montepaschi viola profumo

SE NON TROVA MARITO, MPS SALTA - DOPO 9 ORE DI ASSEMBLEA, IL MINISTERO DEL TESORO HA VOTATO CONTRO L'AZIONE DI RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DI PROFUMO E DI VIOLA PER IL MAQUILLAGE SUL DERIVATO NOMURA. MA SÌ, SCORDIAMOCI IL PASSATO, TANTO CI HA PENSATO LO STATO A METTERE 5 MILIARDI NELL'ISTITUTO SENESE. CHE SE NON TROVA UN PARTNER, VA A GAMBE ALL'ARIA

 

tria

 

SE NON TROVA MARITO, MPS VA A GAMBE ALL'ARIA

Nino Sunseri per “Libero Quotidiano

 

Montepaschi vuole sposarsi presto e vuole farlo con un partner di standing adeguato. Per questa ragione il consiglio d' amministrazione sta ragionando «sulle prospettive di aggregazione o diversificazioni dimensionali». Toccherà poi al Tesoro, in quanto azionista di maggioranza fare la scelta definitiva.

 

Ad annunciarlo l' amministratore delegato Marco Morelli ai soci che hanno approvato il bilancio chiuso con un utile di 279 milioni, dopo il rosso da 3,5 miliardi del 2017. Certo trovare il partner adatto non sarà facile. Non aiutano le condizioni ambientali (il Pil dell' Italia che ha smesso di salire) e i rapporti con l' Unione europea. La conflittualità con Bruxelles non aiuta a spianare la strada. Eppure, alla fine, toccherà agli organismi comunitari dare il via libera. Tuttavia a fine anno a Francoforte non ci sarà più Draghi e Andrea Enria, che ha preso il posto di Danielle Nouy alla Vigilanza non potrà mostrare debolezze verso l' Italia.

 

RISTRUTTURAZIONE

PROFUMO E VIOLA

E così a Siena devono impegnarsi molto. I risultati confermano gli sforzi di Morelli per ristrutturare la banca e renderla più attraente. Il matrimonio, infatti, deve essere annunciato entro fine anno anche se ci sarà tempo fino al 2021 per celebrarlo. L' appuntamento, in ogni caso, non può essere rinviato. Con i cinque miliardi messi a disposizione dallo Stato la banca più antica del mondo è riuscita a sopravvivere. Ora deve uscire dall' ospedale e tornare a vivere .

 

Non sarà facile. Come passo iniziale l' assemblea ha deciso, con una maggioranza schiacciante di non riaprire le ferite del passato. Pertanto è stata bocciata l' azione di responsabilità nei confronti di Alessandro Profumo e di Fabrizio Viola per l' accordo con cui avevano chiuso il derivato Alexandria con Nomura. Ora c' è spazio solo per il futuro.

 

ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

«Se da un lato dobbiamo essere super concentrati sugli obiettivi del piano, dall' altro abbiamo il dovere di esaminare alternative strategiche compreso il modello di business». dice Morelli parlando con i giornalisti al termine dell' assemblea «In consiglio stiamo ragionando su tutte le possibili opzioni strategiche», aggiunge il presidente Stefania Bariatti. «Ogni riflessione del consiglio viene condivisa con azionista - ha evidenziato Morelli - perchè prenda le decisioni opportuna ed eventualmente anche apra un tavolo con la Commissione Ue per gli aggiustamenti al piano».

 

IMPEGNO SU DUE FRONTI

Certo, ha ammesso Morelli, portare avanti contemporaneamente un piano di ristrutturazione e un piano di rilancio non è una cosa semplice «né in astratto, né per chi sta nelle filiali«. Senza contare che esistono «delle variabili che nessuno di noi controlla». Non a caso «l' ingresso nel 2019 è stato peggiore del 2018, con previsioni di crescita del pil vicino allo zero", ha notato.

 

MARCO MORELLI

All' assemblea era prresente il 74,722% del capitale Gli azionisti rilevanti sono il Ministero dell' Economia con il 68,247% e Generali con il 4,319% del capitale. Scarsa la presenza dei fondi: poco più del 2% del capitale. Tra i piccoli azionisti si riaffaccia la Fondazione Monte dei Paschi che ha mantenuto un quota simbolica. Il presidenteRossi ha espresso «vivo apprezzamento per i risultati positivi espressi dal ritorno all' utile. Manifestiamo, quindi, la piena riconoscenza per il lavoro fin qui svolto da tutti i dipendenti oltre che dai vertici della banca».

L' annuncio sul possibile partner hanno risegliato il titolo che ha guadagnato l' 8,55 % a 1,35 euro. Certo non sarà facile individuarlo. I nomi che girano so no sempre gli stressi: Ubi, Bper, Banco-Bpm. Nessuno ha le dimension i per inglobare Mps.

 

È un gigante azzoppato ma è sempre molto grande. Più difficile pensare ad un intervento dall' estero. Di fusioni internazionali, infatti, molto si parla ma assai poche se ne fanno. Il mancato completamento dell' Unione bancaria rende difficili le fusio ni transfrontaliere. Mps, però, non può aspettare.

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”