRIBUTO IRRILEVANTE ALLA CRESCITA DEI CONTAGI"

Ruggiero Corcella e Silvia Turin per www.corriere.it

 

GIUSEPPE REMUZZI

La variante Omicron sta scatenando la «tempesta perfetta»: centinaia di migliaia di casi, tra nuove infezioni e re-infezioni, e ospedali al collasso. Anche in Italia si assiste a un’impennata dei nuovi positivi e oggi riprende del tutto, sebbene con le nuove regole, la vita lavorativa e molti studenti tornano in classe.

 

Le prossime due settimane si annunciano decisive, anche per capire se qui in Italia la variante Omicron alla fine prevarrà sulla variante Delta.

«In un certo senso, abbiamo due pandemie: una sostenuta da Omicron e l’altra ancora da Delta — spiega al Corriere della Sera Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri —. Non dobbiamo dimenticare che molti pazienti in terapia intensiva hanno contratto la Delta, che ha continuato a espandersi anche nelle ultime settimane».

 

giuseppe remuzzi

Chi sono i pazienti che occupano i posti letto delle terapie intensive?

«Anche all’interno degli ospedali ci sono “due pandemie”: una dei vaccinati e una dei non vaccinati. Come si vede dai grafici dell’Istituto Superiore di Sanità che misurano l’incidenza dei ricoveri ogni 100mila abitanti divisa per status vaccinale e classe di età, l’essere vaccinati protegge in un modo importantissimo.

 

Con la terza dose in generale finiscono in terapia intensiva solo persone anziane e che hanno altri tipi di malattie associate. La percentuale di non vaccinati in ospedale è altissima, se tutti fossimo vaccinati, non ci sarebbe alcun problema di saturazione dei posti letto».

 

RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVAINCIDENZA

In merito alle prossime due settimane, che cosa ci si può aspettare?

«Se le due varianti dovessero continuare a coesistere, questo potrebbe rappresentare un problema. Se invece Omicron riuscisse a sopraffare Delta, dal momento che la malattia che provoca è meno severa, allora forse riusciremo a vedere la discesa della curva nel giro di qualche settimana. L’espansione rapidissima di Omicron che sovrasti Delta non sarebbe in sé una cattiva notizia».

 

Qualcuno ipotizza che la variante Omicron possa anche far finire la pandemia, è così?

«Con una variante così contagiosa si arriverebbe prima al picco della curva dei nuovi positivi, allo stesso modo, come già successo in Sudafrica e Gran Bretagna, sarà più veloce anche il calo, ma se vogliamo parlare di fine della pandemia credo che dovremo ancora prendere delle precauzioni almeno per un paio d’anni».

 

terapia intensiva covid 4

Perché con Omicron l’immunità di gregge resta una chimera?

«Sì: se anche arrivassimo al 95% tra vaccinati e guariti resterebbero da considerare le mutazioni del virus (che non si fermano) e la circolazione delle persone (che continua). Potremmo parlare di una “via d’uscita dalla pandemia”, quasi una “sorta di immunità di gregge”».

 

L’apertura delle scuole influirà sulla crescita dei contagi in modo decisivo?

«La scuola è rimasta chiusa per tanto tempo e i contagi hanno continuato ad aumentare: credo che il contributo degli studenti sia davvero irrilevante con una variante che si diffonde con tale velocità».

 

terapia intensiva covid 3

Oltre ai vaccini, quali sono le altre «armi» a nostra disposizione contro Omicron, ad esempio, nelle cure domiciliari?

«Due lavori scientifici che derivano dal nostro gruppo di ricerca dimostrano che l’impiego di antinfiammatori non steroidei utilizzati ai primi sintomi della malattia riduce del 90% l’evoluzione verso le forme gravi e l’ospedalizzazione. Entrambi gli studi hanno dei limiti e manca ancora la prova definitiva».

 

tachipirina

E il paracetamolo?

«Il paracetamolo consuma il glutatione che è un antiossidante molto potente. Proprio in questi giorni è uscito uno studio che mostra che i pazienti con Covid hanno uno stress ossidativo importante, probabilmente responsabile del danno infiammatorio polmonare, associato a deficit di glutatione e si è visto che questo deficit aumenta con l’età».

 

COVID VARIANTE OMICRON

Quando sono indicati gli antivirali e quali possono essere i benefici?

«I farmaci antivirali impediscono al virus di replicarsi e quindi fermano la malattia ancora prima del suo manifestarsi. Andrebbero dati entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi in quei pazienti che si prevede finiranno per avere una malattia più severa e che devono essere segnalati dai medici di medicina generale. L’antivirale ora a disposizione è il molnupiravir di Merck & Co che riduce la malattia severa con un’efficacia del 30%. Presto sarà disponibile anche il paxlovid della Pfizer, che arriva all’87% di efficacia».

 

Delta vs Omicron

Quando sono indicati gli anticorpi monoclonali?

«Gli anticorpi monoclonali funzionano contro le altre varianti, contro la variante Omicron non sono più efficaci. L’unico che funziona per adesso è sotrovimab di Gsk. In prospettiva ce ne saranno altri, allo studio».

 

Clorochina, colchicina ed eparina per il trattamento o per la prevenzione sono utili? E l’ivermectina?

«Sembra che l’eparina funzioni se data nelle fasi precoci. Sull’idrossiclorochina sono stati fatti tantissimi studi e la conclusione è che non dà vantaggi. Stesse conclusioni per colchicina e ivermectina: non ci sono state differenze tra i pazienti trattati e i “controlli”».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…