eastmed-poseidon joe biden

C'È UNA SPERANZA PER USCIRE DALLA DIPENDENZA DAL GAS RUSSO E SI CHIAMA EASTMED-POSEIDON. È IL PROGETTO CHE PESCA IL GAS NEL BACINO LEVANTINO, TRA ISRAELE, EGITTO E CIPRO E PERMETTEREBBE, INSIEME AL TAP, DI ATTUTIRE LO CHOC IN CASO DI STOP DELLE FORNITURE RUSSE - CONTE, IN PIENO FURORE NO-TAP, LO BLOCCÒ, CON L'OK DI SALVINI, FACENDO UN BEL FAVORE A PUTIN

Francesco G. Gioffredi per “il Messaggero”

 

eastmed poseidon.

Riparte il progetto EastMed-Poseidon. L'obiettivo è noto, il percorso non facilissimo.

La rotta conduce nuovamente nella Puglia, fianco sud-orientale degli equilibri energetici e porta d'accesso per le infrastrutture strategiche. L'altro gasdotto (rispetto al Tap) è autorizzato da un decennio, ma il cantiere non è stato mai avviato.

putin gas

 

Ma ora la fame di gas dell'Europa e dell'Italia, la necessità di diversificare le fonti d'approvvigionamento e i nuovi intrecci internazionali impongono di battere qualsiasi strada.

 

A tal punto da far tornare in ballo il progetto: oltre 1.900 chilometri, gas pescato dal Bacino Levantino nel Mediterraneo orientale (tra Israele, Egitto e Cipro), 10-12 miliardi di metri cubi di gas all'anno con possibilità di raddoppiare la capacità, approdo italiano a Otranto. Cioè circa 20 chilometri più a sud del Tap, che nel 2021 ha trasportato in Italia 7,2 miliardi di metri cubi. Utili, preziosi, ma evidentemente non sufficienti.

 

GASDOTTO TAP PUTIN ERDOGAN ALIYEV

Poseidon consentirebbe di attutire il colpo dello choc energetico, sul medio periodo. Ecco, il punto però è anche nei tempi: tre-quattro anni per completare il cantiere, fanno sapere da Edison una delle due gambe di Igi Poseidon (la società del tratto greco-italiano) insieme con l'ellenica Depa.

roberto cingolani

 

E i lavori di costruzione devono cominciare entro l'ottobre 2023 e terminare due anni dopo, come scandisce l'ultima deroga all'autorizzazione, firmata dal ministro Roberto Cingolani. Un provvedimento che ha consentito al progetto di non evaporare nel nulla, stritolato da delicati equilibri internazionali. Pur senza mai uscire dall'elenco dei Progetti di interesse comunitario.

 

LA VIRATA

GNL - GAS LIQUIDO

Nel frattempo, attorno al gasdotto è decisamente cambiato il clima. La spia più evidente è stata la decisa virata degli Stati Uniti, in appena due mesi: prima ha velatamente espresso riserve, poi ha riaperto la partita. A gennaio, quando la polveriera russo-ucraina doveva ancora deflagrare, l'Ambasciata Usa in Grecia aveva fatto sapere tramite un comunicato ufficiale di «rimanere impegnati a collegare fisicamente l'energia del Mediterraneo orientale all'Europa», ma di voler «spostare l'attenzione sugli interconnettori elettrici in grado di supportare sia il gas che le fonti di energia rinnovabile».

 

vladimir putin

Una bocciatura, insomma. Da un lato perché gli Usa sono, e saranno, rilevanti esportatori di Gnl in Europa e in Grecia, Paese-cerniera del gasdotto. E dall'altro per non intaccare i delicati equilibri della regione mediterranea ed evitare di alimentare tensioni con la Turchia in acque contese. Poi, l'invasione russa in Ucraina ha scombinato gli equilibri e reso cruciale qualsiasi metro cubo di gas che non fosse russo.

GASDOTTO EASTMED

 

Inducendo così gli Usa a riposizionarsi: «Dopo gli ultimi sviluppi, daremo uno sguardo nuovo a tutto», ha riferito Andrew Light, Affari Esteri del Dipartimento per l'Energia. Che ha poi aggiunto: «Non si tratta soltanto della transizione verde, ma anche della transizione via dalla Russia».

 

GNL - GAS LIQUIDO

Israele intanto si ritaglia un ruolo cruciale e smussa i rapporti con la Turchia, per spianare la strada al progetto, nell'ambito di un sistema mediterraneo di gasdotti interconnessi. Proprio nei giorni scorsi Mario Draghi ha analizzato: «L'Europa è ormai consapevole della necessità di accelerare sulla diversificazione delle fonti di gas naturale e sulla produzione di energia rinnovabile. La sponda Sud del Mediterraneo avrà un ruolo fondamentale in questo processo».

 

putin erdogan

A che punto è il progetto? Da Edison fanno sapere che è stato confermato «tecnicamente ed economicamente fattibile». Entro la fine dell'anno saranno completate le attività di design e sviluppo, con successiva decisione finale d'investimento. E i contratti per la fase realizzativa sono stati negoziati e potrebbero essere assegnati a breve. L'area d'approdo sarà presto bonificata e caratterizzata, il sito non è distante da un elettrodotto. E fin qui niente barricate sul territorio o comitati del No pronti a ostacolare l'opera, come è accaduto con il Tap.

GASDOTTO EASTMEDGASDOTTO EASTMEDgas naturale liquefattogas naturale liquefatto eastmed poseidon

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…