john elkann stellantis carlos tavares

SALUTAME A TAVARES – “LA STAMPA”, QUOTIDIANO DELLA FAMIGLIA AGNELLI, VERGA UN RITRATTO DURISSIMO DELL’AD DIMISSIONARIO DI STELLANTIS (SEGNO CHE L’ADDIO ARRIVA DOPO UNO SCAZZO CON ELKANN): “È UN DURO CON UNA FAMA DI TAGLIATORE DI COSTI. MA CHI LO HA PARAGONATO A MARCHIONNE HA SBAGLIATO” – “HA MESSO IN DUBBIO LA PORTATA DELLA RIVOLUZIONE ‘ELETTRICA’. POI HA DECISO DI ADEGUARE VELOCEMENTE L’AZIENDA. PECCATO CHE IL MERCATO NON ABBIA RISPOSTO E LA POLITICA NEPPURE” – “IN ITALIA SI È DIMOSTRATO MOLTO POCO DUTTILE, TRASCINANDO L’AZIENDA IN DURE POLEMICHE CON IL GOVERNO E CON I SINDACATI. A QUESTO VANNO AGGIUNTI LE VENDITE DIFFICILI, LA PERDITA DI QUOTE DI MERCATO E IL RICORSO ALLA CIG IN MOLTI STABILIMENTI…”

STELLANTIS AMPLIA IL CALO IN BORSA E CEDE OLTRE L'8,7%

carlos tavares in audizione al senato foto lapresse

(ANSA) - Amplia il calo Stellantis in Piazza Affari nella prima mezz'ora di scambi. Il titolo cede l'8,77% a 11,43 euro, toccando il minimo dal luglio del 2022. Nella vigilia l'amministratore delegato Carlos Tavares si è dimesso per divergenze con il resto del consiglio di amministrazione. Al suo posto si è insediato un comitato esecutivo guidato dal presidente John Elkann, che ha il compito di designare il successore di Tavares entro la metà del 2025.

 

CROLLANO VENDITE E TITOLI: VIA TAVARES LA CRISI STELLANTIS TRAVOLGE IL MANAGER

Estratto dell’articolo di Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”

 

carlos tavares john elkann

Aveva definito l’elettrificazione «una pistola puntata alla tempia per l’industria dell’auto». E la prima vittima eccellente è stata proprio lui: Carlos Tavares.

 

[…] il ceo di Stellantis ha rassegnato le sue dimissioni con effetto immediato (era stato nominato nel 2021). E il cda le ha accettate, avviando il cantiere per la successione: la nomina di un nuovo ad permanente è già in corso, gestito da un comitato speciale del consiglio — ha informato una nota di Stellantis — e si concluderà entro la prima metà del 2025.

 

Nel frattempo, sarà istituito un nuovo comitato esecutivo presieduto da John Elkann che assumerà le funzioni prima in capo a Tavares. Gli azionisti del gruppo sono infatti Exor con il 23% dei diritti di voto (14,3% di azioni), Peugeot Invest con l’11% (7,1%) e lo stato francese attraverso Bpi con il 9,6% (6,1%).

 

I MARCHI DEL GRUPPO STELLANTIS

«Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, […] dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore», ha detto Elkann […]. «Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo comitato esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo ad. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della Società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders».

 

POMIGLIANO D ARCO - STABILIMENTO STELLANTIS- PANDA

A chiarire sono però le parole del senior independent director di Stellantis, Henri de Castries: «Il successo di Stellantis sin dalla sua creazione si è basato su un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il consiglio e il ceo. Tuttavia, nelle ultime settimane sono emerse vedute differenti che hanno portato il cda e il ceo alla decisione di oggi».

 

Divisioni scaturite in un momento di vera crisi per l’ex Fiat, con le azioni che hanno perso il 38% in un anno e i ricavi del terzo trimestre crollati del 27% a 33 miliardi principalmente per il calo delle consegne a 1,1 milioni (-20%). Per non parlare dello scontro con l’esecutivo Meloni, scandito da botta e risposta su incentivi auto e costo del lavoro in Italia, nonché audizioni in Parlamento.  […]

carlos tavares in audizione al senato foto lapresse

 

TAVARES DURO E INTRANSIGENTE ANCHE CON LA POLITICA E I SINDACATI

Estratto dell’articolo di Teodoro Chiarelli per “La Stampa”

 

È durata appena quattro anni la permanenza di Carlos Tavares sul trono di Stellantis […], nata dalla fusione a inizio 2021 fra la Fca controllata dalla Exor della famiglia Agnelli e Psa (Peugeot-Citroen) controllata dalla famiglia Peugeot e dallo Stato francese. Un matrimonio arrivato dopo l’improvvisa scomparsa di Sergio Marchionne nel luglio 2018 e il naufragio delle nozze fra Fca e l’altra casa francese Renault.

 

[…]  Tavares è un duro con una fama di tagliatore di costi. Ma chi lo ha paragonato a Marchionne ha clamorosamente sbagliato. La capacità di Marchionne di analizzare i punti di forza e di debolezza di un’azienda e la rapidità e determinazione nell’agire sono purtroppo rimasti ineguagliati.

 

CARLOS TAVARES JOHN ELKANN - STELLANTIS

Anzi, a Tavares viene imputata da molti analisti la sua scarsa fermezza nel perseguire gli obiettivi. Qualche anno fa ha messo in dubbio la portata della rivoluzione “elettrica” dell’auto, cosa che per primo aveva colto Marchionne.

 

Poi però Tavares ha deciso di adeguare velocemente l’azienda allo scenario elettrico imposto dall’Unione Europea. Peccato che il mercato non abbia risposto e la politica neppure: le auto elettriche costano troppo e gli incentivi sono insufficienti. In compenso anche se il mercato non le richiede le case europee devono produrre ugualmente auto elettriche perché presto entreranno in vigore multe pesantissime per le aziende che non avranno raggiunto determinate quote di motori non termici.

 

john elkann - exor

Non solo, Tavares in Italia si è dimostrato molto poco duttile con la politica, trascinando l’azienda in dure polemiche con il governo di centro-destra e con i sindacati per il suo rifiuto di offrire vere garanzie sul raggiungimento di una quota minima di un milione di auto realizzate nella Penisola. Posizione che, secondo molti osservatori, hanno creato più di un imbarazzo con i suoi azionisti.

 

A questo vanno aggiunti le vendite difficili e la perdita di quote di mercato, la transizione ecologica da gestire, il ricorso alla cig in molti stabilimenti. «Non sono un mago, sono un essere umano come voi», ha ammesso recentemente, quando già Stellantis aveva reso noto lo scorso settembre di aver avviato la ricerca del suo possibile successore nel 2026. Per il duro Tavares quasi una dichiarazione di resa.

CARLOS TAVARES EMMANUEL MACRONjohn elkannPOMIGLIANO D ARCO - STABILIMENTO STELLANTIS- PANDAGLI STABILIMENTI STELLANTIS IN ITALIA EVOLUZIONE FIAT STELLANTIScarlos tavares POMIGLIANO D ARCO - STABILIMENTO STELLANTIS- PANDAcarlos tavares psacarlos tavares 4carlos tavares in audizione al senato foto lapresse

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...