dichiarazione dei redditi di giuseppe conte

LA POLITICA FA POVERO CONTE (PER LA GIOIA DEI GRILLINI DURI E PURI) – NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI CONSEGNATA ALLA CAMERA, PEPPINIELLO APPULO HA ANNOTATO APPENA 24MILA EURO LORDI. E PENSARE CHE QUANDO ERA SOLO UN AVVOCATO, FATTURAVA OLTRE UN MILIONE ALL'ANNO – LA SOMMA DICHIARATA DERIVA DAGLI STIPENDI DA PARLAMENTARE DI NOVEMBRE E DICEMBRE DEL 2022. QUINDI PER DIECI MESI NON HA GUADAGNATO NULLA. E COMA HA VISSUTO? SECONDO I PIÙ VELENOSI, “A SCROCCO” DELLA COMPAGNA OLIVIA PALLADINO, FIGLIA DEL PROPRIETARIO DELL’HOTEL PLAZA DI ROMA…

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

 

GIUSEPPE CONTE - FOTO DI BACCO

Gli appassionati di carrozzerie d’epoca possono ancora sperare nel colpaccio: Giuseppe Conte non ha venduto la sua Jaguar del ‘96, 320 cavalli fiscali. È ancora, fiammante, in garage.

 

Chissà però se ci ha pensato, almeno un nanosecondo, l’avvocato del Popolo, che quando era solo un avvocato per conto suo fatturava un milione e passa in un anno (1.207.391 euro nella dichiarazione del 2019, che riguarda il 2018, l’esordio in politica) e che invece, nell’attestazione del 2023 appena consegnata alla Camera, ha annotato un reddito di soli 24mila euro. Lordi. Tasse pagate: 1.776 euro in un anno, facendo la tara con deduzioni varie, tra cui 810 euro per la ristrutturazione di casa.

 

Comunque la Jaguar non l’ha messa su Ebay, Conte (a differenza di Ignazio La Russa, che si è disfatto della sua vecchia Uaz russa del 2010).

 

dichiarazione dei redditi di giuseppe conte

Rispetto al 2022, quando appena eletto aveva incluso la sua Jag per la prima volta nei moduli obbligatori da depositare in Parlamento, non c’è stata alcuna «variazione patrimoniale», per Conte. Quindi è ancora lì. Come l’appartamento in pieno centro di Roma, ancora di proprietà dell’ex premier giallorosso (e gialloverde).

 

La notizia del Conte leader “più povero” d’Italia ha subito vellicato l’orgoglio della fan base 5 Stelle. Dai semplici militanti, su su fino ai colonnelli del nuovo Movimento.

«Vedete, il presidente non si è arricchito con la politica! Anzi, ci ha rimesso». Considerazione a cui spesso segue una postilla malevola: a differenza di altri. Ogni riferimento non casuale conduce all’arci- nemico Matteo Renzi, l’altro ex premier che invece nel 2023 ha dichiarato la bellezza di 3 milioni e 200mila euro […]

 

giuseppe conte alla camera voto sul mes

E Conte? Pure l’anno scorso, appena entrato alla Camera, aveva annotato solo 35mila euro, sempre lordi. Ovviamente le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari riguardano l’anno fiscale precedente.

 

Dunque i 24mila euro lordi dichiarati quest’anno, riguardano il 2022 e coprono giusti giusti i due stipendi e mezzo del Conte deputato (la proclamazione risale al 10 ottobre). Vuol dire che prima, per quasi dieci mesi, mentre strutturava il Movimento e faceva cadere Mario Draghi, Conte non ha guadagnato un cent. L’ha fatto gratis. I 35mila euro dichiarati l’anno scorso invece riguardano il 2021, l’anno del trasloco da Palazzo Chigi.

 

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE 3

Conte non era parlamentare, quando consegnò la campanella a Draghi, all’inizio di febbraio. Chiusa l’esperienza da presidente del Consiglio, per tre mesi è tornato alla vita da prof dell’università di Firenze. Ma si è congedato subito dopo, ad agosto, quando dopo le sportellate via social con Beppe Grillo, è stato nominato leader dei 5 Stelle.

 

Nel frattempo, ha smesso di esercitare come avvocato, a differenza di altri colleghi che continuano a “tenere studio”, pure da parlamentari in carica. Come presidente dei 5 Stelle poi non c’è uno stipendio fisso: vale anche per i vice, come Paola Taverna, ex senatrice, che difatti è stata assunta nei gruppi parlamentari, in quota «staff».

 

giuseppe conte olivia paladino foto di bacco

Qualche rimborso spese c’è stato, sì, ma giurano dal quartier generale di Campo Marzio che si tratta di mille-duemila euro in un anno. Come dire: argent de poche . E allora certo, riconosciuto il dato secco, che Conte con la politica non si è arricchito, che ha osservato lo spirito francescano del Movimento delle origini (molto più di Grillo che dal suo partito si fa liquidare 300mila euro ogni anno), resta la domanda un po’ insolente che ieri in Transatlantico faceva circolare qualche collega a corto di pruderie: ma Conte come ha vissuto, questi due anni così, di guadagni magri, addirittura precipitosi per un avvocato abituato a tutt’altro tenore di vita? «Risparmi», è la versione riportata dai colleghi stellati.

 

[…] tra i più pettegoli c’è chi ricorda una battuta spigliatissima dell’ex moglie di Conte, l’avvocata Valentina Fico, che giusto un anno fa, commentando il famoso soggiorno a Cortina dell’ex marito nell’albergone a 5 stelle con la di lui nuova compagna Olivia Palladino (figlia del proprietario dell’Hotel Plaza di Roma), se ne uscì così: «Ma lei è miliardaria!».

giuseppe conte presenta la contromanovra 2giuseppe conte giuseppe conteBEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALEGIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA