maxxi bulgari prize

CAFONALINO – L’ARTE ITALIANA DEL FUTURO AL 'MAXXI BULGARI PRIZE': GIUSEPPE TORNATORE PREMIA IL VINCITORE, DIEGO MARCON – LA SUA OPERA, LUDWIG, ENTRERA’ A FAR PARTE DELLA COLLEZIONE MAXXI – DA GIOVANNA MELANDRI, CHE FACEVA GLI ONORI DI CASA, AL 'KEN UMANO': ECCO CHI C’ERA

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

jean christophe babin nicola bulgari diego marcon giuseppe marcon giovanna melandri

Nicoletta Spolini per www.vogue.it

 

Mentre all’Auditorium Parco della Musica è ancora in scena la Festa del Cinema di Roma 2018, a pochi chilometri di distanza, è un noto regista, Giuseppe Tornatore, ad annunciare – il 26 ottobre – i vincitori del Maxxi Bulgari Prize, il progetto del museo per la promozione dei giovani artisti.  Il premio, quest’anno grazie alla partnership con Bulgari, si rinnova, allarga i propri orizzonti per valorizzare non più solo artisti di nazionalità italiana, ma anche stranieri che abbiano prodotto un progetto in Italia.

 

jean christophe babin diego marcon giuseppe tornatore giovanna melandri

A vincere quest’anno, comunque, è l’italianissimo Diego Marcon, 33 anni, con la sua opera Ludwig, che ora entrerà ora a far parte della Collezione Maxxi. È certamente un’opera che emoziona, che lascia un segno. Si tratta di una breve animazione in Computer Grafica, in loop perfetto e continuo di 1 minuto, che ritrae un bambino nella stiva di una nave in tempesta. Il bimbo cerca di accendere un cerino e intona una breve composizione triste per piano e voce, che si interrompe perchè il cerino si spegne proprio quando, forse, una parola lascia intravedere una speranza. Eppure tutto ricomincia.

rodrigo alves (7)

 

I tre finalisti del premio –  oltre a Diego Marcon, Talia Chetrit (36 anni di Washington D.C.), e Invernomuto (Simone Bertuzzi, 35, e Simone Trabucchi, 36, entrambi di Piacenza) sono stati scelti per la loro  “consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo e la capacità di espandere i confini del linguaggio artistico” e hanno esposto per tutta l’estate le loro opere nella Galleria 4 del museo.

 

 

La  mostra, molto coerente, è una sorta di percorso fluido, una vera e propria immersione nel loro universo artistico con progetti inediti o di recente produzione che restituiscono le tante suggestioni del loro lavoro.

jean christophe babin diego marcon giovanna melandri e yuko hasegawa

 

«È stato un piacere quest’estate vedere tanti giovani sostare, seduti per terra, davanti alle opere e alle installazioni dei loro coetanei», ha detto durante la premiazione Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi. «E mi piacerebbe davvero poter dire che hanno vinto tutti e tre i finalisti. Non dev’essere stato facile scegliere. Vorremmo poterli accogliere tutti nella nostra collezione».

 

marco giusti alessandra mammi

Del resto questo premio ha rappresentato per anni l’occasione per creare il nucleo fondante della collezione del museo  e il trampolino di lancio per tanti giovani talenti del calibro di Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Vanessa Beecroft,  Lara Favaretto, Nico Vascellari, Francesco Vezzoli e molti altri.

 

A prendersi l’onere di decidere, prima i finalisti poi il vincitori, quest’anno era una giuria internazionale davvero d’eccezione, con David Elliott curatore indipendente, Yuko Hasegawa, direttore artistico del Mot di Tokyo, Hans Ulrich Obrist, direttore artistico della Serpentine Galleries di Londra, Hou Hanru, direttore artistico del Maxxi e Bartolomeo Pietromarchi, direttore del Maxxi Arte.

 

rodrigo alves griffatissimorodrigo alves (4)i finalisti diego marcon talia chetrit e il duo invernomutorodrigo alves con scarpe pantaloni e giacca di dolce e gabbana cintura di stefano ricci camicia inglesegiovanni calabro con la moglie annamariagiovanna melandri e yuko hasegawagiovanna melandrigiuseppe pietrafesa e rodrigo alves (1)cristina e alessio de navasquesammiratrice di rodrigo alvesbartolomeo pietromarchi giuseppe tornatorebeatrice bulgari giuseppe tornatore giovanna melandrigiampiero ruzzetti irene panzadorodidi leone tina maisto bartolomeo pietromarchidiego marcon vincitore del maxxi bulgari prizegiuseppe pietrafesa e rodrigo alves (2)giovanna melandri e giuseppe tornatore premiano il vincitore diego marconhou hanru alessandra mammigiuseppe pietrafesa e rodrigo alvesgiuseppe tornatore marco giustijean christophe babin nicola bulgarihou hanru david elliott yuko hasegawa bartolomeo pietromarchirodrigo alves (9)jean christophe babinmichela tamburrino marisela federici gaia moncada di paternotalia chetritnicola bulgari con la moglie beatrice e diego marconmarisela federici nicola bulgariyuko hasegawa direttore artistico del mot di tokio e hou hanru direttore artistico del maxxi di romamarco giusti dario marcon e alessandra mammimarisela federici e jean christophe babinrodrigo alves e beatrice bulgaripaolo barillari alessandra cerasirodrigo alves (6)rodrigo alves (2)rodrigo alves (1)rodrigo alves (3)rodrigo alves (5)rodrigo alves (8)jean christophe babin amm del di bulgari

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO QUASI DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)